TIFONE ( o tifeo) (Τυϕωεύς, Τυϕώς, Τυϕάων, Τυϕών; Typhoeus, Typhon)
G. Uggeri
Démone primordiale della tempesta, personificazione delle forze naturali della terra e soprattutto del vulcanismo e dei [...] Titani, combatté contro tutti gli dèi o contro Zeus per il dominio delmondo e con grandi fragori e fiamme si alzò al cielo. Gli Hera, Apollo e Posidone.
Si è pensato a una saga di origine beotica, legata al vento (δεινόν ϑ᾿ὑβριστήν τ᾿ἄνεμον; Hesiod ...
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FARO (ϕάρος; pharus)
F. Castagnoli
Il primo faro delmondo antico fu quello di Alessandria. Non vi è prova infatti che avesse tale funzione, come è stato supposto, il Colosso di Rodi (290 a. C.); anteriormente, [...] ecc.): il f. viene ricordato spesso fra le sette meraviglie delmondo. Attualmente rimangono di esso rovine incluse nel forte diroccato di da Claudio, alto in origine m 28, con anelli alti circa m 3 (ad eccezione del primo e dell'ultimo alti ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. L'architettura
Laura Buccino
L’architettura
La critica è approdata al riconoscimento di una fisionomia autonoma e ben distinta dell’architettura greco-occidentale. [...] La grondaia a protomi leonine è ispirata al tipo di origine agrigentina ed è attribuita a un’officina locale, comprendente all’altopiano dell’Epipole e del Castello Eurialo.
Bibliografia
D. Mertens, L’architettura delmondo greco d’Occidente, in G ...
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SILISTRA (Durostorum)
D. P. Dimitrov
Città della Bulgaria nordorientale, situata sul Danubio, sorge sulle rovine dell'antica città di Durostorum, chiamata dai Bulgari, nel Medioevo, Drăstăr. Ai suoi [...] azzurro; gli ottagoni invece, contengono diversi motivi delmondo vegetale e animale, contornati da cornici verdi ecc.). Difatti nella seconda metà del sec. IV, in Tracia c'erano moltissimi schiavi di origine gotica. Il loro numero aumentò ...
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OCEANO (᾿Ωκεανός)
H. Sichtermann
È in Omero (Il., xiv, 201) ancora l'origine non personificata di tutte le cose, rappresentato come un grande fiume (Il., xvi, 151) che scorre attorno alla terra. Questo [...] tardi, trasformandosi unitamente all'idea che i Greci avevano delmondo, fino a che il fiume divenne mare, oceano.
più o meno personificato, ma O. compare anche spesso in forma del tutto umana; giacente in una comoda posizione di riposo con in mano ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Premessa
Premessa
(Red.)
Nei primi due volumi dell’opera, Il mondo dell’archeologia, sono state affrontate anche per il periodo tardoantico e medievale diverse tematiche [...] rispetto a quelli delmondo romano, tali da comportare il progressivo distacco da questo delmondo bizantino.
All’ dell’assetto urbanistico delle città, quando non fu addirittura all’origine dello sviluppo degli insediamenti. Alla base di tale ruolo ...
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TERRA MATER
N. F. Parise
Divinità romana che si rivela chiaramente come il risultato dello sviluppo secondario, compiutosi in epoca storica e sotto l'influsso delle idee religiose greche, dell'antica [...] messi, senza rapporto alcuno col culto dei morti. In origine si separa essenzialmente da Cerere e da Demetra, ed è 1872, tav. 3. Gemma augustea: A. Frova, L'arte di Roma e delmondo romano, Torino 1961, fig. 161. Patera di Aquilea: ibid., fig. 163. ...
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Vedi STUPA dell'anno: 1966 - 1997
STŪPA (sanscrito: sūpa; pracrito: thūpa)
A. Tamburello
Monumento religioso buddista e jainista, originario dell'India, che incontrò vasta diffusione nell'Asia. La forma [...] di Anuradhapura a Ceylon (v.).
Lo s. ebbe verosimilmente alle origini carattere funerario; ma fu solo in qualità di reliquiario jainista che centrale dello s. avrebbe rappresentato l'asse delmondo, mentre la cupola sarebbe stata l'equivalente della ...
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Vedi APPENNINICA, Civilta dell'anno: 1958 - 1994
APPENNINICA, Civiltà
S. M. Puglisi
La civiltà a. prende nome dalla sua area di diffusione lungo la catena appenninica, dal Bolognese fino all'estrema [...] di un tipo di sepolcro peculiare delmondo mediterraneo (particolarmente diffuso in Iberia, di Belverde sulla Montagna di Cetona, in Not. Scavi, 1933; M. Palottino, Le origini storiche dei popoli italici, Rel. X Congr. Intern. di Sc. Stor., II, ...
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HADES ("Αιδης, ᾿Αΐδης, dor. Αἵδας)
P. E. Arias
Figlio di Kronos e di Rhea che ebbe in sorte, nella divisione delmondo tra i tre fratelli, l'Oltretomba. In Hymn. Hom., in Dem., 17, considerato re dell'Aldilà [...] ha un kàntharos in mano come in una kỳlix del British Museum firmata da Xenokles; in rilievi di Sparta Nilsson, Gesch. gr. Religion, Monaco 1941, pp. 424 ss. Per l'originedel nome v.: C. V. Ostergaard, in Nordisk Tidskrift for Filologi, XIII, 1904 ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...