BRANCAZOLO, Giovanni (Iohannes Branchaczolus de Papia, Brancazolus)
Norbert Kamp
Giurista pavese, probabilmente di modeste origini, dato che la sua famiglia non viene mai ricordata dalle fonti cittadine. [...] all'imperatore un suo memoriale dal titolo De principio et origine et potencia imperatoris et pape. In esso il B., richiamandosi Impero romano (principia imperii)e i tre ordinamenti giuridici delmondo, ius naturale,ius gentium,ius civile. Poiché lo ...
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BIANCHETTI, Paola
Maurizia Barletta
Nacque a Castelfranco Veneto dal conte Giuseppe Valerio e da Luigia Anna Loro il 4 gennaio del 1876.
Nella sua evoluzione letteraria influirono certamente l'origine [...] che sfocia nella raggiunta consapevolezza del valore reale e concreto del suo mondo d'origine, quello contadino. Si potrebbe tentare di inserire la B., per la ricorrente rappresentazione di questo ambiente, delmondo degli umili e dei sofferenti ...
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FILIPPI, Marco
Rosario Contarino
Poeta di origine calabrese, nacque intorno al 1520, come si desume da riferimenti interni della sua opera, presumibilmente a Scigliano (ora in provincia di Cosenza).
Alla [...] David, con un raccoglimento e discorso del Testamento Vecchio e Nuovo dal principio delMondo insino ad oggi", tutte opere allora , Cosenza 1976, III, p. 32; V. La Mantia, Origine e vicende dell'Inquisizione in Sicilia, Palermo 1977, pp. 69, ...
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CABURI, Franco
Sergio Cella
Nacque a Trieste il 24 apr. 1879 da Spiridione, uomo di mare d'origine greca, e da Elena Trampus. Compiuti gli studi secondari nella città natale, entrò nella redazione del [...] dalla capitale dell'Impero asburgico. Trascurando gli studi universitari, approfondì invece la sua conoscenza delmondo politico e culturale di Vienna, e inviò articoli, oltre che al Piccolo (con pseudonimo di Lelio), anche a quotidiani italiani ...
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GALLANI, Giuseppe Leggiadro
Angela Asor Rosa
Figlio di Ziardo e di Susanna, nacque a Parma il 21 dic. 1516. Di famiglia cospicua, il G. venne avviato a studi notarili, ma non esercitò mai la professione, [...] e da un gusto profondo per la descrizione delmondo naturale di stampo arcadico. La banalità generale dei Palatina, Parm. 922: A.M. Edoari da Erba, Compendio copiosissimo dell'origine, antichità successi e nobiltà della città di Parma…, c. 201; I. ...
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CANCELLOTTI, Giovanni Battista
Sosio Pezzella
Nacque a San Severino Septempedano (od. San Severino Marche, prov. di Macerata) nell'anno 1598. Nel 1614 il C. entrò nel noviziato dei gesuiti e venne ammesso [...] a Roma nel 1641.
In quest'opera, il C. traccia una storia della Vergine Maria e la fa iniziare dalle origini stesse delmondo. Interpretando in maiuera allegorica racconti tratti dal Vecchio Testamento (ad esempio, le storie di Sara, di Rebecca, di ...
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BUCCI, Antonio
Ugo Baldini
Nato a Faenza il 18 ag. 1727 da Filippo e da Lucrezia Gori, in una famiglia agiata, compì i primi studi nel seminario locale, ove discusse anche alcune tesi teologiche. Frequentò [...] conoscenza, quali l'origine delle qualità e dei concetti, l'idea di sostanza, e le vicende del processo educativo, sono alla discussione dell'attrazione newtoniana e della visione meccanicistica delmondo.
L'opera non offre soluzioni precise. Il B., ...
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BOGHEN, Felice
Liliana Pannella
Nato a Venezia da Guglielmo e da Ernesta Pierani, il 23 genn. 1869, conseguì il diploma di pianoforte e di composizione all'Istituto musicale di Bologna. Dopo il perfezionamento [...] mai eseguita, nonostante gli elogi ricevuti da personalità delmondo artistico che, come Sgambati, la consideravano una storico abbastanza attendibile dell'origine e dello sviluppo di alcune importanti forme musicali in Italia. Merito del B. fu anche ...
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ALBERTO da Giussano
Gian Luigi Barni
Fu, secondo una diffusa tradizione (cantata dal Carducci nella Canzone di Legnano e consacrata persino nel Famedio del cimitero monumentale di Milano), il comandante [...] ? È dunque da pensare che il Fiamma si sia basato su qualche leggenda, magari di origine dotta (si veda il particolare dell'anello d'oro che richiama i cavalieri delmondo classico romano o l'anello dei dottori), e che abbia avvertito la necessità di ...
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CAMPOGALLIANI, Odoardo Francesco
Sisto Sallusti
Nacque a Ostellato (Ferrara) il 3 marzo 1870 da Cesare e da Chiara Vantini. La morte del padre lo sorprese adolescente, e lo costrinse a provvedere al [...] suonare il burattino. Definito da G. Grasso, puparo d'origine, l'iniziatore di un'arte nuova, il C. 25 maggio 1919; La Voce di Mantova, 26 novembre 1930; B. Bacci, Teatro delMondo Piccino, Firenze 1919, pp. 7-11;F. Castellino-I. Ferrari, Baracca e ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...