Scrittore indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1956). Ritenuto uno tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, il suo universo romanzesco è un universo inquieto i cui personaggi [...] an antique land (1992; trad. it. Lo schiavo del manoscritto, 1994), The glass palace (2000; trad. tessitore magico in giro per il mondo, ricca di trame e concetti propri della relazione tra la sua famiglia d'origine e una famiglia inglese - riesce a ...
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tirannia Governo di un dominatore assoluto. Per Platone era la peggior forma di governo, quella in cui il sovrano esercita il potere tramite la paura e commettendo atti abnormi; per Aristotele rappresentava [...] tiranno (gr. τύραννος), ignoto a Omero e forse di origine anatolica, compare nella letteratura del 7° sec. a.C. quando si ha la armatori, plebi urbane). Le t. tornarono ad apparire nel mondo greco dalla fine del 5° sec. a.C. quando le democrazie si ...
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Fase di sviluppo della storia religiosa dell’India, iniziata nel 2° millennio a.C. e durata fino alla metà del 1° d.C., in cui l’elemento culturale predominante è dato dalla religiosità e dalla speculazione, [...] quale sostegno del cosmo e per effetto del processo esistente, degradando il mondo sensibile, con rinascita nel mondo illusorio delle scoprire l’identità del proprio io ’interpretazione del mistero poi è coevo all’avvento del buddhismo (6° sec. a ...
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Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] assoluto non manifesto che è alla base del Grande Uno (Tai Yi) da cui hanno origine tutte le cose; questo carattere assolutamente trascendente diretto col mondo, il d. viene ad assumere la collocazione e la funzione che ha il de, la ‘potenza’ del d. ...
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(dal lat. agricultura; fr. agriculture; sp. agritultura; ted. Ackerbau; ingl. agriculture).
Con questo nome si designa il complesso delle attività che l'uomo dirige al fine di conseguire dalla terra la [...] ed estese, di carestie spesso disastrose.
Bibl.: A. De Candolle, L'origine des plantes cultivées, Parigi 1883; Ch. Joret, Les Plantes dans l' dei rapporti che giungono all'istituto da ogni parte delmondo. Una parte di questo lavoro di selezione e ...
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(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] prodotti 52,1 miliardi di kWh, di cui 22 di origine idrica, suscettibili di ulteriore incremento in Patagonia e con la vive nella provincia argentina (Córdoba), nella ricreazione delmondo mitico rifiuta tanto il realismo quanto il regionalismo. ...
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TUMORE (XXXIV, p. 474)
Paolo BUFFA
Il problema del cancro, dal punto di vista teorico, ha superato i limiti della patologia per diventare uno dei problemi centrali della biologia generale, mentre dal [...] laboratorio da oltre 40 anni: uno dei più diffusi in tutto il mondo fu iniziato da P. Ehrlich.
Un ingente materiale di studio è problema del cancro viene intensamente studiato anche su tumori prodotti in laboratorio. Questi, in rapporto all'origine, ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] , quale si formò nell'ultima fase della vita di Maometto, tutt'altro che di rinunzia ai godimenti delmondo, non era fatta per dare origine e sviluppo a tendenze ascetiche; a queste anzi fu senza dubbio nettamente ostile la maggioranza musulmana nei ...
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(IV, p. 631; App. I, p. 163)
L'arte e le tecniche artistiche dal dopoguerra a oggi. − La storia dell'a. e dei suoi procedimenti ideativi e tecnici nella seconda metà del Novecento, cioè dopo la terribile [...] tutti i continenti, una sua diversa declinazione, originata dal riemergere di un'idea di progettualità e posizione scultura chiunque vi si posi sopra), infine con la Base delmondo (collocata a Herning), enuncia appunto il paradosso di un' ...
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Lavoro
Franca Rabaglietti
Aris Accornero
Francesco Mattioli
(XX, p. 650; App. I, p. 780; II, ii, p. 166; III, i, p. 968; IV, ii, p. 312; V, iii, p. 150)
Il tema del l. è stato esposto in maniera analitica [...] interessati a uno sviluppo positivo e di qualità delmondodel lavoro.
Promozione dell'occupazione in Italia
In attuazione tratta tuttavia di eccezioni che riguardano modelli socioculturali di origine paleo o preindustriale, in un contesto economico e ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...