I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] delmondo, una relativa scarsità di verbi che significhino invece l’«udire» e in particolare l’udire riferito a parole. Peraltro, la suddetta abbondanza dipende in buona parte da lessemi di origine di un verbum dicendi del primo tipo, che costituisce ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] lingue e filologie delmondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta con severa autodisciplina la grave debolezza del suo fisico, nel luglio 1865 discusse una tesi su "Le origini della lingua ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] dimostrativi nelle lingue delmondo è un tratto universale: come i nomi ed i verbi, sono parte del vocabolario basico di ogni In questo caso, lo sviluppo ha avuto origine da un uso anaforico del dimostrativo. All’inverso, in italiano parlato questo ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] ), abbuffarsi (siciliano, in origine «gonfiarsi come un rospo», da buffa «rospo»), e fraseologismi come finire a tarallucci e vino (partenopeo).
Sono termini della gastronomia gli italianismi più numerosi nelle lingue delmondo: insieme alla pizza e ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] è un fenomeno molto diffuso nelle lingue delmondo, considerato anche un possibile universale semantico (Moravcsik nome tran tran o della forma verbale che è all’origine di lecca lecca.
Solitamente la reduplicazione consiste nella copia ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] persona.
L’attenzione a tali tematiche ebbe origine negli Stati Uniti d’America, da dove si diffuse nel resto delmondo occidentale. Nata negli ambienti della sinistra negli anni Trenta del Novecento, amplificata dai moti sessantottini e adottata ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] o perfettivi».
Un’azione iterativa, dunque, trae origine dallo stato determinato da un’antecedente occorrenza della medesima , Fabio (2008), Il lato sinistro della morfologia. La prefissazione in italiano e nelle lingue delmondo, Milano, Angeli. ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] lungo io possa
e il mio compenso ritrovare, e un poco
delmondo nuovo con esso, in fra questi
puerili adorabili pensieri (Umberto Saba 64, p. 272)
Tali costrutti sono all’origine della nascita e della diffusione della subordinazione completiva ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base di derivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] anni Trenta del Novecento del conetto che brucia e allontana le zanzare), o sul luogo di origine (jeans, 1982), Deonomastica: lo studio dei vocaboli derivati da nomi propri, «Le lingue delmondo» 47, pp. 13-18.
Levi, Primo (1985), L’altrui mestiere, ...
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dizionario
Franco De Renzo
Strumento indispensabile per conoscere una lingua o una disciplina
Un dizionario è un'opera che raccoglie e descrive, solitamente in ordine alfabetico, le parole e locuzioni [...] anche decine di milioni. Invece, perfino nel dizionario più esteso delmondo, cioè l'Oxford English dictionnary, in ben venti volumi, ne una sezione dedicata all'etimologia, che informa cioè sull'origine della parola. In alcuni casi si può trovare ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...