Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] tipici esempi sono i m. tra cugini incrociati patrilaterali delmondo arabo o di alcuni gruppi contadini europei nel corso gli evirati. Era richiesto infine il consenso del paterfamilias, essenziale in origine, poi ridotto a un assentimento passivo.
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] d’avventure, umoristici, storici.
Antichità classica
Le originidel r. greco risalgono all’età del tardo ellenismo. Molti sono gli elementi che fortuna analoga da un capo all’altro delmondo e rendendo difficile distinguere tra il divertissement di ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] , e più tardi del naskhī). Persiani, Turchi e altri popoli delmondo musulmano hanno adottato e mantengono tuttora, o solo di recente hanno abbandonato, la scrittura araba, adattata alle rispettive lingue.
Letteratura
Origini ed epoca abbaside
La ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] che questa molecola doveva essere il primo polimero formatosi all’origine della vita. Nel 1970 H.M. Temin ha dimostrato e teorie sul mondo vivente reale. La v. artificiale è interessata a ogni fenomeno e aspetto delmondo vivente; essa studia ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] esse professato come rifugio dal tumulto degli interessi concreti delmondo capitalistico.
C. utopistico e c. rivoluzionario fino URSS (1929) fu invece all’origine, nell’area comunista mondiale, del più importante dei movimenti politici antistalinisti ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] Numerosi segni convenzionali sono usati per indicare entità e fenomeni delmondo celeste (tab. 1).
Biologia
Con ♀ e ♂ dei periodi storici e degli autori che le hanno tramandate. Le origini, le vicende, il contenuto e la forma delle varie confessioni ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] all'intero genere umano, divenuto così massa damnata; peccato di origine, che A. dimostra, fra l'altro, in base all' dei pagani additanti nel cristianesimo la causa di tutti i mali delmondo, indussero A. a meditare sulla storia, e a scrivere ...
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Termine adoperato, a partire dagli anni 1990, per indicare un insieme assai ampio di fenomeni, connessi con la crescita dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree delmondo.
Economia
G. [...] tecnologie, mantengono relazioni con i paesi d’origine e con i propri connazionali emigrati in altri tra i governi dei paesi più ricchi e potenti delmondo, l’onere che il servizio del debito estero rappresenta per la popolazione dei paesi poveri ...
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Studio delle culture umane, delle loro forme e dei loro processi di trasformazione. Oggetto specifico dell’e., come dell’antropologia culturale (➔ antropologia), sono tecniche, costumi, credenze, forme [...] e al moltiplicarsi delle indagini etnografiche in ogni parte delmondo, all’intensificarsi dei vincoli e degli apporti reciproci Terra (teoria della convergenza) bensì, quasi sempre, ebbero origine unica in seno a un determinato popolo, dal quale poi ...
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Stato dell’Asia meridionale, incastonato ai piedi della sezione centrale dell’Himalaya, fra l’India e la Cina.
Il territorio si presenta come una successione di terrazzi che si dispongono ad altitudine [...] imponente bastione himalayano, che culmina in alcune delle cime più elevate delmondo (Everest, 8850 m; Kanchenjunga, 8585 m; Dhaulagiri, 8222 m di Katmandu.
Dominato da una dinastia di origine indiana, i Malla, dalla metà del 14° sec., il N. fu ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...