SOSTRATO (o substrato)
Benvenuto Terracini
Con questo termine alcuni linguisti designano le tracce della lingua originaria mantenute da un gruppo etnico nell'adottare un'altra lingua di maggior prestigio. [...] egea, dalle concezioni religiose e civili delmondo tirrenico a complessi di cultura tecnica specifica di G. I. A., in Archivio cit., XLI (1956), pp. 139-150. - Origini romanze e s.: G. I. Ascoli, Italia dialettale, in Archivio cit., VIII (1880), ...
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PIDGIN E CREOLE, LINGUE
Maurizio Gnerre
(v. pidgin-english, XXVII, p. 164; creole, lingue, XI, p. 833)
Le lingue p. e c. parlate attualmente sono forse più di 200, presenti in tutti i continenti, con [...] che già all'epoca dell'espansione europea in diverse parti delmondo fossero usati p. e c. e anzi, per lo più europea), limitandosi quindi a far riferimento solo all'origine della maggior parte del lessico di quel determinato p. o creolo. Fra i primi ...
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X
. Lettera estranea all'alfabeto italiano; era la ventunesima e ultima dell'alfabeto latino sino al sec. I a. C.; come forma essa corrisponde alla Χ χ dell'alfabeto greco, ma come suono corrisponde [...] simile per aspetto al samech dell'alfabeto fenicio. Circa l'originedel segno stesso, le opinioni sono svariatissime; le iscrizioni e la ma la differente pronunzia del segno nella zona orientale e nell'occidentale delmondo greco è questione molto ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] lascia fuori la funzione centrale e determinante del linguaggio nel costituirsi stesso della personalità umana e nel suo situarsi nel mondo.
Fuori della linguistica, lo strutturalismo è un movimento culturale di origine in gran parte francese, che si ...
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Scienza indiana: periodo vedico. L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
George Cardona
L'analisi linguistica come paradigma della scienza vedica
'Śikṣā' ('fonetica')
Ai Veda sono [...] un desiderio del singolo parlante, bensì come un'intenzione associata a una comunità di parlanti (loka, 'mondo'), ciò che di versi vedici.
Gli studiosi sono in disaccordo sull'originedel Nighaṇṭu: alcuni sostengono, infatti, che Yāska e altri ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] il formarsi della rugiada (Purgatorio I, 121-123), l’originedel vento (IX, 67-72), la nascita di un terremoto Dio si unisce alla materia della Luna, prefigurando l’imperfezione delmondo sublunare. Come ha rilevato Francesco De Sanctis, in Dante c ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] genovese dello stesso Rustichello e del mercante veneziano Marco Polo segna l'incontro tra la tradizione settentrionale e quella toscana e dà origine alla più grande opera in francese d'Italia, il Divisament dou monde (poi Milione). Non sappiamo che ...
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Italiano
"Sao ko kelle terre per kelle fini
que ki contene trenta anni le
possette parte Sancti Benedicti"
(Placito di Capua)
Italiano, oggi: l'antico, il nuovo
di Gian Luigi Beccaria
14 marzo
Si apre [...] di Calvino comincia a sembrarmi illusione.
L'italiano nel mondo
Cenni storici
La genesi e l'evoluzione dell'italiano dalle sue origini, fra gli ultimi decenni del 12° secolo e i primi del 13°, fino a oggi, rappresentano un fenomeno estremamente ...
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Silverio Novelli
Neologismi arte, lingua e letteratura
abbandonologo
s. m. Chi perlustra il territorio alla ricerca di borghi abbandonati, edifici pubblici e privati in rovina, strutture e attività dismesse [...] e una storia gli scienziati avanzano su due fronti: dalle origini in avanti, per ricostruire come da un miscuglio di per duplicare il Dna: con ogni probabilità, è vissuto al crepuscolo delmondo a Rna, nell’epoca in cui il Dna lo stava soppiantando ...
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GAZA, Teodoro
Concetta Bianca
Figlio di Antonio, nacque a Salonicco probabilmente intorno al 1408-10. Suoi fratelli furono Andronico, Giorgio e Demetrio.
Se il luogo di nascita del G. è confermato dal [...] cultura greca e latina, ricordando alcuni personaggi esemplari delmondo latino, da Cicerone a Marco Bruto, ritenuto autore , pp. 183-188; G. Cammelli, I dotti bizantini e le origini dell'umanesimo, III, Demetrio Calcondila, Firenze 1954, pp. 23, 40 ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...