ILIZIA
G. Gualandi
(Εειᾒϑυια, Ilithyia). − Dea protettrice dei parti, considerata come divinità singola e anche moltiplicata in più personificazioni dei dolori dei parti. Era figlia di Hera e di Zeus [...] la dea porta al mondo i bambini. Sarebbe invece una antica forma secondaria di origine pregreca, come è indicato . 20; ibid., 1913, p. 511, fig. 7. Gruppo di Sparta (n. 364) del VI sec. a. C.: Ch. Picard, in Revue de l'histoire des religions, xcviii, ...
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GILGAMESH (Gishbi[l]games, Gilgamesh; Γίλγαμος)
G. Garbini
Leggendario re della città sumerica di Uruk, protagonista del più importante poema mesopotamico, che da lui si intitola.
G., il cui nome compare [...] nella diffusione che tale motivo ebbe in tutto il mondo antico: dall'Egitto predinastico, come dimostra il coltello al fianco, come nei due colossi del palazzo di Khorsābād (che stanno probabilmente all'origine dell'avorio ionico trovato a Delfi: ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La pittura parietale
Laura Buccino
La pittura parietale
I rinvenimenti archeologici in Magna Grecia hanno portato alla luce resti consistenti di pittura [...] opera di artisti famosi nel mondo antico. Uno di questi pittori, Zeusi, attivo nella seconda metà del V sec. a.C., era a due diverse botteghe e destinate al ceto egemone di origine lucana, che alla fine del V sec. a.C. aveva preso il potere nella ...
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MARTYRION (ματρύριον, memoria)
F. W. Deichmann
I termini martyrion, memoria nell'ambito della chiesa antica, indicarono i luoghi di Terrasanta riferibili a fatti della Bibbia e della vita di Cristo. [...] spoglie mortali dei martiri.
Pare che il m. abbia avuto origine con il culto stesso dei martiri, derivato a sua volta in tutto il mondo cristiano.
È nota la traslazione, effettuata a Milano da Ambrogio, vescovo della città, verso la fine del V sec., ...
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FRONTALITÀ
R. Bianchi Bandinelli
Nella scultura a tutto tondo presso le antiche civiltà del bacino del Mediterraneo (arte mesopotamica, egiziana, assira, greca del periodo arcaico e loro zone d'influenza), [...] del canone di Policleto (v. quadratus), la f. viene superata nella scultura antica classica. La storiografia artistica di origine f. che era rimasta in larghe sfere periferiche al mondo classico e nelle correnti artistiche popolari, ritorna a valere ...
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GUDEA (Gù-dé-a "il chiamato")
G. Garbini
Sovrano (ensi "governatore") della città sumerica di Lagash (odierna Tellō), vissuto intorno al 2075 a. C. forse contemporaneamente ai primi re della III dinastia [...] in pieno quanto di metafisico si trova nel mondo spirituale del sovrano sumerico: le numerose iscrizioni di G. della statua G, la cui minore imponenza tettonica (che ha dato origine all'appellativo di "spalle strette") e il movimento più libero della ...
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Vedi BENEVENTO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
BENEVENTO (Benevēntum)
G. Bendinelli
R. Bianchi Bandinelli
Città di origine sannitica, conosciuta nel IV sec. a. C. col nome di Maleventum, nota poi come [...] (m 15,60 × 8,6o), è stato considerato il più bello, forse anche perché il meglio conservato, dei monumenti del genere in tutto il mondo romano. L'iscrizione dedicatoria a Traiano, sull'attico, porta, nel linguaggio delle cariche imperiali, la data ...
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Vedi TELESFORO dell'anno: 1966 - 1997
TELESFORO (Τελεσϕόρος Telesphoros)
B. M. Felletti Maj*
Divinità in forma di fanciullo. Intorno al 100 a. C. si venne delineando nella religione greca la figura di [...] compagno dei viaggi nuziali presso i Celti. L'origine celtica del dio è stata invece sostenuta in base ad 492, 516; Paus., ii-ii, 17), sembra che si divulgasse nel mondo greco-romano dell'Asia Minore, ma il rinvenimento a Trikka in Tessaglia, negli ...
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SUSA (lat. Hadrumetum; Iustinianopolis nei docc. medievali; arabo Sūsa)
F. Cresti
Città della Tunisia centro-orientale, posta sulla sponda meridionale del golfo di Hammamet, a km 140 ca. a S di Tunisi.
Già [...] - dopo la conquista araba del Maghreb, la S. islamica deve la sua origine alla presenza di una fortezza d'Ifrīqiya, Sousse, Tunis, Paris 1971; P. Cuneo, Storia dell'urbanistica. Il mondo islamico, Roma-Bari 1986, pp. 64, 161-162; J. Chabbi, N. Rabbat ...
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GRAFFITO
D. Lollini
P. Zancani Montuoro
M. della Corte
La pratica del g., data la sua estrema semplicità, è diffusa in ogni epoca e risale ai primordi della civiltà, adottata per istinto dall'uomo [...] puro orizzonte geometrico, ve ne sono altri tratti dal mondo animale o vegetale; nei quali la fantasia creatrice trova ioniche attestano l'uso del solo pennello anche per lo schizzo preliminare. Quale ne sia stata l'origine, il metodo prevalse e ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...