sessualità Complesso dei caratteri sessuali e dei fenomeni che concernono il sesso.
Nel genere umano, il complesso dei fenomeni psicologici e comportamentali relativi al sesso. Tali comportamenti sono [...] il ruolo rituale di iniziatrice in alcune cerimonie di iniziazione maschile del proprio gruppo di parentela, può divenire uomo. Una simile – danno origine al mondo e lo rinnovano. Parallelamente a tale concezione è possibile che sul piano del rito si ...
Leggi Tutto
Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] una modificazione, testimonianza della realtà delmondo esterno al soggetto. Nel 1850 R. iniziò una ristampa delle sue opere, e pubblicò come primi tre volumi: Introduzione alla filosofia (1850); Nuovo saggio sull'origine delle idee (1851-52); Logica ...
Leggi Tutto
Scrittore svedese (Karlstad 1937 - Stoccolma 2000). T. è considerato, con L. Gustafsson e P. O. Enquist, uno degli scrittori più innovativi della letteratura del suo paese. Tema di fondo della sua poetica [...] un viaggio d'inverno", 1984), acuirono la sua percezione delmondo, consentendogli di maturare ed elaborare il tema fondante della romanzo ha come centro il luogo e la cultura di origine, cui fanno però riscontro gli antipodi geografici della Nuova ...
Leggi Tutto
Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] farebbe luce su un iniziale interesse del Buonarroti per l’imitazione di elementi delmondo animale studiati sul vero, quale poi dei piedi nudi); reca nel manto le Parti del Giorno, all’originedel Tempo. Nel comandare l’esistenza dei Luminari, Egli ...
Leggi Tutto
Filosofo (Leonberg, Württemberg, 1775 - Ragaz, Svizzera, 1854); studiò nel seminario teologico protestante di Tubinga, dove strinse amicizia con Hegel e Hölderlin e dove conseguì il titolo di magister [...] e approfondì le linee già abbozzate nelle ricerche sulle "età delmondo", conducendo un'ampia polemica contro l'intera filosofia moderna (a persistere dello schema storiografico "dinastico", del resto di origine hegeliana, secondo cui il pensiero ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] sopra ricordata e quella platonica del «mondo intelligibile» (κόσμος νοητός). Tale mondo intelligibile si rispecchia a sua volta come ritorno all'Uno di ciò che dall'Uno ha tratto origine. Ma d'altronde, in quanto l'Uno trascende ogni determinazione ...
Leggi Tutto
Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] nonché le sue elaborazioni più decisamente speculative, come quelle volte a delineare uno schema dell'evoluzione sociale delmondo occidentale, una sorta di teoria tecnologica della storia, sia la sua discutibile interpretazione della prima guerra ...
Leggi Tutto
Fondatore della religione detta dal suo nome manicheismo (Mardinu o Afrunya, Mesopotamia, 216 - Gundēshāhpuhr 277). Nel suo paese natale, crocevia delle più diverse fedi, venne a contatto con i vari elementi [...] la materia, lo spirito demoniaco, Satana. Prima che il mondo sensibile avesse origine, avevano già una loro realtà i due principi della luce e delle tenebre, considerati coeterni. La creazione delmondo fisico e della prima coppia umana è vista come ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. intorno al 47 a. C. - m. intorno al 14 a. C.), uno dei maggiori elegiaci dell'età augustea. Protetto di Mecenate, fu uno dei maggiori poeti elegiaci dell'età augustea, ammiratore di Virgilio [...] tra i poeti protetti da Mecenate, cui lo legava la comune origine etrusca. Conobbe Virgilio per cui professò la più alta ammirazione ( proposito di porre al centro delmondo poetico la vicenda personale del poeta e del suo amore, inteso questo come ...
Leggi Tutto
Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] la dottrina del Logos (ragione-verbo): esso è come "disseminato" (λόγος σπερματικός, termine d'origine stoica) in in Gesù Cristo. Questo Logos fu strumento e mezzo per la creazione delmondo; esso è, accanto a Dio Padre, di cui G. vuole salvare ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...