Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] del molteplice dall'Uno non è originedel molteplice-temporale, ma origine extratemporale delle forme costituenti l'unica e vera struttura ontologica del e creazione delmondo sensibile coincidono) l'uomo dovrà vivere in un mondo adeguato alla sua ...
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Filosofo tedesco (Rammenau, Lusazia sup., 1762 - Berlino 1814). Seguace della filosofia kantiana, e in particolare della sua teoria morale, intese costruire l'edificio sistematico del sapere su un principio [...] punto di partenza della filosofia fichtiana, la quale ha confessatamente origine in un atto di fede, la fede nell'autonomia Nella Grundlage (1794) F. espone la genesi ideale delmondo attraverso alcuni principi fondamentali. Il primo principio è l' ...
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Matematico (Nancy 1854 - Parigi 1912), tra i più grandi dell'età a cavallo tra i secc. 19º e 20º; cugino di Raymond. Fu tra i più grandi matematici francesi del sec. XIX. L'attività scientifica veramente [...] e quasi 500 memorie, sparse in tutti i periodici scientifici delmondo. La varietà delle questioni trattate e la versatilità meravigliosa con gli altri studi astronomici di P., notevoli quelli sull'origine dei satelliti e sugli anelli di Saturno. 5) ...
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Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] poema in 1022 versi che sembra incompiuto, E., dopo aver cantata brevemente l'origine dell'universo, enumera le generazioni degli dèi corrispondenti ai tre periodi della storia delmondo: Urano, Crono, Zeus (non autentiche sono la seconda parte della ...
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Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] in tutto e per tutto simile a quello esterno. All'origine dell'universo (che scaturisce dall'atto creatore di Dio) sta l'uomo avrà la stessa struttura elementare. In questo sistema delmondo (ove la legge dell'analogia e della corrispondenza regge ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] di fronte alla dea reggitrice delmondo, e sia da essa esortato alla conoscenza tanto del vero sapere, quanto delle « cui si trova espresso». E ciò spiega a un tempo l'origine ideale della concezione parmenidea dell'ente e il vero significato della ...
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Pseudonimo dello scrittore Ettore Schmitz (Trieste 1861 - Motta di Livenza 1928). È ritenuto uno dei principali esponenti della cultura mitteleuropea. Nei suoi tre romanzi Una vita (1892, ma con data 1893), [...] apparentano alla corrente del romanzo d'analisi europeo.
Vita
Figlio di un commerciante ebreo d'origine tedesca sposato a e spinto al suicidio non tanto dall'ostilità delmondo quanto dalla sua propria inettitudine a comprenderne e accettarne ...
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Poeta inglese (Cockermouth, Cumberland, 1770 - Rydal, Westmorland, 1850). Poeta laureato, W. dette la più perfetta e compiuta espressione in Inghilterra al romanticismo di tipo rousseauiano.
Vita e opere
Trascorsa [...] è rappresentato come l'essere più atto a penetrare il mistero delmondo. Sventure domestiche (la perdita di due figli) logorarono le sue rivive quei sentimenti di reverente stupore che sono all'origine delle mitologie primordiali (si veda, per es., ...
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Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] titolo Antitesi della sua opera) il Vangelo cristiano e il Vecchio Testamento: mentre quest'ultimo ci racconta dalle originidelmondo una serie di vicende crudeli e talvolta malvage, rivelandosi espressione di un Dio spietatamente giusto, il Vangelo ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] caratterizzata da una costante interpretazione simbolico-allegorica delmondo fisico; notevole il ms., ricco di ecc.). Nella sua produzione poetica usò particolari accorgimenti, di origine tardo-antica, nella disposizione dei versi in schermi di ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...