Biologia
In genetica, tratto di DNA che fa parte di un operone e condiziona la trascrizione dei geni strutturali immediatamente adiacenti (➔ operone).
Filosofia
In filosofia analitica, un’espressione [...] k. Esempio: sia A l’insieme delle funzioni reali indefinitamente derivabili su tutto l’asse reale, nulle nell’origine con tutte le loro derivate; l’ ∀xVx, cioè «per ogni x, (se x è uomo) x è vivente»; tale enunciato risulta evidentemente vero. Se ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] corpuscoli materiali, impresso in origine da Dio ma attualmente autonomo a movimenti meccanici; soltanto l'uomo è fornito di un'anima enunciato generale del principio d'inerzia ("ogni parte della materia conserva lo stesso stato, fino a quando ...
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Lo spazio dalle dimensioni illimitate, o il tempo senza confini.
Il pensiero greco si è occupato fin dalle sue origini del concetto di infinito. Delle soluzioni proposte dai pensatori della scuola ionica [...] un attributo della realtà che circonda l’uomo, sia permettendo all’uomo di attingervi facendosi partecipe dell’i. al cerchio di centro origine, O, e raggio ρ), o, rispettivamente, l’insieme dei punti aventi dall’origine una distanza maggiore di ...
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sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] che ha la funzione di soggetto della proposizione (e che è un termine generale, per es., ‘uomo’ o ‘uomini’, o anche, talvolta (in questo caso barbara) indica il nome (spesso di origine medievale, e che in alcuni casi ammette qualche variazione).
Tali ...
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Matematico, fisico e filosofo naturale (Basilea 1707 - Pietroburgo 1783). Sono poche le aree della matematica e della fisica contemporanee a cui E. non dette un importante contributo. La sua energia [...] uomo sensibile, dotato di una grande fede religiosa, di prodigiosa memoria, e privo delle invidie e dell'animosità tipiche dell e sul piano) che dettero origine a studî sulla geometria differenziale delle superfici e sugli integrali ellittici, all ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei [...] uomo, producono e regolano le funzioni della m. è compito delle neuroscienze. Mediante concetti fondamentali della biologia molecolare e dell automi della serie Darwin. In questi automi, l’organizzazione del sistema è limitata all’origine da regole ...
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Filosofia
Il concetto filosofico di c. è essenzialmente caratterizzato dalla nota dell’assoluta novità che quanto si presenta come ‘creato’ manifesta rispetto alla situazione in cui esso ancora non sussisteva. [...] è la concezione filosofica o religiosa che attribuisce l’origine del mondo a un libero atto creativo compiuto da una per ogni uomo. In una prospettiva scientifica, il creazionismo è la dottrina che nega l’evoluzione delle specie viventi, sostenendo ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] è ancorato alla dinamica del fatto psichico. L’Io è un’area o un’istanza della struttura psichica ed è in opposizione all’Es. Mentre Freud aveva inteso l’Io come originato dall’Es e come mediatore tra l’Es e la realtà, in psicanalisi si parla anche ...
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Medico, matematico, filosofo (Pavia 1501 - Roma 1576). Figlio illegittimo del giurista Fazio (Milano 1445 - ivi 1524), ebbe una fanciullezza travagliata; iniziati gli studî a Pavia e a Milano, li compì [...] processo costitutivo della realtà. Poiché questo non è possibile all'uomo, la sfera privilegiata delle sue conoscenze sarà del quale C. riprende e sviluppa il tema dell'origine e della natura politica delle religioni e l'ideale di una sapienza "umana ...
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Filosofo francese (Lilla 1805 - Montreux 1872). Scrittore e oratore di rara finezza, esercitò larga influenza sulla spiritualità francese della fine del 19º secolo. Il suo pensiero è in diretta polemica [...] 'uomo nella sua stessa finitezza ha il senso dell'infinito che lo spinge alla ricerca di Dio, e questa si svolge nell'ascesa attraverso tutti i gradi degli esseri finiti, fino all'essere infinito, in un processo dialettico di chiara origine platonico ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...