Introduzione Nel 1939, in esilio volontario a Le Baule, in Francia, Carlo Levi scrive il suo primo libro, Paura della libertà. Si tratta di un’opera che, per le sue caratteristiche particolari, si distacca [...] sorta di storia sacra “in nuce”, che comincia con la genesi delmondo, presentata come uscita dal caos e dall’indifferenziato […] e si riappropriarsi del mito nella prospettiva di una lotta di classe, «lungi dall’essere immobile ritorno all’origine, ...
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«In questi giorni ho la sensazione che quando si entra in questo paese si fa un patto con il diavolo. Si consegna il passaporto, si riceve un timbro, si vuole guadagnare qualcosa, si comincia… ma allo [...] della vicenda: componenti di alcune famiglie multietniche di diversa origine. Seguiamo, così, la giamaicana Clara e l’ della storia, la piena integrazione dei personaggi all’interno delmondo che abitano non giunge mai a compimento. Neanche gli ...
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Il rapporto tra la religione islamica e ciò che chiamiamo “modernità” è complesso e variegato ma non per forza conflittuale. Schematicamente, si possono individuare tre macro-atteggiamenti: il rifiuto [...] naturalmente a quella del turismo convenzionale e trova origine nel generalizzato intensificarsi Polo il più grande viaggiatore del Medioevo, partì da Tangeri per lo ḥajj ma dalla sua curiosità fu spinto ai limiti delmondo conosciuto. Si assiste così ...
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«Ιn mezzo a tanta letteratura dell' arbitrario il piacere della lettura resta per me fondato sul seguire le motivazioni d'un insieme di segni»Italo Calvino, LettereAll’interno dell’opera calviniana è stata [...] dialettica oppositiva tra mondo scritto, dunque materia razionalizzata e selezionata dall’autore, e mondo non scritto, ossia La narrazione si svolge per voce del protagonista, chiamato Qfwfq, il quale, al tempo dell’origine dell’universo, si trova a ...
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«Dio Pierpaolo (...) Pasolini!» sentenziava ai limiti del nuovo millennio una gioviale signora mantovana, notando la macchia fatta dalla nipote sul divano (Turino 2000: 172). Qualche tempo fa, una simile [...] determinata regione geografica e culturale (oggi è usata nel solo mondo italofono, in parte in quello ispanofono e in Québec); ed la consapevolezza dell’origine blasfema; questo a causa di una diversa origine geografica e sociale del parlante o di un ...
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Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] connotazione teatrale, ma anche quella riconducibile al mondo dei fantasmi. Secondo la studiosa questo Alichino sarebbe , il drammaturgo, Torino, Einaudi, 1990.P. Toschi, Le originidel teatro italiano, Torino, Boringhieri, 1969.F. Nicolini, Vita di ...
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Ogni parlante di una determinata lingua può essere considerato, a suo modo, un linguista dilettante: tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti l’origine di un nome o il significato di un’espressione proverbiale. [...] interessante da ricostruire fu quello lessicale, unica finestra sul mondo culturale della civiltà indoeuropea, considerando l’assenza di dati dell’originario swesōr. L’origine di questo termine è stata molto dibattuta nel corso del tempo, e si sono ...
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Come recita un famoso aforisma di Umberto Eco, noi oggi siamo come “nani sulle spalle dei giganti”. Condottieri, intellettuali, scienziati che hanno contribuito al Progresso dell’Umanità, ispirando le [...] contatto con alcuni dei più illustri medici del tempo, destinati a diventare i suoi si sa che la malattia ha origine batterica. All’epoca, non essendo come la sua eredità, è quella di un mondo in cui mai più la medicina debba servire ambizioni ...
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Mai penseremmo che fra le librerie della biblioteca dell’università di Macerata si nasconda – non senza una certa discrezione cordiale, come afferma il magnifico rettore – una delle voci più particolari [...] in Italia a Recanati, paese di origine dei nonni paterni, per terminare i anni Sessanta e Settanta, e anche il mondo di Recanati, quindi mi son sentito a Procida. Il libro è anche nella terna del premio Giovanni Comisso, al quale ho partecipato già ...
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«Le radici dei suoi elementi sono nell'aria, e le sommità nella terra. E quando esse vengono estirpate dalla loro sede, si ode un suono terribile, e segue un grande timore».C.G. Jung L’albero capovolto [...] allo stesso tempo, connessione con il mondo circostante. Partendo dal seme, le radici nacque in me il proposito di fare la conoscenza del «mio» mito e considerai ciò come mio compito emettere radici e germogli, dando origine a nuove piante, ed è ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...
Concezione filosofica o religiosa che attribuisce l'origine del mondo a un libero atto creativo compiuto da Dio. In particolare, dottrina teologica cristiana che ritiene le anime create direttamente da Dio, una per ogni uomo (si opponeva al...
Gea
Emanuele Lelli
L'antichissima madre Terra, all'origine del mondo
Come è nato il mondo? Secondo il mito greco alla sua origine sta Gea, la Terra, madre di tutte le altre divinità simboleggianti gli elementi naturali, ma anche delle divinità...