Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La toreutica e l'oreficeria
Laura Buccino
La toreutica
Le colonie dell’Occidente greco erano celebri per la produzione di manufatti di bronzo, ma anche [...] una tipologia prodotta solitamente per essere offerta nei santuari delmondo greco e non di usuale destinazione funeraria, era riempito sinistra, decora il pomello del coperchio, forato come un colino, sul quale in origine dovevano essere applicate ...
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EZECHIELE
C. Frugoni
Profeta vissuto tra la fine del sec. 7° e l'inizio del 6° a.C., E., secondo la narrazione del testo biblico che da lui prende nome, fu deportato verso il 597 a Babilonia dalla Palestina [...] e nei quattro volti le quattro parti delmondo dove sono predicate e diffuse. Nella Bibbia del sec. 9° conservata in S. Paolo fu la più fortunata anche in campo monumentale, essendo all'originedel rosone (rota) con Dio al centro e i quattro ...
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AVENALI, Marcello
Barbara Belotti
Nacque a Roma il 16 nov. 1912 da Luigi ed Elena Terziani. Suo nonno Domenico era un noto costruttore romano affermatosi a Roma con la realizzazione di palazzo Brancaccio [...] del manifesto, "una franca e cordiale collaborazione in vista di un fine ...: mantener vivo nell'arte quello spirito di rivoluzione che ebbe origine cogliere e trasformare in fatto artistico le sollecitazioni delmondo moderno (M. A., 1981 p. 33). ...
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Vedi DIADEMA dell'anno: 1960 - 1994
DIADEMA
L. Breglia
È nel suo significato più generico un nastro, o benda, o cerchio che cinge il capo; specificamente invece, sta ad indicare un emblema di distinzione [...] p. 111) è una striscia frontale, di metallo, che in origine può essere portata nell'acconciatura maschile o femminlle (Posidone la porta su ad un particolare tipo di d., proprio delmondo scito-iranico; va classificato quindi in quelle forme ...
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PANSIOTTI, Ermenegilda
Francesco Santaniello
PANSIOTTI (Pansiotti Cambon, Pansiotti D’Amico), Ermenegilda (Gilda). – Nacque a Milano il 16 febbraio 1891 da Giuseppe e da Matilde Suzzara Verdi.
Il padre [...] secondo matrimonio, nel settembre del 1932, iniziò a firmarsi Pansiotti D’Amico. E con D’Amico, di origine molisana, prese l’abitudine descrizione realistica di personaggi, situazioni e ambienti delmondo contadino (Mucche alla trebbia, ripr. in ...
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GIANNETTI (Giannetto), Filippo
Gaetano Bongiovanni
Nacque "nella terra di Savoca […] distante 24 miglia dalla città di Messina" nel 1630 (Susinno, p. 172) o nel 1640, secondo un'altra fonte (Grosso [...] allieva di Giovan Battista Durand, di origine francese, "scolaro del Domenichino, il quale passò da Roma ad geografico antico e moderno del Regno di Sicilia, in V. Consolo - C. De Seta, Sicilia, teatro delmondo, Torino 1990; Italian inventories ...
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Vedi AMULETI dell'anno: 1958 - 1994
AMULETI
S. Donadoni
L. Rocchetti
Oggetti che in antico si portavano indosso nell'intento di preservarsi dalle malattie o dai malefici. L'amuleto si differenzia dal [...] religione e della vita quotidiana, presso le civiltà delmondo antico.
Oriente. - Gli a., usati nella cattivi influssi dalle persone alle quali erano diretti. La parola, forse di origine orientale, si trova in latino per la prima volta in Plinio (Nat. ...
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MERAVIGLIE delMondo (῾Επτὰ ϑεάματα, Septem miracula mundi)
Red.
La testimonianza più antica delle sette meraviglie delmondo è Antipatro di Sidone (Anth. Pal., ix, 58) che nomina: le mura di Babilonia, [...] dei monumenti citati farebbe supporre per la redazione del canone un'origine più asiatica che alessandrina, perché le Piramidi, 1904; R. Gostkowski, Siedm cudów šwiata (Le sette meraviglie delmondo) in Kwartdalnik Klasyczny, II, 1928, pp. 391-440; F ...
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PROTOBULGARI
A. Tschilingirov
Termine con cui nella moderna storiografia vengono indicate cumulativamente alcune stirpi, legate tra loro da una coalizione, che appartenevano - accanto ai Cazari, agli [...] - ebbero pesanti ripercussioni sul panorama storico e furono all'originedel fenomeno delle grandi Migrazioni dei popoli, avvenuto in epoca delmondo, ideologia, mentalità], Varna 1986; A. Stojnev, Svetogledăt na prabălgarite [La concezione delmondo ...
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ZILLIS
H.R. Meier
(Villa Ciranes, Villa in loco Cerani, Ziraun, Ziran nei docc. medievali)
Località della Svizzera sudorientale, nel Medioevo sede della chiesa principale di Schams, nel cantone dei [...] il riferimento all'elemento marino. Si tratta proprio del limite delmondo, dai cui angoli partono i venti cardinali, qui del vescovo di Coira, Egino (1160-1170), sostenitore di Federico I Barbarossa. Del resto poco chiara risulta l'origine ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...