BALLERINI (Ballarini), Simone
Armando Petrucci
Nacque a Roma da famiglia modesta il 28 ott. 1716. Allevato nel seminario vaticano, vi studiò il greco e il latino; nel 1734 vi tenne una breve e convenzionale [...] di ventisette anni, ancora del tutto sconosciuto nel mondo erudito italiano, suscitarono il risentimento del Gori, che pure era costretto di una iscrizione greca (Lettera sopra l'antica origine della famiglia Rezzonico della Torre, Roma 1768), non ...
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ACHEROPITA
E. Coche de La Ferté
L'aggettivo ἀχειροποίητος pare sia stato usato solo a decorrere dall'èra cristiana (mentre χειροποίητος apparteneva già alla lingua classica). Il più antico impiego di [...] fatta da mani umane, cioè che appartiene al mondo dello spirito e che pertanto è superiore, deriva antichi erano ritenute di origine divina alcune effigi di dèi menzionata per la prima volta nel penultimo quarto del VI sec.; fu scoperta da una donna ...
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PALATINUS
P. Moreno
La personificazione del colle Palatino (v. roma) appare in alcuni rilievi della seconda metà del II sec. d. C. che rappresentano il ritrovamento dei gemelli con la lupa, da parte [...] sofistica anche l'iconografia delle storie delle origini romane ha infatti particolare fortuna e si arricchisce di personaggi esornativi o simbolici, tra i quali questo del genius loci è mutuato dal mondo ellenistico.
Molto vicino al tipo greco della ...
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Vedi TURRIS LIBYSONIS dell'anno: 1966 - 1997
TURRIS LIBYSONIS
G. Pesce
Città della Sardegna, oggi Porto Torres, su quel tratto della costa settentrionale, protetto ad O dall'isola dell'Asinara e dove [...] rari nel mondo antico; l'aggettivo Libysonis, richiamante alla Libia, fa pensare, ovviamente, ad un'origine punica della termale, più ad E, quasi completamente distrutto dalla costruzione della ferrovia del 1927, è databile al III sec. d. C.
Il ...
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HAMA (arabo Hamah, ebraico Ḥămāt)
G. Garbini
Città della Siria centrale, sul fiume Oronte, esplorata dal 1931 al 1938 da una missione archeologica danese diretta da H. Ingholt.
Il sito è stato abitato [...] della prima metà del III millennio a. C. (presenti anche in Palestina), per la loro connessione col mondo egeo; la cittadella il capitello palmiforme, la sfinge, sono i motivi, di origine egizia, più rappresentati, e ciò rende assai problematica l' ...
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TURMS (talvolta Turmś; Turmus)
N. F. Parise
Nome etrusco di Hermes, che ricorre su numerosi specchi accanto alle rappresentazioni del dio, che son tutte ispirate all'arte ed alla mitologia greca.
Il [...] gemme T. figura, invece, come psicopompo o in relazione col mondo dei morti, come su una stele arcaica di Bologna e su origine il carattere di divinità solare e si rivela come un dio del tempo e dell'inizio, mentre la sua specificazione come dio del ...
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ANTICLASSICO
R. Bianchi Bandinelli
Con questo termine, entrato in circolazione nella esegesi critica dell'arte antica attorno al 1925, si è voluta definire una tendenza stilistica propria a culture [...] quella classica, una affermazione, un sentimento di mondo, un principio opposto, che si cerca la forma i suoi caratteri la visione del reale, sacrificata all'esigenza riduttrice a. ha giustificato la sua origine nel tentativo di superare gli schemi ...
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MATRES (Matronae, Matrae)
S. Ferri
Il concetto religioso è assai più ampio e complesso, anche topograficamente, della relativa consistenza monumentale. In altre parole, se un culto di divinità "madre" [...] "diade", ama trovar applicazione nel mondo delle divinità femminili: sia esso troviamo invece quasi esclusivamente la rappresentazione del gruppo triadico. È in questa alla base della triade esiste una origine monadica. La costante influenza poi dei ...
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OSCILLO (oscillum)
G. A. Mansuelli
Termine latino senza un preciso corrispondente greco nel lessico - se non nell'uso - di etimologia controversa che indica genericamente le figurine, maschere e dischi [...] edifici; il loro significato è in origine rituale e magico, poi forse dischi si alternano le maschere, e nella Casa del Rilievo di Oreste ad Ercolano. Gli o. d'o. si sono ritrovati dovunque nel mondo romano. Un bellissimo esemplare con satiro seduto ...
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ATTRIBUTO
A. Brelich
Il termine "a. divino" può esser inteso in un senso più largo o in un senso più particolare. Nel primo caso esso può riferirsi anche alle caratteristiche personali delle singole [...] nascita, ma il suo valore religioso è accertato, nel mondo mediterraneo, anche prima della formazione del politeismo greco classico). Perciò, quel che solo più tardi diventa "a.", in origine è espressione equivalente o, ad ogni modo, parallela alla ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...