Antropologia
Nel dibattito antropologico e sociologico contemporaneo, il termine g. ha sostituito il termine sesso per indicare la tipizzazione sociale, culturale e psicologica delle differenze tra maschi [...] Le dottrine del periodo alessandrino entrarono nei manuali e nell’insegnamento delle scuole, passando poi dal mondo ellenistico a naturale.
Difficile è una spiegazione storica dell’origine della categoria del g. grammaticale. L’ipotesi più probabile ...
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Nel calcolo delle probabilità (dal gr. στοχαστικός «congetturale»), lo stesso di casuale e aleatorio. Per estensione, nel linguaggio scientifico, si dice di strumento, procedimento, teoria, modello atti [...] associate, ha una lunga storia la cui origine è riconducibile all’inizio del Novecento, quando L. Bachelier propose di Tecnica)
Storicamente i processi stocastici furono introdotti nel mondo della scienza (e più tardi della matematica) sotto ...
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L’azione, il fatto e il modo di orientare, cioè di stabilire la posizione rispetto ai punti cardinali. Nell’uomo, la capacità di riconoscere il luogo in cui ci si trova, la direzione che si sta seguendo [...] personali adeguate all’inserimento nella vita sociale e nel mondodel lavoro. In particolare, diventa compito della scuola secondaria agiscono di regola in cooperazione con fattori o stimoli di origine interna. Molti animali vanno verso la luce o la ...
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Chimica
Sistema eterogeneo, formato da due (o più) fasi solide, liquide o gassose, nel quale una delle fasi ( fase disperdente) è continua e disperde l’altra, o le altre ( fasi disperse). Si dice disperdente [...] d. di gas in liquidi con elevata tensione superficiale danno origine anche alle schiume, mentre quelle di goccioline liquide, aventi dimensioni ritenuta ormai indispensabile per l’inserimento nel mondodel lavoro e per la stessa maturazione culturale ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] di tutto il mondo e ha portato nel 2001 alla conoscenza delle sequenze complete del DNA del genoma umano mutato, può dare origine a diverse emoglobinopatie.
Nel caso della clonazione di un gene candidato, si parte da un gene del quale si conosce la ...
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Botanica
Complesso dei fiori periferici, ligulati nel capolino (detto raggiante) delle Asteracee a corolle dimorfe come le margherite.
Nelle infiorescenze a ombrella composta (per es., Apiacee), sono detti [...] straordinario sono i due r. luminosi che si originano nel fenomeno della birifrazione (➔ birifrangenza). Il r. nei laboratori di tutto il mondo. I r. X (v. fig.) presenti vicino al catodo e del tubo a scarica sono accelerati verso e dalla differenza ...
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Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] 100 m d’altezza e i 10-12 m di diametro del tronco, e certi eucalipti. I baobab dell’Africa tropicale hanno di rango crescente, a partire dall’origine, tale che punti di ranghi consecutivi (cielo, terra e mondo sotterraneo), è attraversato da ...
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Sensazione fisiologica che si prova sotto l’effetto di luci di diversa composizione spettrale ( c. soggettivo) e la luce stessa ( c. oggettivo), costituita da radiazioni elettromagnetiche di determinate [...] una trasformazione a livello del sistema nervoso centrale) consentirebbe di agire con sicurezza in un mondo di cose familiari , i cromatofori mancano e le colorazioni cutanee sono di origine essenzialmente epidermica. Nei Mammiferi, per es., e così ...
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Antropologia
C. matrimoniali Suddivisioni esogamiche (meglio note come fratrie o, se in numero di due, metà) in cui si ripartisce la società, indipendentemente dalla divisione della società medesima [...] oltre alla società stessa, anche il mondo naturale (animali, piante, astri, aggregazioni sociali che si formano per effetto della divisione del lavoro e della proprietà privata. È opera di ambito delle teorie di origine funzionalista e di diffusione ...
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(v. topologia, App:. III, 11, p. 960; algebra omologica, App. IV, I, p. 87)
Introduzione. - L'a.o. ha le sue origini nella teoria d'omologia di gruppi astratti che fu coinvolta nello studio di certi spazi [...] geometria algebriche, lavorarono algebristi di tutto il mondo, ed esso fu del tutto risolto, indipendentemente e contemporaneamente, nel e delle teorie che da essa sono state originate; soprattutto in topologia algebrica, geometria algebrica, teoria ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
mondo1
móndo1 agg. [lat. mŭndus]. – 1. a. non com. Netto, pulito: chi vuol la casa m., non tenga mai colomba (prov. tosc.). Ant., limpido, schietto, puro, che non contiene sostanze eterogenee: Tutte l’acque che son di qua più monde, Parrìeno...