FACCIOLATI, Iacopo
Marina Boscaino
Nacque a Torreglia, una piccola località dei Colli Euganei (prov. di Padova), il 4 genn. 1682, da una famiglia modesta.
Condusse gli studi sotto l'amorevole protezione [...] numero di vocaboli italiani derivati dal greco, segnalandone l'origine, o vocaboli ugualmente italiani "che nel latino non che senza la grandissima erudizione del F. e la sua profonda e raffinata conoscenza delmondo latino il Forcellini non avrebbe ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] Recasens 1999). Il contrario si verifica per [u].
Nelle lingue delmondo, sono di solito le vocali chiuse a perdere il carattere di [a] nel piano F1 / F2 sarebbe all’origine della sua instabilità acustica: la sua produzione richiede una minore ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] delmondo, una relativa scarsità di verbi che significhino invece l’«udire» e in particolare l’udire riferito a parole. Peraltro, la suddetta abbondanza dipende in buona parte da lessemi di origine di un verbum dicendi del primo tipo, che costituisce ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] lingue e filologie delmondo classico e romanzo, sanscrito, ebraico, arabo e (con studenti delle isole Ionie) neogreco. Vinta con severa autodisciplina la grave debolezza del suo fisico, nel luglio 1865 discusse una tesi su "Le origini della lingua ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] dimostrativi nelle lingue delmondo è un tratto universale: come i nomi ed i verbi, sono parte del vocabolario basico di ogni In questo caso, lo sviluppo ha avuto origine da un uso anaforico del dimostrativo. All’inverso, in italiano parlato questo ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] ), abbuffarsi (siciliano, in origine «gonfiarsi come un rospo», da buffa «rospo»), e fraseologismi come finire a tarallucci e vino (partenopeo).
Sono termini della gastronomia gli italianismi più numerosi nelle lingue delmondo: insieme alla pizza e ...
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Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] è un fenomeno molto diffuso nelle lingue delmondo, considerato anche un possibile universale semantico (Moravcsik nome tran tran o della forma verbale che è all’origine di lecca lecca.
Solitamente la reduplicazione consiste nella copia ...
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L’espressione angloamericana politically correct (in ital. politicamente corretto) designa un orientamento ideologico e culturale di estremo rispetto verso tutti, nel quale cioè si evita ogni potenziale [...] persona.
L’attenzione a tali tematiche ebbe origine negli Stati Uniti d’America, da dove si diffuse nel resto delmondo occidentale. Nata negli ambienti della sinistra negli anni Trenta del Novecento, amplificata dai moti sessantottini e adottata ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] o perfettivi».
Un’azione iterativa, dunque, trae origine dallo stato determinato da un’antecedente occorrenza della medesima , Fabio (2008), Il lato sinistro della morfologia. La prefissazione in italiano e nelle lingue delmondo, Milano, Angeli. ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] lungo io possa
e il mio compenso ritrovare, e un poco
delmondo nuovo con esso, in fra questi
puerili adorabili pensieri (Umberto Saba 64, p. 272)
Tali costrutti sono all’origine della nascita e della diffusione della subordinazione completiva ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...