LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] scenario dei rapporti con le altre istituzioni delmondo occidentale e anche con l'Impero di Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, ad ind.; Mura e porte di Roma antica, a cura di ...
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DIOSCORO, papa
Gabriella Braga
Greco di origine e diacono della Chiesa di Alessandria, nella seconda metà del V secolo giunse a Roma per sfuggire alle violenze della fazione monofisita, che lo avevano [...] il pontefice a caldeggiare tale candidatura erano strettamente legate all'origine di D. e alla fiducia che un uomo, 1925, pp. 49 s., 61, 125 s., 142-145; H. Grisar, Roma alla fine delmondo antico, II, Roma 1930, pp. 35, 38, 54-56, 60 s.; E. Caspar, ...
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Ebrei
Elena Loewenthal
Un popolo con una storia del tutto particolare
Chi sono gli Ebrei? I protagonisti della Bibbia, uno dei libri più antichi mai scritti? Le vittime della Shoah, lo sterminio di [...] sionista (sionismo) era sorto già alla fine del secolo precedente, e aveva riportato molti Ebrei alla loro terra d'origine, allora sotto dominazione ottomana.
Oggi gli Ebrei sono nel mondo circa 13 milioni: abitano soprattutto nello Stato di ...
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CONONE, papa
Paolo Bertolini
Non conosciamo la sua patria di origine: l'anonimo autore della biografia inserita nel Liber pontificalis della Chiesa romana equivoca quando lo dice "oriundus ex patre [...] saeculares". La scelta di C., tuttavia, traeva origine dalla necessità di raggiungere un compromesso che ponesse fine sua disponibilità nei conftonti dei mondo greco-orientale. La stessa nomina di Costantino, del resto, finì col dimostrarsi non ...
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Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] dalla fede nella partecipazione degli dèi alle vicende delmondo umano e naturale.
Le varie forme di divinazione mesopotamica si basavano sull'ipotesi che esistesse un ordine di origine divina e funzionavano come un sistema di comunicazione ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] della gerarchia, mai della Curia romana; una tale origine indica che essi si inserirono nel quadro della spiritualità già , al di là di ogni conformità alla visione ortodossa delmondo. La maggior apertura verso le novità della cultura europea ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] senza la quale l'uomo non può uscire dalla rovina delmondo, così come nessun essere vivente si salvò se non secolo, in Dall'eremo al cenobio. La civiltà monastica in Italia dalle origini all'età di Dante (Antica Madre, 10), Milano 1987, pp. 181 ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] al centro delle discussioni degli storici moderni sulle originidel feudalesimo. La vicenda dei beni espropriati alle Chiese troppo a distinguere le loro rispettive funzioni, le sorti delmondo - ciò che, in sostanza, comportava una riedizione ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] Elsa (di qui il cognome della famiglia che in origine si chiamava Tafani), avevano da generazioni conquistato e conservato marzo 1632 giunsero a Roma le prime copie del Dialogo sopra i due massimi sistemi delmondo di Galileo Galilei che un anno dopo ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] dall'832, e di Vulfado, canonico di Reims. All'origine della questione vi era la deposizione dell'arcivescovo Ebbone, ai tiranni, dominandoli con un'autorità superiore, quasi fosse stato il padrone delmondo" (p. 94). Nell'XI secolo, il suo nome e la ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...