aretè Parola greca (ἀρετή) che in origine significava la capacità di qualsiasi cosa, animale o persona di assolvere bene il proprio compito: così c’è un’a. dell’arco, un’a. del cavallo ecc. Di qui il successivo [...] accostamento al tema semantico del latino virtus (questa infatti non è che l’a. del vir, la bravura dell’‘eroe’) per designare il valore spirituale e la bravura morale dell’uomo. ...
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Secolarizzazione
Loredana Sciolla
Il termine secolarizzazione indica due aspetti diversi del processo di perdita di rilevanza della religione nella vita sociale. Il primo consiste nell'autonomizzazione [...] La cultura del Rinascimento esaltò la potenza creatrice dell'uomo sulla natura rivalutando le attività terrene, lo studio della medicina e dell'etica, in luogo delle speculazioni metafisiche. Il rinnovamento della vita religiosa del 16° sec. a opera ...
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MATERIALISMO
Delio Cantimori
. Materialismo storico (XXII, p. 563). - Nel periodo dal 1917-20 al 1948 si sono definite due principali linee di sviluppo del materialismo storico, distinte, e spesso contrapponentisi [...] originedelle idee e delle teorie, delle concezioni e delle istituzioni, la vita spirituale della società è riflesso delle condizioni della si faccia proprio, considerandolo come filosofia integrale dell'uomo integrale (H. Lefebvre), le questioni ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , guidata dal Lustprinzip o principio del piacere ed esprimentesi nella catena dei desideri. La religione si origina dalla debolezza dell'uomo, impotente di fronte alle forze naturali esterne e di fronte alle forze istintive insorgenti dall'interno ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] restavano prerogative esclusivamente maschili. La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino proclamava la libertà e l misura in cui non si tratta di una finzione relativa alle originidella società: "la società è già presente" (Ewald 1986, p ...
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Geodiritto
Natalino Irti
Prima nozione di geodiritto
Il termine designa lo studio delle relazioni tra norma giuridica e punti dello spazio. È stato introdotto in Italia, se non ci s'inganna, soltanto [...] . La modalità topografica della norma designa uno spazio a-storico, indipendente dalle originidella comunità e dalla divisione veste d'interpretare il corso della storia e di difendere gli universali diritti dell'uomo, assumeranno, essi, il dominio ...
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Lusso
Massimo Donà
Il termine lusso deriva dal latino luxus, che indica sovrabbondanza, eccesso. Parlare di l. significa dunque riferirsi a qualcosa di non necessario, che va al di là di ciò che è sufficiente [...] risorse.
Già Platone, nella Repubblica, nel disegnare l'originedello Stato - ossia la sua natura tutta economica, fondata sulla necessità di soddisfare i bisogni naturali dell'uomo e della comunità - e nel condannare la soddisfazione dei beni non ...
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KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] 'opera mostrerebbe senza possibilità di equivoco l'ateismo di Hegel e la sua concezione dell'uomo come ente finito e dunque mortale. L'idea della morte sarebbe centrale nella Fenomenologia, e ciò muterebbe radicalmente di segno la concezione giudaico ...
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Filosofo (Rovereto 1797 - Stresa 1855). Patriota e liberale, fu inviato (1848) dal governo piemontese presso papa Pio IX. La sua ricerca filosofica prende le mosse da un'impostazione gnoseologica kantiana [...] il Nuovo saggio sull'originedelle idee e fondò l'Istituto della carità, cui più tardi aggiunse un Istituto di suore della provvidenza. L'opera uscì approvando nel 1839 l'Istituto della carità, presentasse R. come uomo "rerum divinarum atque humanarum ...
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Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] al caos dell'esistenza, e più in generale al platonismo, considerato all'origine, da un lato, della pervasiva ma e antisoggettivistica, Heidegger sposta così il luogo della v. dall'uomo all'essere, individuando il difetto del pensiero metafisico ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...