BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] Qual fosse, allora, il suo atteggiamento nei confronti delmondo protestante appare anche chiaramente dalla violenta polemica (Bilychnis, Il cristianesimo nell'Africa romana (Bari), Le origini dell'ascetismo cristiano (Pinerolo) e Ilmisticismo ...
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BIBLIOTECA
P. Orsatti
Trattare della b. medievale è compito non facile, sia per la mancanza di adeguata documentazione superstite architettonica e iconografica, sia per il succedersi di modelli bibliotecari [...] in alcun modo con lo scriptorium, è ridotta all'origine a nicchia più o meno ampia, incavata nella 64-92); G. Cavallo, Libro e pubblico alla fine delmondo antico, in Libri, editori e pubblico nel mondo antico. Guida storica e critica, a cura di G. ...
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GIORDANO da Pisa (Giordano da Rivalto)
Carlo Delcorno
Le notizie più attendibili relative alla biografia di G., detto anche, in testimonianze risalenti a non prima del XVI secolo, Giordano da Rivalto, [...] "animale sociale e congregale", e questa è la ragione che dà origine alle città, e giustifica il commercio. G. è ben consapevole nell'etica vi è una continuità e un superamento delmondo antico. I Romani si mettevano nei pericoli, disprezzavano ...
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Confucianesimo
Helwig Schmidt-Glintzer
Introduzione
Si designa come confucianesimo l'ideologia, ovvero la filosofia e la teoria politico-sociale del ceto colto dell'Impero cinese. Fondato sui valori [...] anche l'opposta tendenza a un sostanziale rifiuto delmondo della politica.
Al centro della dottrina di Confucio Seattle-London 1978, pp. 109-150.
Shryock, J. K., The origin and development of the state cult of Confucius, Philadelphia 1932.
Som, Tjan ...
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DE ROSSI, Giovanni Bernardo
FF. Parente
Nacque il 25 ott. 1742 a Castelnuovo (oggi Villa Castelnuovo), frazione di Sale (oggi Castelnuovo Nigra in prov. di Torino) da Pietro Ubertino ed Anna Caterina [...] pp. 297-298), definiva "una cosa la più bislacca delmondo, piena di abbagli indegni di due uomini di senso". La D., pp. 205-207). In quell'anno, il D. pubblicò Dell'origine della stampa in tavole incise e di un'antica edizione zilografica e un ...
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ANTONELLI, Giacomo
Roger Aubert
Nacque il 2 apr. 1806 a Sonnino, da famiglia di origine modestissima, arricchitasi poi in fortunate speculazioni immobiliari.
Mandato a Roma dal padre Domenico, che desiderava [...] teocratico, cominciò a seguire, nei confronti delmondo politico romano, la politica del peggio, riponendo tutte le sue speranze in europea e italiana. Non sappiamo se l'A. fu all'originedel rapporto in cui l'ambasciatore di Francia, A. de Rayneval, ...
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Celestino I, santo
Franco Gori
Fu eletto il 10 settembre 422, rapidamente e senza contestazioni. Ben poco si conosce della sua vita precedente. Il Liber pontificalis lo dice figlio di un certo Prisco [...] su tutta la Chiesa, ma in Occidente è l'unica sede di origine apostolica, mentre le altre Chiese sono state fondate da inviati della Chiesa che è giudice delmondo. C., cioè, condanna il tentativo di sottoporre all'indagine del ragionamento umano il ...
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BABELE
S. Maddalo
Città nella quale, secondo il racconto delle Sacre Scritture (Gn. 11, 1-9) i discendenti di Noè vollero costruire un edificio, la c.d. torre, alto fino a raggiungere il cielo; ma Dio [...] e planisferi, al pari delle altre capitali delmondo antico, Troia, Gerusalemme o Roma; analogamente 1972; C. Settis Frugoni, Historia Alexandri elevati per griphos ad aerem. Origine, iconografia e fortuna di un tema (Studi storici, 80-82), Roma 1973 ...
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CARLO Borromeo, santo
Michel De Certeau
Nato il 2 ottobre 1538 nel castello di Arona, ai bordi del lago Maggiore, terzogenito di Gilberto, conte di Arona, e di Margherita de' Medici, apparteneva ad [...] caratteristico: a parte quattro galere, queste rendite erano di origine fondiaria. C. era un grande proprietario. La sua conformò anche con la volontà tridentina di rendere il visibile delmondo al Dio inaccessibile e una "fisica della gloria" alla ...
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PELLEGRINAGGIO
A.C. Quintavalle
La pratica devozionale del p., consistente nel recarsi, da soli o in gruppo, in un luogo sacro, prevalentemente a scopo votivo o penitenziale, è tipica del cristianesimo [...] nell'Europa occidentale dei secc. 11° e 12° trae origine dall'estrema mobilità che caratterizzò in quest'epoca la società (e si tratta di pellegrini che vengono da ogni luogo delmondo); si vedono pellegrini a Conques nella lunetta di facciata della ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...