L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] di teoria dei numeri vale tanto quanto una relativa al sistema delmondo" (Jacobi 1881-91, I, p. 454). Una Nella concezione di Lagrange, che riprendeva una pratica consolidata fin dalle originidel calcolo, l'integrazione di una funzione f(x) era la ...
Leggi Tutto
Razionalità
Jon Elster
Introduzione
Il concetto di razionalità è, assieme a quello di giustizia sociale, uno dei concetti normativi fondamentali impiegati nelle scienze sociali. Intuitivamente, essere [...] una data quantità del primo. Per questo motivo nella fig. 2 le curve di indifferenza si allontanano dall'origine O.
Rischio e e da II. Per ogni coppia di strategie, lo stato delmondo che ne risulta ha per ciascun giocatore un determinato valore di ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: astronomia. Il problema dei tre corpi e la stabilita del Sistema solare
June Barrow-Green
Il problema dei tre corpi e la stabilità del Sistema solare
Questo capitolo illustra, a grandi [...] ) e gli altri nove piccoli.
I precedenti
L'originedel problema può essere fatta coincidere con quella dell'astronomia insolito privilegio di acquisire notorietà anche al di fuori delmondo matematico. Nei numerosi necrologi e commenti sull'opera ...
Leggi Tutto
La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Filosofia e pratica matematica
Umberto Bottazzini
Filosofia e pratica matematica
Quando si parla di 'seconda rivoluzione' scientifica si pensa di solito [...] di "scoprire negli elementi dell'aritmetica la vera origine" del calcolo infinitesimale, "acquistando con ciò al tempo stesso dalla totalità infinita del "mondo dei miei pensieri". Da quel teorema discende l'esistenza del sistema infinito dei numeri ...
Leggi Tutto
Intuizionismo
AArend Heyting
di Arend Heyting
Intuizionismo
sommario: 1. Concetti fondamentali. 2. Aritmetica elementare. 3. Il principio del terzo escluso. 4. I numeri reali. 5. Ineguaglianza e separazione [...] di possedere una conoscenza immediata e intuitiva delmondo. Un'altra falsa idea è che Brouwer 1950) obiettò che ogni nozione matematica deve avere la sua origine in qualche costruzione matematica che possa effettivamente venire eseguita; se ...
Leggi Tutto
La scienza presso le civilta precolombiane. La natura della conoscenza e delle pratiche scientifiche nella civilta inca
Gary Urton
Jean-François Genotte
La natura della conoscenza e delle pratiche [...] di base ‒ e primario ‒ per la descrizione e l'analisi delmondo fisico, la prima domanda da porsi è come erano concepiti, organizzati di discendenza, formata da una madre (un 'primo') che dà origine a una numerosa prole (cioè un 'secondo', un 'terzo', ...
Leggi Tutto
L'Universo matematico
John D. Barrow
(Astronomy Centre, University of Sussex, Brighton, Gran Bretagna)
Parte di questo saggio è stata pubblicata sotto il titolo Perché il mondo è matematico? Roma-Bari, [...] anche l'origine di quelle categorie e perché esse siano condivise da menti umane differenti. Questo approccio realista e diretto alle cose nasconde, però, un problema. Tale teoria, infatti, sembra garantire che la nostra concezione delmondo (aspetti ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La geometria da Apollonio a Eutocio
Reviel Netz
La geometria da Apollonio a Eutocio
Il periodo di formazione del canone geometrico greco si estende dal 200 a.C. al 550 d.C., come [...] dà a queste curve. Euclide aveva utilizzato il sistema, di origini oscure, di chiamare ossitoma, ortotoma e amblitoma le tre sezioni secondo poté così inserirsi in un contesto come quello delmondo arabo, nel quale la scienza era parte integrante ...
Leggi Tutto
Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] XXV, 95-98). Poiché Shamash era il dio del Sole, le leggi erano di origine divina. Anche nella Grecia arcaica si riteneva che il conosciamo, che impone la propria forma alla rappresentazione delmondo e che, con la sua standardizzazione, facilita ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La sintesi newtoniana
Maurizio Mamiani
La sintesi newtoniana
Le opere maggiori di Newton
Isaac Newton rese pubbliche due sole opere, destinate [...] Newton afferma che i moti regolari dell'Universo non hanno origine da cause meccaniche e perciò esso non poté nascere senza i deisti, Newton nega con vigore che Dio sia l'anima delmondo: la sua onnipresenza non è virtuale, ma sostanziale. Non è ...
Leggi Tutto
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...