TRONO
F. Canciani
A. Tamburello
Nel presente articolo vengono considerati come t. tutti quei seggi che, distinguendosi spesso per fasto di esecuzione, esprimono di solito o rappresentano l'autorità [...] καϑέδρα era il nome del banchetto funebre: Phot., s. v., e dei giorni di lutto: Esych., s. v.).
I t. delmondo greco si possono era a volte rappresentata simbolicamente mediante un t. vuoto.
In origine il t. si presenta sia in forma di altare che di ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] dal sanscrito - è stata in origine più di questo vicina agli idiomi parlati nella pianura del Gange e nel Magadha: di qui i cattivi, mentre le buone azioni danno accesso ai piani delmondo superiore abitato dalle divinità, tanto più pure quanto più in ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] grazie alla tradizione evemeristica, che, nel rivelare l'origine umana degli dei antichi, divenne un utile strumento per di queste immagini, sempre più assimilabili a esemplari delmondo contemporaneo, sopperì l'apporto della tradizione orientale di ...
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ARTISTA
G. Curatola
Con il termine a. si indica genericamente l'ideatore, che nella maggioranza dei casi coincide con l'effettivo esecutore, di un'opera caratterizzata da elevati contenuti intellettuali [...] cura di H.R. Hahnloser, Wien 1935; Annali della fabbrica del Duomo di Milano dall'origine fino al presente, a cura di C. Cantù, 8 voll., Sinan (1489-1588), il più famoso architetto delmondo musulmano, che ricopriva una prestigiosa carica statale ...
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Vedi NABATEA, Arte dell'anno: 1963 - 1995
NABATEA, Arte
M. A. Del Chiaro
G. Garbini
1. - Col termine di arte n. si designa la produzione artistica di quella parte della penisola araba e della regione [...] nel più generale quadro della trasformazione spirituale delmondo orientale nei primi secoli dell'èra cristiana, sembra ripetere in dimensioni colossali la tipologia dell'altare, le origini vanno ricercate nell'ambiente siriaco, anche se qui gli ...
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NEW YORK
N. E. Scott
K. C. Wilkinson
D. von Bothmer
W. H. Forsyth
A. Priest
Metropolitan Museum of Art. -
1. - Generalità. - Il Metropolitan Museum of Art fu fondato nel 1870 a New York City. Secondo [...] ricchi archivi fotografici archeologici, specializzati in un settore, delmondo.
D'altra parte, con il passare degli anni -3). Sono esposti nella collezione di argenti paleocristiani del museo e la loro origine siriaca e la loro datazione nel VI sec. ...
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Vedi SIRACUSA dell'anno: 1966 - 1997
SIRACUSA (Συρακούσαι; Syracusae)
G. V. Gentili
M. T. Currò Pisanò
L'antica città, sorta nella Sicilia sud-orientale, occupava oltre all'isoletta di Ortigia, lunga [...] voluto riconoscere in questo teatro, più che in altri teatri delmondo ellenico, le testimonianze di un tipo arcaico, in cui la da Cariatidi e forse in origine aveva due corpi avanzati (parascenia) ai lati del palcoscenico (logèion o pulpitum), più ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] che scelsero la via della Spagna (Sefarad) e delmondo mediterraneo, poi inglobato dall'Islam; il secondo è Jerusalem 1993; M. Vitale, P. Galterio, La presenza ebraica a Roma dalle origini all'Impero, in Arte ebraica a Roma e nel Lazio, a cura di ...
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Esperienza d'artista
Renzo Vespignani
Molti anni fa ‒ io ne avrò avuti una ventina ‒ disegnavo dal vero nel cortile di una casa sfasciata nella zona romana di S. Lorenzo (o in qualche altro luogo di [...] d'Austria di Velázquez. Esempi della contiguità delmondo onirico, carico di desideri e paure rimosse, origine dei molti abbandoni, da parte dei 'cuccioli d'artista', verso più allegre filosofie informali. Malgrado il fiume passato sotto i ponti del ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνεσϑαι, esser furente)
E. Simon
Donne invasate al seguito (thìasos) di Dioniso, chiamate per lo più Βάκχαι (lat. Bacchae), nella letteratura antica, mentre sui vasi classici dipinti [...] antichità ed ha decisamente determinato il concetto di m. delmondo antico. Lo stesso vale per le m. dell'arte alla lascivia di questi dèmoni. Non erano minacciate soltanto da inseguimenti originati da brama amorosa ma, in certe leggende e culti, le ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...