Orientalista francese (Parigi 1903 - ivi 1978); direttore di studî all'École Pratique des Hautes Études per la cattedra di islamismo e religioni dell'Arabia (1954-74), diede vivo impulso al dipartimento [...] di Teheran. Studioso delle correnti filosofiche e religiose delmondo iranico e arabo, ha pubblicato testi e traduzioni islamica, accentuando l'importanza dei motivi mistici e religiosi di origine iranica: Avicenne et le récit visionnaire (1954); L' ...
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Arcivescovo (n. Toledo 622 circa - m. 690), probabilmente di origine ebraica, eletto nel 680; presiedette quattro concilî (dal 12º al 15º, 681-688) di Toledo, il primo dei quali sanzionò l'assunzione al [...] De sextae aetatis comprobatione (per dimostrare che il Messia era effettivamente già venuto nel sesto millennio dalla creazione delmondo, contro gli Ebrei che lo attendono nel settimo); Apologeticum fidei, su questioni di cristologia, rispondendo a ...
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Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità, oppure il complesso dei dogmi, dei precetti, dei riti che [...] questo concetto d’origine cristiana della r. si è svolto quello della r. in generale.
L’origine storica del concetto ha per contatto con il mondo islamico non produce, in Europa, alcun orientamento nuovo (interpretazione allegorica del Corano).
Età ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] , di Luca e Giovanni, a Oxford; in origine, parte dello stesso manoscritto del minuscolo 566, di San Pietroburgo). Gruppo caratteristico è a partire dai grandi cicli medievali. Nel mondo occidentale è fondamentale la narrazione basata sulla ...
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ISLAMISMO
Olivier Carré
(XIX, p. 603; App. I, p. 739; IV, II, p. 236)
A partire dagli anni Settanta il termine ''islamismo'', oltre al suo significato prettamente religioso, ha accentuato il suo valore [...] iraniana ha avuto nel 1979-80 un'eco assai vasta fra i musulmani delmondo, sunniti al 90%. Non si distingue fra sunniti e sciiti, ma quietismo tradizionale all'attivismo politico proprio dell'origine medinese e poi delle tradizioni eretiche e ...
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(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] è che il fenomeno pentecostale s'è configurato fin dalle origini come religione dei poveri e lo è tuttora in larga far dipendere la piena comunione con le altre province anglicane delmondo da una loro presa di posizione critica nei confronti dell' ...
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di Giuseppe Alberigo
Il contesto mondiale nel quale operano le C. c. appare all'inizio del nuovo millennio profondamente mutato. La modificazione politico-ideologica più vistosa riguarda la caduta del [...] relazioni con i Paesi dell'Europa occidentale e con il resto delmondo, dall'altro la necessità e la volontà di recuperare la propria dalla reazione tridentina al sola Scriptura di origine luterana. Nella spiritualità personale, nell'approfondimento ...
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In concomitanza col Concilio Ecumenico Vaticano ii, la Chiesa cattolica ha conosciuto un'effervescenza di nuove forme di vita religiosa che ha fatto pensare all'analogo fenomeno verificatosi con il Concilio [...] italiano.
Le Comunità di Vita Cristiana (CVX) hanno avuto origine dalle Congregazioni mariane. Da sempre legate alla Compagnia di comunità organizza incontri internazionali in diverse città delmondo, cui partecipano masse considerevoli di giovani. ...
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VATICANO, Stato della Città del
Claudio Ceresa
Claudio Celli
Paolo Liverani
Giovanni Morello
Massimo Stoppa
Sabino Maffeo S.J.
(XXXIV, p. 1032; App. II, II, p. 1091; III, II, p. 1073)
La popolazione [...] storici del Vaticano. È stato soprattutto il complesso dei Musei Vaticani, uno dei più importanti delmondo, all del 5° centenario della nascita del Buonarroti, fu eseguito il restauro del vasto stanzone, soprastante la volta, destinato in origine ...
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(XV, p. 354; App. IV, I, p. 796)
Filosofie orientali in Occidente. − Un'analisi della fortuna delle f. e delle religioni orientali nel dopoguerra in Occidente (Europa e Stati Uniti) non può prescindere [...] di A. Schopenhauer nei confronti delmondo accademico comportò sovente l'ostracismo di questo mondo verso le aperture all'Oriente care in cui si moltiplicò il numero dei gruppi di origine orientale, induista e buddhista, che svolgevano la loro ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...