L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Palestrina
Nadia Agnoli
Palestrina
Antica città del Lazio (lat. Praeneste) alle pendici del monte Ginestro, propaggine dei Monti Prenestini.
Le [...] P. intratteneva con altri centri dell’Italia e delmondo antico. Si tratta di prodotti pregiati di importazione più antico dedicato alla divinità. La testimonianza principale sull’originedel culto è costituita da un celebre passo ciceroniano (Div., ...
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Vedi NAPOLI dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
NAPOLI (Neapolis)
M. Napoli
A. Maiuri
Topografia. Città della Campania. Situata a metà della costa tirrenica della penisola italiana, nella parte più interna [...] Pompei i due famosi elmi con scene della presa di Troia e dell'origine di Roma ed è il solo tentativo che l'arte abbia fatto di gettare le basi della grande codificazione delle iscrizioni delmondo romano con la sua prima silloge delle Inscriptiones ...
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L'età del Bronzo nelle steppe eurasiatiche
Sandro Salvatori
Evgenij N. Cernych
Gennadij B. Zdanovic
Karl Jettmar
di Sandro Salvatori
Con l'espressione "steppe eurasiatiche" si designa un'entità geografica [...] porzione asiatica delmondo delle steppe. In quest'area si può parlare di età del Bronzo solo a partire da un momento avanzato del III millennio cultura di K. potesse essere spiegato con l'origine asiatico-orientale dei suoi portatori, i quali si ...
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Vedi PARIGI dell'anno: 1963 - 1996
PARIGI (Lutetia Parisiorum)
P. M. Duval
E. Coche de la Ferté
La città sorse in epoca gallica su un'isola della Senna, ma non si conosce alcun resto di questo abitato [...] di un tipo che è frequente nella Gallia e raro invece nel resto delmondo romano (pianta, n. 6); si tratta di un mezzo anfiteatro con con le loro scoperte, spartite tra il paese d'origine e la Francia, la Sezione orientale di documenti mesopotamici ...
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BACINI
A. Ghidoli
Il termine b., accompagnato talvolta dalle specificazioni ceramici o architettonici, è usato in Italia e all'estero - già nei secc. 18° e 19° (Passeri, 1758; Fortnum, 1870) - per indicare [...] Pisa, Faenza 17, 1929, pp. 113-121; id., Per l'antica origine dei 'Bacini', Faenza 19, 1931, pp. 99-103; E. Gabrici, ceramica bizantina nell'architettura dell'Italia medievale, in La ceramica delmondo bizantino tra XI e XV secolo e i suoi rapporti ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] relatività e di meccanica quantistica con la visione delmondo si diffondessero, discendendo da personaggi come Albert dogma, nel saggio introduttivo di Giovanni E. Gigante (Origine e significato dell’archeometria e delle scienze applicate alla ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Campania
Emanuele Greco
Campania
A partire da Sinuessa ha inizio il litorale campano (Strab., V, 4,3; Plin., Nat. hist., III, 59-60) fino [...] Alto Medioevo, Napoli 1986, pp. 139-371.
G. Pugliese Carratelli, Il mondo mediterraneo e le origini di Napoli, ibid. pp. 97-137.
E. Lepore, Il Mediterraneo e i popoli italici nella transizione del V secolo, in A. Schiavone (ed.), Storia di Roma, I, 1 ...
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MESI e CALENDARIO
E. Coche de La Ferté
L'iconografia dei mesi è legata a quella dei calendarî (v. stagioni), di cui costituisce anzi un elemento che nell'antichità e particolarmente verso la fine dell'antichità, [...] forse molto presto, i m. e le stagioni. La sua origine sarebbe ellenistica. Il planisfero Bianchini è un esempio d'epoca romana alto Medioevo, ci presenta i nomi usati in undici parti delmondo: Siria, Cappadocia, Egitto, Giudea, Bisanzio, Macedonia, ...
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ARCHITETTO
G. Matthiae
I. Calabi Limentani
G. Matthiae - I. Calabi Limentani
1. - La figura professionale dell'a., cioè di chi, facendo proprie le limitazioni derivanti dalla richiesta del committente [...] sumerica e mesopotamica per cui egli doveva in origine appartenere a quelle caste colte che erano dedite tutte le opere pubbliche delmondo romano è specificato il nome dell'auctor dell'opera (Front., De aq., xxiii) cioè del magistrato o dell' ...
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LOCRI EPIZEFIRI (Λοκοί οἱ ᾿Επιζεϕύριοι; Locri, Locris)
A. de Franciscis
P. Zancani Montuoro
Città della Magna Grecia sul litorale ionico, sita presso gli odierni abitati di Portigliola, Locri, Gerace [...] di particolare interesse. Del resto, oltre a questa grande e piccola scultura cui si può attribuire una origine locale, non mancano a nella donna e dea sovrana delmondo sconosciuto ai sensi. Alla dolorosa violenza del ratto seguono i riti catartici ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...