Le civilta dell'Egeo. La Grecia continentale: la civilta elladica
Luigi Caliò
William D.E. Coulson
La grecia continentale: la civiltà elladica
di Luigi Caliò
Sul modello di quanto proposto da A. Evans [...] in parte della Grecia continentale. Rapporti con il mondo minoico sono invece attestati dall’importazione, durante tutto introdotta in Egeo nel BA III è l’uso del tornio, forse di origine anatolica, che tuttavia si impone molto lentamente soprattutto ...
Leggi Tutto
TETRARCHI
F. Zevi
Col nome di T. si indicano solitamente nella letteratura archeologica due gruppi di immagini in porfido, a Roma (Vaticano) e a Venezia (S. Marco).
Queste immagini sono state poste [...] corona di lauro, sono sostituiti dal berretto "pannonico" del costume militare contemporaneo e dallo spadone piatto a testa d'aquila, di probabile origine persiana, e che trova infatti confronti nel mondo sassanide (basta citare i rilievi di Shapur I ...
Leggi Tutto
Vedi CAMMEO dell'anno: 1959 - 1994
CAMMEO
L. Breglia
Con tale nome si indica, a partire dal sec. XIII in cui il termine ha inizio da oscura origine, ogni gemma lavorata in rilievo, indipendentemente [...] la distribuzione dei varî piani dell'immagine negli strati sempre più profondi della pietra.
In Italia la tecnica del c. è stata introdotta dal mondo greco; il passaggio dall'ellenismo all'età romana non è sensibile, però, nei cammei, altro che per ...
Leggi Tutto
Vedi APULI, Vasi dell'anno: 1958 - 1994
ÀPULI, Vasi
A. Stenico
Sotto questa denominazione è compresa la produzione di ceramica dipinta di tradizione tecnica e stilistica greca, soprattutto attica, che [...] Pittore di Pisticci e Pittore di Amykos, in cui si ravvisa l'origine della classe dei vasi lucani (v. Lucani, vasi); press'a poco un certo influsso nel mondo figurativo italico del IV secolo. I rapporti con la ceramografia campana del Gruppo A. P. Z ...
Leggi Tutto
BIZANTINA, Arte
Red.
L'arte b. raggiunge la sua piena espressione in tempi che sono cronologicamente al di fuori dei limiti posti a questa Enciclopedia. Perciò l'arte b., per se stessa e nei suoi monumenti, [...] mondo terreno e celeste. Le testimonianze monumentali sono alquanto tarde, si ricorda però il mosaico pavimentale di S. Demetrio di Nikopolis, con la raffigurazione dell'Oceano e del che vi sono intessute. L'origine persiana degli smalti bizantini è ...
Leggi Tutto
ORFEO (῾Ορϕεύς, dorico ῎Ορϕης; Orpheus)
A. Bisi
Mitico aedo di Tracia, considerato dalla tradizione greca figlio del re Eagro e della musa Calliope.
1. - L'origine della sua figura è difficilmente individuabile: [...] , è Cerbero con le tre teste spalancate. Una scena affrescata sulla parete di un sepolcro del I sec. d. C., scoperto sulla via da Ostia a Laurento, evoca il mondo infernale mediante una porta ad arco, presso cui sono Cerbero e il portinaio dello Ade ...
Leggi Tutto
Le province europee dell'Impero romano. Le province galliche. Belgica
Sergio Rinaldi Tufi
gallia belgica
Le Tres Galliae (note anche come Gallia Comata per l’abitudine dei suoi abitanti di portare [...] Treviri nel 21 d.C., o quella del batavo Civilis e del trevero Classicus nel 69/70. All’epoca di ’edificio. L’origine di questo tempio decorativi molto ampio e con esportazioni in tutto il mondo romano nord-occidentale.
Bibliografia
J. Mertens - A. ...
Leggi Tutto
SATIRI E SILENI (Σάτυροι, Σιληνοί)
P. E. Arias
La testimonianza più antica sui satiri e sui sileni ci è tramandata da Esiodo (fr. 198 ed. Rzach apud Strab., x, 471): "dicono... che dalla figlia di Foroneo [...] c'è infatti soltanto il particolare delle orecchie ferme che ricorda l'antica origine, ma l'espressione sognante del giovane dèmone è lontana dal chiassoso e volgare mondo bacchico; nel Satiro in riposo l'elemento selvatico è un poco più accentuato ...
Leggi Tutto
Vedi CICLADICI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CICLADICI, Vasi
P. Pelagatti
Questa è la denominazione più usata, e certamente la più sicura e comprensiva, per designare i vasi prodotti nelle isole Cicladi, [...] .
Poiché la ceramica riflette fedelmente il corso del commercio e l'origine dei commercianti, ed è un indice preciso ; ben presto però si tenta di introdurre un motivo tratto dal mondo animale: ad esempio uno o più uccelli come sulle due anfore ...
Leggi Tutto
Vedi ZIQQURAT dell'anno: 1966 - 1973
ZIQQURAT (accadico ziqqurat, ziggurat, dal verbo zaqaru, "essere elevato")
A. Bisi
Torre templare mesopotamica.
Gli autori più antichi che diano notizia delle torri [...] il santuario su terrazza ovale o circolare, che è all'origine, come vedremo, del principio della z., e che gli scavi hanno rivelato che la z. serva come mezzo di comunicazione fra mondo celeste e mondo che cerca per il suo tramite di elevarsi fino ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...