Medioevo: la scienza siriaca. Matematica e astronomia
Henri Hugonnard-Roche
Matematica e astronomia
Le testimonianze dirette e indirette della produzione astronomico-matematica in lingua siriaca sono [...] Omero in siriaco. Egli rappresenta il tipo esemplare del letterato di origine siriaca, capace di tradurre dal greco sia in siriaco sia in nel 1231, la quarta parte della quale è dedicata alla creazione dell'Universo. I temi che vengono trattati ...
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GRATTON, Livio
Raffaele Gratton
Nacque a Trieste il 30 luglio 1910 da Giulio e Maria Visintini. Orfano di padre a soli due anni, il G. si trasferì a Roma con la madre e i fratelli nel 1920, e vi compì [...] (ricordiamo in particolare le "Venice Conferences on cosmology and philosophy") e nella pubblicazione dei volumi Cosmologia (Bologna 1987) e Origine ed evoluzione dell'universo. Dal big bang alle galassie (Roma 1992).
Il pensiero del G. è il prodotto ...
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Le civilta precolombiane. La Scienza nel mondo precolombiano
Anthony F. Aveni
La scienza nel mondo precolombiano
I popoli delle Americhe
In origine, il continente americano era abitato da popolazioni [...] di Madrid, ne costituiscono due esempi). La stratificazione verticale dell'Universo azteco ricorda forse più Dante che Aristotele, e in la collocazione di Dio nella sua ipotesi nebulare sull'origine del sistema solare, è possibile che non ci sia ...
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Sole La stella più vicina alla Terra, per la quale, direttamente o indirettamente, costituisce la fonte unica ed essenziale di energia e quindi di vita.
Per analogia, il nome di s. è usato dagli astronomi [...] molto semplificato, di brillamento. Il fenomeno ha origine ad alta quota, in una zona della corona (riquadro arancione in basso in fig , che hanno condotto alla formazione degli elementi nell’Universo (➔ elemento). La terza deriva dal fatto che litio ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] seconda che I sia minore o maggiore di J.
Ha così origine la struttura iperfina dei livelli atomici, ossia il fatto che un qualsiasi Si raggiunge così il confine della materia primordiale del nostro Universo negli istanti immediatamente successivi (∼ ...
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Anatomia
N. del seno (o n. seno-atriale) Formazione anatomica situata nell’atrio destro del cuore, in corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore, importante nella regolazione del ritmo cardiaco.
Astronomia
Per [...] intorno all’altra a formare una treccia semplice. Ancora, può accadere che l’energia dello spazio vuoto dia origine a due particelle: la linea di universo corrispondente alla creazione di una coppia di particelle, come si vede nella fig. 7A, appare ...
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Fisica
Secondo la definizione introdotta da Newton, e spesso ancora usata, la m. è la quantità di materia contenuta in un corpo. Questa definizione non ha però un significato preciso in quanto non è basata [...] delle singole componenti del sistema). Il problema della m. mancante ha portato a ipotizzare l’esistenza di una forma di materia oscura (➔ materia) diffusa nell’Universo diverse, per es. una calda di origine tropicale e una fredda proveniente da ...
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supernova In astronomia, fase esplosiva che conduce alla disgregazione di alcuni tipi di stelle.
Caratteri generali
Le s. sono gli eventi più energetici osservati nell’Universo: l’energia complessivamente [...] (M≿8 M⊙, dove M⊙ è la massa del Sole), nelle quali tale fenomeno non si è verificato.
Originedelle SN I. Si pensa che le progenitrici delle SN I siano nane bianche di carbonio e ossigeno. Questi corpi, che provengono dall’evoluzione di stelle con ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] solventi alogenati ecc.
Astronomia
Il c. è presente in tutto l’universo, sia nelle stelle (nel Sole ha un’abbondanza relativa del 0, Propria dell’età giovanile e di origine incognita, si osserva nel sottocutaneo del tronco e dell’estremità e ...
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X-astronomia Settore dell’astronomia (detto anche astronomia X o astronomia nel campo dei raggi X) che utilizza osservazioni nel campo dei raggi X per lo studio di sorgenti astronomiche.
Generalità
L’intervallo [...] del Sole, attorno al quale ruota un disco di accrescimento, simile a quello delle binarie X, ma su una scala molto più grande.
L’uso dei corso del big-bang, da cui avrebbe avuto origine il nostro Universo, e che quindi questa materia in qualche fase ...
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universo2
univèrso2 s. m. [dal lat. universum, neutro sostantivato dell’agg. universus: v. universo1]. – 1. L’ambiente in cui hanno sede tutti i corpi materiali esistenti e tutti i fenomeni naturali; anche, l’insieme dei corpi stessi: gli...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...