CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] preceduto da un atrio e completato da un coro quadrato, in origine aperto verso la corsia, con la sua copertura a vela, il 1536 c., ci documentano sugli orientamenti del C. e, specie in alcune soluzioni (come quella del fronte del cortile sul lato ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] tenuta che Diego Martelli eredita nel 1862, qui prese a riunirsi ogni anno specie durante l'estate, e a discutere, e a ricrearsi, e a dipingere. la realtà fenomenica delle manovre sta all'origine della sua invenzione ma la struttura segreta delle ...
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MANTEGNA, Andrea
Michele Di Monte
Nacque, molto probabilmente nel 1431 - o al massimo alla fine del 1430 - a Isola di Carturo, o Insula de supra, come era allora designata nei documenti, oggi ribattezzata [...] non si può escludere che la serie fosse destinata in origine alla sala grande del castello di S. Giorgio. Per quel potrebbe essere stata dettata anche da una deliberata allusione, in specie nella mandorla di cherubini in cui si iscrive la Vergine, ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] e della gradinata di accesso al castello che in origine, interrompendo il porticato, si affacciava direttamente (Lotz, attinto a testimoni diretti), e lo stesso esame delle sue opere, specie le pitture, e dei suoi scritti, e soprattutto i sonetti, ci ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] nipote Annibale a Urbino a studiare possibili ristrutturazioni della città d'origine e dei suoi dintorni. Il principale risultato fu un nuovo in una dogana (1696). Egli la concepì come una specie di ripresa della Curia a cui lavorava suo padre (Von ...
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CELLINI, Benvenuto
Ettore Camesasca
Figlio di Giovanni d'Andrea di Cristofano e di Elisabetta Granacci, nacque a Firenze il 3 nov. 1500. Il C. stesso cm la sua celebre Vita, i trattati e numerose lettere [...] per la medaglia di Clemente VII (Firenze, Bargello), specie il secondo, con Mosè, in cui l'atteggiamento del ci perdominano, però io mi messi a scrivere tutta la vita mia e l'origine mio e tutte le cose che io avevo fatte al mondo; e così scrissi ...
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BERENSON, Bernard (Bernhard fino al 1914)
John Pope-Hennessy
Figlio di Albert Valvrojenski (che prese il cognome Berenson quando emigrò negli Stati Uniti) e di Judith Mickleshanski, ambedue ebrei, nacque [...] emiliana del Seicento organizzate a Bologna, esaminano, sub specie aeternitatis, l'opera del Reni e dei Carracci riproduzioni fotografiche, per cui non era possibile stabilime l'origine, alcuni dei quali erano di passaggio da un proprietario all ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] Clemente VIII. Tuttavia è ragionevole pensare che, specie negli anni di maggiore impegno professionale, siano (sub voce Porta, Giacomo della); e inoltre: R. Alberti, Origine, et progresso dell'Accademia del Disegno de pittori, scultori, e architetti ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] del De Commodis;emerge invece dalla Famiglia -- specie dal proemio -- una fede luminosa nella virtù e Miscellanea Rajna, MiIano 1911, pp. 251 -299; P. Rajna, Le origini del certame coronario, nella Miscellanea Renier, Torino, 1912, pp. 1027-1056. ...
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CAVALLINI, Pietro
Carla Guglielmi Faldi
Pittore romano, attivo tra l'ultimo trentennio circa del XIII secolo, e, con approssimazione, il primo ventennio del XIV.
In un atto di compravendita redatto [...] l'opera non è citata dalle fonti, lo stile, specie ove si abbia S. Cecilia come punto di riferimento, C. a Rimini, in Boll. d'arte, I (1921), pp. 248-261; Id., L'origine romaine de l'art de Giotto, in Revue de l'art ancien et moderne, XLI-XLII (1922 ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...