ISLANDA
G. Sveinbjarnardóttir
(islandese Ísland)
Isola dell'oceano Atlantico settentrionale, situata a ridosso del circolo polare artico, a una distanza di oltre km. 800 dalle coste della Scozia e di [...] integrarsi.L'influenza dei paesi d'origine è chiaramente visibile nelle prime opere si stabilirono contatti verso il mondo esterno, che aprirono la massima attestazione nel sec. 10°, e un puntale di cintura del sec. 11° (per es. da Lundur, nel Sud- ...
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FOGGIA
S. Mola
(Fogia, Focis nei docc. medievali)
Città della Puglia, capoluogo di provincia, situata nell'area settentrionale della regione nota storicamente come Capitanata, al centro del Tavoliere, [...] origini di F. dovrebbero risalire al tempo di Roberto il Guiscardo (1015 ca.-1085), che, a partire dal 1050, avrebbe intrapreso la bonifica del di un'unica guida e con referenti sia nel mondo orientale sia nell'Occidente gotico. A una corrente affine ...
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Cistercensi
Paola Vitolo
L'Ordine, fondato a Cîteaux da Roberto di Molesme nel 1098, si propose di attuare un rinnovamento della vita monastica attraverso il ritorno alla primitiva regola di s. Benedetto [...] prime fondazioni e quelle che da esse trassero origine, stabilendo, con la Carta Caritatis del 1119, che il governo dell'Ordine fosse protezione e sollecitandoli affinché continuassero a pregare per il mondo, per la cristianità e per i suoi avi.
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IONA
J.T. Lang
(Iova insula, Hy nei docc. medievali)
Piccola isola della Scozia, nella contea di Argyllshire, situata al di là della punta occidentale dell'isola di Mull, non troppo distante dalla costa [...] di calcare e di marmi che è all'origine dei molti edifici e monumenti in pietra dell' conservato un recinto monastico all'interno del quale sono distribuiti chiese, cimiteri e fonti all'interno di quel mondo monastico. Simile controversia riguarda ...
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Albi
J.L. Biget
(lat. Albiga, Urbs Albigensis)
Città della Francia sudoccidentale, capoluogo del dip. di Tarn, il cui sito corrisponde a una piana triangolare determinata dal fiume Tarn e da uno dei [...] nuove costruzioni nel corso del secolo seguente, epoca in cui il ponte, appena edificato, diede origine a un sobborgo sulla mondo sensibile. L'esterno è spoglio: soltanto la rotondità dei contrafforti stempera la nudità delle pareti. La tensione del ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] 'infuori di quelle di Roma, erano le più belle di tutto il mondo. Non rimangono di esse che una sala ottagonale, ridotta a fortezza nel 'anno. Parecchie ville toscane dei primi del Quattrocento rivelano la loro origine di castello, di cui s'intuisce ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] , nel mondo cristiano-bizantino, e si ricavano dal Liber Pontificalis dove si ricordano vetri colorati di finestre del tempo di metallo e liste di piombo, pongono l'origine della vetrata medievale alla fine del sec. X. Con il progredire della tecnica ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] a Malqata, sulla riva sinistra tradizionalmente destinata al mondo funerario. Poco lontano, quasi nascosta in una valle un complesso architettonico che trova la sua origine in un porticato sulla riva del Nilo, legato da un corridoio monumentale ...
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FRANCESCANI
A. Tomei
Denominazione comune dell'Ordine religioso dei Frati Minori che si connette a s. Francesco d'Assisi (1181/1182-1226).
Fonti e storia
Il gruppo, costituitosi attorno a s. Francesco [...] il cantiere di Assisi (Schenkluhn, 1985). Il mondo cistercense e l'architettura dell'Ordine non esauriscono Italien, Berlin 1885 (trad. it. Francesco d'Assisi e le origini dell'arte del Rinascimento in Italia, Roma 1993); L. Fumi, Statuti e regesti ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] arcieri e lottatori stanno probabilmente a indicare il livello 'mondano' di un unico ordine gerarchico che trova alla sommità . 15-30; A. Paolucci, Le porte del Battistero di Firenze: alle originidel Rinascimento, Modena 1996; I. Favaretto, Presenze ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...