Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] relatività e di meccanica quantistica con la visione delmondo si diffondessero, discendendo da personaggi come Albert dogma, nel saggio introduttivo di Giovanni E. Gigante (Origine e significato dell’archeometria e delle scienze applicate alla ...
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KAIROUAN
F. Cresti
(arabo classico al-Qayrawān)
Città della Tunisia, a km. 50 ca. a S-O di Susa.Secondo la tradizione trasmessa dagli scrittori arabi del Medioevo, la fondazione di K. fu opera di ῾Uqba [...] si segnala il minbar ligneo, uno dei più antichi delmondo islamico, databile intorno al 248 a.E./862-863 History of Art, 407), Harmondsworth 1958 (trad. it. L'architettura islamica delle origini, Milano 1966, pp. 277-287, 323-333); H.H. Abdul-Wahab, ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] forse molto presto, i m. e le stagioni. La sua origine sarebbe ellenistica. Il planisfero Bianchini è un esempio d'epoca romana alto Medioevo, ci presenta i nomi usati in undici parti delmondo: Siria, Cappadocia, Egitto, Giudea, Bisanzio, Macedonia, ...
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ARCHITETTO
G. Matthiae
I. Calabi Limentani
G. Matthiae - I. Calabi Limentani
1. - La figura professionale dell'a., cioè di chi, facendo proprie le limitazioni derivanti dalla richiesta del committente [...] sumerica e mesopotamica per cui egli doveva in origine appartenere a quelle caste colte che erano dedite tutte le opere pubbliche delmondo romano è specificato il nome dell'auctor dell'opera (Front., De aq., xxiii) cioè del magistrato o dell' ...
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LOCRI EPIZEFIRI (Λοκοί οἱ ᾿Επιζεϕύριοι; Locri, Locris)
A. de Franciscis
P. Zancani Montuoro
Città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace [...] di particolare interesse. Del resto, oltre a questa grande e piccola scultura cui si può attribuire una origine locale, non mancano a nella donna e dea sovrana delmondo sconosciuto ai sensi. Alla dolorosa violenza del ratto seguono i riti catartici ...
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METALLURGIA
C. Panseri
1. - Nel termine generale di metallurgia si comprende attualmente una complessa serie di procedimenti altamente specializzati, principali fra i quali, la metallurgia estrattiva, [...] 0,2 %) nella lega Fe-Ni prova l'origine meteorica del materiale parsimoniosamente impiegato - certamente per scopi magici o Costantinopoli, come risulta da recenti analisi.
Al crepuscolo delmondo classico, l'umanità poteva disporre di sette metalli: ...
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Vedi SCITICA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SCITICA, Arte
M. J. Artamonov
Fra i monumenti dell'antica civiltà, sul territorio dell'URSS, richiamano particolare attenzione le opere dell'arte detta scitica.. [...] teoria dell'origine ionica dello stile animalistico degli Sciti, e M. I. Rostovcev con l'Iran come fonte delle forme e motivi di questo stile, avevano entrambi ragione in una certa misura. L'una e l'altra di queste province dell'arte delmondo antico ...
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REGALIA
H. Drechsler
Termine del lat. medievale con il quale si indicano le insegne del potere. Esse hanno avuto sin dall'Antichità un ruolo importante, in quanto per mezzo di determinati segni (signa [...] imperatore occidentale come segno del potere universale in rappresentanza del Signore delmondo, a cui si sia laico. Come materiali venivano impiegati la pietra, il legno (di origine celtica o germanica) e il metallo prezioso, nonché l'avorio, con ...
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Vedi STOA dell'anno: 1966 - 1997
STOÀ (στοά; porticus)
N. Bonacasa
Edificio di forma prevalentemente rettangolare molto allungata che presenta un lato lungo aperto e colonnato su una via, una piazza, [...] in territorio greco abbiano tratto origine dalla famosa s. basìleios dell'agorà di Atene, sorta nell'ultimo quarto del V sec. a. , tomo I, Torino 1959, passim; A. Frova, L'arte di Roma e delmondo romano, Torino 1961, pp. 13, 24-25, 53, 95, 609, 650, ...
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PALMIRENA, Arte
A. Giuliano
G. Garbini
La fortuna di Palmira (v.) fu direttamente legata al commercio carovaniero che, transitando per la città, ne determinò la ricchezza per circa 300 anni. L'inizio [...] nell'ambito cittadino, divenne uno dei motivi formativi delmondo romano. Con il principio del III sec., nel desiderio degli imperatori, da stile) così singolarmente fedele a se stessa sino dalle origini viene fatto di pensare che solo a Palmira, a ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...