Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Dio abbassa lo sguardo a considerare il mondo sottostante.
Creazione dell’uomo (Genesi 2, 7).Scena celebre nella pittura di tutti i Brizio nel duomo di Orvieto, ultimati nel 1502, all’originedelle folle di risorti ignudi, tra angeli e demoni che ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] e cioè nella loro essenza metafisica; ciò implicava da una parte un'esaltazione pelagianizzante della bontà dell'uomo anche dopo il peccato d'origine, e dunque della sua libertà nel cooperare con la grazia alla propria salvezza, e dall'altra un ...
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di Irene Giannì
Teofilato, Cesare Alfredo
Pedagogo, storico e attivista politico italiano (Francavilla [...] delle genti umane […] la cui origine è nel moto della storia, nella ricerca delle scienze, negli imprescindibili bisogni della dei fratelli Chionna, le elezioni comunali premiano la lista dell’Uomo Qualunque e il PSIUP non riesce a portare alla ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] essi debbano essere definiti quando ne sia riconosciuta l'origine. Il risultato più gravido di conseguenze di questa sociale dell'uomo e i compiti che lo attendono nella vita associata, hanno come ultimo comune fondamento il principio che l'uomo deve ...
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Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] tema dell'origine naturale o meno del linguaggio. H. vi propone una innovatrice filosofia del linguaggio, per la quale nella parola è l'anima stessa che si esprime e, viceversa, l'anima esiste solo in quanto si esprime nella parola: l'uomo sviluppa ...
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Economista e sociologo statunitense (Walders, Wisconsin, 1857 - Menlo Park, California, 1929), di origine norvegese. Seguace di Spencer, si propose, nelle sue molte opere, di analizzare da vari punti di [...] tecnologia e proprietà "assenteistica", tra industriosità (V. teorizza tra l'altro come istinto naturale dell'uomo un "istinto d'industriosità", instinct of workmanship) e parassitismo. Di qui la frattura fra classe agiata (leisure class, oggetto ...
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Indirizzi e metodologie che si richiamano al composito universo della psicologia analitica elaborata da C.G. Jung. Secondo A. Samuels il neojunghismo si divide in tre scuole (la scuola classica, la scuola [...] delle relazioni oggettuali. Anche l’analista tedesco E. Neumann, autore per molti versi classificabile all’interno del raggruppamento precedente, ha dato originedella psicologia e della psicopatologia incentrata sull’attività ‘immaginale’ dell’uomo, ...
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Scrittore russo (Kislovodsk 1918 - Mosca 2008). Compì studi scientifici, laureandosi in matematica e fisica e seguendo anche corsi di filosofia e letteratura; durante la guerra prestò servizio al fronte [...] che contiene in nuce i temi fondamentali dell'opera di S.: l'essenza dell'uomo che si rivela nell'universo ristretto del trad. it. La casa di Matrjona, 1963), che diede origine alla cosiddetta "prosa di villaggio" d'ispirazione neocristiana; ma le ...
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L’atto di osservare e il risultato di esso, talora sinonimo, rispettivamente nei due significati, di misurazione e misura; costituisce l’atto primario dell’indagine scientifica, comprendendo il complesso [...] 20° sec., la disintegrazione delle culture degli Indiani d’America aveva in origine limitato le effettive possibilità di , 1967) i dati realmente interessanti per una scienza dell’uomo sono invece proprio le ineliminabili distorsioni che sorgono nell’ ...
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Geologo scozzese (Kinnordy 1797 - Londra 1875), figlio di Charles. Può essere considerato il fondatore della geologia moderna: nella sua opera fondamentale Principles of geology (1830-1833), L. affermò [...] sull'evoluzione. L. applicò questo principio anche all'evoluzione dell'uomo, discutendone ampiamente nell'opera The geological evidence of the antiquity of man with remarks on theories on the origin of species by variation (1863). Un'altra importante ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...