Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] P che si muova percorrendo due segmenti MN, M′N′, simmetrici rispetto all’origine O (OM>ON, O esterno a MN), nel seguente modo: partito idrogeno a 0 °C tale tempo è dell’ordine di 101019 s, mentre l’età dell’Universo è (solo) ≈ 1017 s!
Meccanica ...
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telescopio Qualsiasi strumento che consente di vedere oggetti distanti. In particolare, gli strumenti, in genere ottici, per l’osservazione (telescopia) dei corpi celesti.
Astronomia
Generalità
I t. si [...] dell’argento. Il vantaggio degli specchi di vetro fu anche nell’avere un fuoco stabile nel tempo, per le ridotte deformazioni di origine poter determinare le condizioni iniziali di formazione dell’Universo. Ciò richiede di schermare i sensori dalle ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] farmacologici, di origine animale, vegetale o minerale, era connessa ai rituali della preparazione e della somministrazione.
La s. in Grecia. L’aspetto più originale della s. greca è il tentativo di formulare un’interpretazione dell’universo come un ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] Antonio Magini gli fu preferito sulla cattedra di matematica dell'università di Bologna. Due anni dopo, nel 1589, gli consistente in una sua ipotesi sull'originedelle maree, che in seguito divenne argomento della quarta giornata del Dialogo sopra i ...
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Radiazione elettromagnetica, con lunghezza d’onda compresa all’incirca fra 1 mm e 0,7 μm (7000 Å), cioè di frequenza all’incirca fra 3∙1011 e 4∙1014 Hz; si estende dall’estremo superiore dello spettro [...] . Inoltre, a causa dell’espansione dell’Universo, la radiazione proveniente dalle sorgenti più lontane subisce un effetto Doppler (redshift), per cui se è emessa nel visibile o nell’ultravioletto (radiazione di origine stellare) viene osservata nell ...
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Branca dell’astronomia, che studia la radiazione γ emessa dagli astri. Il confine fra l’astronomia-X e la g. può collocarsi a una lunghezza d’onda di ∿4‧10−12 m, corrispondente a una energia dei fotoni [...] ‘molle’, cioè ricco anche di fotoni di bassa energia). L’origine dei lampi brevi è probabilmente riconducibile alla fusione di stelle di neutroni da una notevole variabilità).
Contributi della g. alla conoscenza dell’Universo
La g. ha contribuito ad ...
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Utilizzo degli astri per determinarne i presunti influssi sul mondo terreno e in base a essi prevedere avvenimenti futuri o dare spiegazione di fatti passati rimasti sconosciuti.
Le origini
Le origini [...] astri, i sacerdoti babilonesi di origine caldaica conclusero che tutta la vita degli uomini e del mondo fosse regolata dagli astri-dei e che nei loro movimenti fosse iscritto il destino dell’Universo. Come sede delle divinità astrali, il cielo fu ...
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Filosofo e scienziato greco (610 - 547 a. C.). È il rappresentante della scuola ionica, immediatamente successivo a Talete; mentre questi pone come principio dell'universo una delle tante realtà particolari [...] dell'universo stesso (l'acqua), A. pone come ἀρχή (egli fu il primo ad usare questo termine, poi rimasto tipico, ". Ad A. si attribuisce una prima formulazione dell'ipotesi dell'originedell'uomo da animali inferiori: egli aveva dato particolare ...
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Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] ricordare, tuttavia, che nell’Universo esistono s. di dimensioni ancora più piccole delle nane bianche: le s. 1,4 M⊙. Oggetti di massa maggiore di MCH hanno origine dai residui delle esplosioni di supernova delle s. con M≳9 M⊙. Se la massa del ...
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(V, p. 105; v. anche astrofisica, in questa Appendice)
I rapporti operativi stabilitisi nel corso degli anni tra l'a. e l'astrofisica hanno subito nel trascorrere del tempo notevoli evoluzioni. In particolare [...] dei QSO più distanti. A questi z si è a meno del 10% del tempo di vita dell'Universo, cioè a nemmeno 1 miliardo di anni dalla sua origine; le osservazioni danno dunque oggi informazioni dirette sulle strutture su larga scala, sulla struttura interna ...
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universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...