Scrittore latino di origine africana (Madaura 125 d. C. circa - Cartagine 180 d. C. circa). Narratore abilissimo, è una delle figure più singolari della letteratura latina; il suo stile, ricco di accorgimenti [...] divino e redenta dall'amore, acquista l'immortale felicità; come nella favola dell'uomo-asino si può vedere un'allegoria, culminante nell'epilogo della redenzione, e consacrazione mistica del protagonista, che avviene durante una processione in ...
Leggi Tutto
Forma italiana del nome latino (Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus) del medico naturalista e filosofo Philipp Theophrast Bombast von Hohenheim (Einsiedeln 1493 - Salisburgo 1541). P. [...] due sfere, quella astrale e quella terrestre. Esse si rispecchiano anche nell'uomo il quale ha in sé stesso un firmamento in tutto e per tutto simile a quello esterno. All'originedell'universo (che scaturisce dall'atto creatore di Dio) sta la massa ...
Leggi Tutto
Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] ecc.). Nel 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a emigrare a Parigi dove, insieme ad Horkheimer, che il dominio dell'uomo sulla natura implica il dominio dell'uomo sull'uomo, che la razionalità della scienza è astratta e ...
Leggi Tutto
Scrittore boemo di lingua tedesca (Praga 1883 - Kierling, Vienna, 1924). Autore tra i maggiori del Novecento, le sue opere - quasi sconvolgenti allucinazioni - descrivono esperienze di un'inquietante [...] di esse è incompiuta.
Di origine ebraico-boema, compì gli studî nelle scuole tedesche della città natale; a partire dal dell'uomo che, senza difese, si affaccia sugli abissi del nulla e dell'angoscia. Di contro, la critica legata alla teologia della ...
Leggi Tutto
Filosofo tedesco (Landshut 1804 - Rechenberg, Norimberga, 1872). Tra i più influenti critici della religione, elaborò una filosofia umanistica, di ispirazione materialistica, che influì sul giovane K. [...] presupposto necessario per l'intendimento dell'uomo. Il sentimento di dipendenza dell'uomo dalla natura è ora considerato all'originedella religione. F. volge la sua attenzione al sostrato fisiologico dell'uomo, e sembra avvicinarsi al materialismo ...
Leggi Tutto
Industriale, scrittore e uomo politico tedesco (Berlino 1867 - ivi 1922), figlio di Emil. Di famiglia ebraica, dal 1915 fu presidente della società AEG. Intellettuale d'ispirazione liberale, pur contrario [...] epigrammatica, fondeva le dolorose esperienze derivategli dalla sua origine etnica con elementi irrazionalistici tratti da Nietzsche e da capitalismo come causa della divisione della società in classi e della degradazione dell'uomo a macchina. Egli ...
Leggi Tutto
Andreoli, Vittorino. – Psichiatra italiano (n. Verona 1940). Laureatosi in Medicina presso l'Università di Padova, ha condotto ricerche sperimentali sull’encefalo presso l'Istituto di farmacologia dell'Università [...] che affliggono l'Italia, e il romanzo L'uomo senza identità; tutti nel 2016, La gioia di dell'adolescenza e L'originedella coscienza. I segreti della nostra mente; nel 2022, Storia del dolore e Contaminazione. La paura dell'altro nel tempo delle ...
Leggi Tutto
Teologo (Medina del Campo 1528 - ivi 1604), domenicano (1547); insegnò nell'università di Salamanca (1577-1600). È uno dei principali rappresentanti della rinascita del tomismo; il suo nome è soprattutto [...] secoli gesuiti e domenicani ed è all'originedell'istituzione della Congregatio de auxiliis divinae gratiae da parte promuove l'atto, pur libero, della creatura; la grazia precede l'atto meritorio dell'uomo, la predestinazione è indipendente dalla ...
Leggi Tutto
Zoologo e antropologo (Berthezène, Gard, 1810 - Parigi 1892), prof. di storia naturale dell'Uomo al Muséum national d'histoire naturelle di Parigi (dal 1855). Studiò dapprima gli invertebrati marini e [...] generali (specie, razze, unità di origine). Fu contrario alla teoria darwiniana (Darwin et ses précurseurs français, 1872). Nel 1856 fece chiamare cattedra di antropologia quella di anatomia e storia naturale dell'Uomo di cui era titolare; questa fu ...
Leggi Tutto
Grammatico ed erudito romano (3º sec. d. C.), autore di un perduto trattato De accentibus e del De die natali, dedicato nel 238 d. C. a un Q. Cerellio, che è giunto a noi incompleto e tratta dell'origine [...] e della vita dell'uomo attingendo a Varrone, del tempo e delle sue divisioni usando come fonte soprattutto Svetonio. Ci è giunto anche un trattatello (il cosiddetto Fragmentum Censorini), che tratta di astronomia, geometria, musica e ritmica, ma è ...
Leggi Tutto
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...