ARTÙ
S. Maddalo
Leggendario eroe e re dei Bretoni che nella letteratura medievale, in particolare di area francese, assurge, insieme alla sua corte (i c.d. cavalieri della Tavola Rotonda), a simbolo [...] veniva così proiettato dall'artista nel mondo contemporaneo e le immagini miniate The Arthurian Legend in Italian Literature, London 1930; P. Rajna, Per le origini e la storia primitiva del ciclo brettone, SM, n.s., 3, 1930, pp. 201-265; M. ...
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ZECCA
L. Travaini
Il termine z. in italiano indica specificamente il luogo di produzione della moneta e l'istituzione che ne governa l'attività e l'organizzazione. Per esteso tuttavia, specialmente [...] e Venezia fu così fin dalle origini della zecca. In altri casi, ma poco dopo già si trovava nel palazzo del Podestà. Sotto la signoria di Taddeo Pepoli e nello stato federiciano, in Federico II e il mondo mediterraneo, a cura di A. Paravicini Bagliani, ...
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GEORGIA
T. Velmans
(georgiano Sa-Kartvel)
Regione storica del Caucaso meridionale, cui corrispondono quelle che nell'Antichità erano denominate Colchide e Iberia. I limiti territoriali sono cambiati [...] , di popoli venuti dall'Anatolia e di altri di origine indoeuropea, Greci, Romani e Arabi; ciò non impedì adattati per la pittura monumentale che caratterizzano la fine del Medioevo nel mondo bizantino. La cupola presenta ora l'Ascensione (Zarzma ...
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BANCHETTO
P. Mane
Il b., pasto solenne al quale partecipano numerosi convitati, svolse un ruolo importante nella vita medievale. Come tema iconografico è stato trattato durante tutto il Medioevo, in [...] . Talora la figura del contadino è sostituita da quella di Giano, che richiama le più antiche originidel tema del b. rurale; si , sia perché le fonti sono interessate in primo luogo al mondo dei potenti sia perché in genere le feste di questi ultimi ...
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Acrobata
J. Svanberg
A. Tomei
U. Scerrato
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Svanberg
Il tema iconografico degli a. (comprendendo in questa definizione anche danzatori, saltimbanchi e quanti altri si esibivano [...] pubblici) conobbe una larghissima diffusione nel corso del Medioevo, in Occidente come nel mondo musulmano. È peraltro d'origine antica, essendo presente in gran parte dell'area del bacino del Mediterraneo a partire dal secondo millennio avanti ...
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Alamanni
V. Bierbrauer
K. Bierbrauer
INQUADRAMENTO GENERALE
di V. Bierbrauer
Popolazione germanica, menzionata per la prima volta come gens populosa nell'anno 213 d.C. dalle fonti romane riguardo al [...] del 3° secolo. Il materiale rinvenuto, proveniente da insediamenti e tombe, presenta strette connessioni con i territori d'origine ancora stretti rapporti con la Romània cristiana.
Il mondo germanico a N delle Alpi, specialmente quello alamanno, ...
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FARINATI, Paolo
Giovanna Baldissin Molli
Figlio del pittore Giovanni Battista di Cristoforo e di Lucia Bonato, nacque a Verona nel 1524; fu pittore, incisore, probabilmente scultore e architetto.
Il [...] nobilitare le proprie origini, appropriandosi dello stemma e del nome di una nobile famiglia di origine fiorentina, Farinata degli mondo emiliano, il pittore adotta una costruzione serrata e spigolosa, con forme articolate nella breve profondità del ...
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CAMBIASO (Cangiaso), Luca
Bertina Suida Manning
Figlio del pittore Giovanni, nacque il 18 ott. 1527 a Moneglia, ma trascorse la prima giovinezza a San Quirico in Val Polcevera, luogo d'origine della [...] Nel periodo tra il 1555 e il 1570 hanno origine le migliori opere del Cambiaso. Si tratta soprattutto di grandiosi affreschi che quello della Sacra Famiglia, sono ora sparsi in tutto il mondo, e non esiste collezione di disegni che non ne abbia ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] dell'episodio biblico di Gio. 2, in origine simile al d. (come nel sarcofago, del sec. 3°, in S. Maria Antiqua (ante 1241). Maria, nuova Eva, madre di colui che libererà il mondo dalla minaccia di Satana, viene invece raffigurata in trono nell'atto di ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] E./857 questa moschea, che in origine presentava quattro navate parallele al muro 1976.
A. Gaudio, Timbuctù, la misteriosa città dell'ansa del Niger, L'Universo 56, 1976, pp. 409-456.
G , Storia dell'urbanistica. Il mondo islamico, Roma-Bari 1986. ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...