Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] l’abisso infinito che separa Dio e il mondo, è l’immagine di Dio, l’archetipo delmondo sensibile, la forza vitale che regge gli del l. come verità, luce e vita. Di origine ellenistica, ma carico di elementi orientali, è invece il concetto del ...
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Tendenza di una dottrina (religiosa, politica ecc.) a proporsi come valida per tutti gli uomini. antropologia Nei loro studi sulle differenze culturali tra gli esseri umani, gli antropologi si sono posti [...] loro storia, quali il buddhismo, le religioni misteriche delmondo antico, alcune formazioni settarie dello gnosticismo, vari indirizzi fuori delle terre di origine, sono di fatto rimaste circoscritte nell’ambito etnico-nazionale d’origine. I casi più ...
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In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] del valore implica di necessità anche quella del disvalore, la concezione della totale razionalità delmondo sembra rendere inconcepibile l’esistenza del male. La soluzione del problema del ’umanità, al peccato delle origini, che ha lacerato l’ordine ...
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settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in originedel mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] calendario, è diffusa in tutte quelle parti delmondo in cui la civiltà giudaico-cristiana o quella islamica di Mercurio, di Giove, di Venere, di Saturno, del Sole. Questa s. astrologica d’origine caldea si diffuse nell’Impero romano intorno al 1° ...
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Fondatore della religione detta dal suo nome manicheismo (Mardinu o Afrunya, Mesopotamia, 216 - Gundēshāhpuhr 277). Nel suo paese natale, crocevia delle più diverse fedi, venne a contatto con i vari elementi [...] la materia, lo spirito demoniaco, Satana. Prima che il mondo sensibile avesse origine, avevano già una loro realtà i due principi della luce e delle tenebre, considerati coeterni. La creazione delmondo fisico e della prima coppia umana è vista come ...
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Veda Complesso di testi sacri da cui prende nome la più antica religione delle popolazioni arie dell’India (vedismo), da cui successivamente si svilupperà l’induismo. I V. sono compresi in 4 raccolte (saṃhitā), [...] raccolta originale, al pari del Ṛgveda, ma pervasa da elementi nuovi che tradiscono un’origine popolare, quali credenze e mezzi ). L’ordine delmondo è difeso al secondo livello, con la forza del combattimento di Indra contro le potenze del caos. Al ...
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Martire e scrittore cristiano (n. Flavia Neapolis, od. Nabulus - m. Roma 165 circa). Ritenuto il maggiore apologista cristiano greco del II sec., fondò una scuola di dottrina cristiana e fu maestro itinerante [...] la dottrina del Logos (ragione-verbo): esso è come "disseminato" (λόγος σπερματικός, termine d'origine stoica) in in Gesù Cristo. Questo Logos fu strumento e mezzo per la creazione delmondo; esso è, accanto a Dio Padre, di cui G. vuole salvare ...
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Comunità religiosa della Mesopotamia meridionale e delle regioni limitrofe dell’Iran; professa e pratica il mandeismo, che può considerarsi l’unica forma ancora vivente di gnosticismo e che perciò presenta [...] e di creare forme di esistenza. Poiché la parte corporea dell’uomo è opera del demiurgo, decaduto dal mondo della Luce, e l’anima trae invece autonomamente origine dal mondo della Luce, si pone il problema della salvezza dell’anima, che deve far ...
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Il complesso delle discipline linguistiche, filologiche, archeologiche, storiche e religiose, rivolte allo studio scientifico delle antiche e moderne civiltà dell’Oriente, includendo in questo termine [...] l’etiopica, l’armena, la georgiana, nonché, data la loro origine, le culture delle comunità cristiane sorte in India, nell’Asia centrale e il riaffermarsi in veste cristiana di elementi propri delmondo orientale antico. Si assiste così da un lato all ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine delmondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] inverno di tre anni, dopo il quale sorgerà il giorno del ragnarök vero e proprio. Le potenze nemiche degli dei avanzano di questo mondo, ne sorgerà un altro dove la coppia umana, Sif e Sifthrasit, sopravvissuta alla catastrofe, darà origine a una ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...