tradizionalismo Dottrina filosofico-religiosa, affermatasi nel cattolicesimo francese nell’età della Restaurazione, secondo la quale la ragione umana è impotente non solo rispetto alle verità soprannaturali, [...] ’anima, esistenza di Dio, vita futura, legge morale ecc.): l’uomo raggiunge queste verità solo per una rivelazione fatta da Dio all’uomo all’originedell’umanità e trasmessa quindi per tradizione, attraverso la società.
Principali esponenti di questo ...
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(lat. Parcae) Divinità della mitologia classica. In origine, presso i Latini antichi si ebbe una sola P., dea che presiedeva alle nascite, poi se ne ebbero tre, assimilate alle Moire greche, divinità [...] che presiedevano al destino dell’uomo dalla nascita alla morte. ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] dell'insegnamento nella scuola pubblica, combattendo le teorie dell'evoluzionismo, in cui vedevano la negazione della dottrina biblica della creazione dell'uomo nell'Alto Egitto, da una famiglia di origini indiane. Suo padre era membro del Partito ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] , guidata dal Lustprinzip o principio del piacere ed esprimentesi nella catena dei desideri. La religione si origina dalla debolezza dell'uomo, impotente di fronte alle forze naturali esterne e di fronte alle forze istintive insorgenti dall'interno ...
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Messianismo
Vittorio Lanternari
(XXII, p. 953)
Messianismi e millenarismi
Nell'Antico Testamento, in particolare nei libri profetici, ricorre più volte il tema dell'attesa di un 'unto' (ebr. mashīaḥ) [...] di Campina Grande (Paraiba) il movimento messianico delle Farfalle azzurre (dall'abito così ornato dei seguaci), creato da Roldão Mangueira (Mazzoleni 1993): uomo giunto da origini rurali a condizioni medioborghesi, che, colto da improvvisa ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] è nata una filosofia che, negando possa conoscersi un reale fuori dell'uomo e del pensiero, non solo si è iscritta in falso contro clero cattolico "sullo stato reale del problema delleorigini cristiane, dimostrando contro la critica protestante che ...
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STATO E CHIESA
Venerando Marano
(v. chiesa: Chiesa e Stato, X, p. 46; App. II, I, p. 571; IV, I, p. 418)
Le relazioni fra Chiesa cattolica e Stato in Italia. - Da poco più di un decennio la disciplina [...] promozione dell'uomo e il bene del Paese", pur nella riconosciuta distinzione delle competenze (art. 1 dell'Accordo), di laicità dello Stato (sent. n. 203 del 1989), in presenza di un matrimonio che ha avuto origine nell'ordinamento canonico ...
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WESLEY, John
Nicola Turchi
Fondatore della Chiesa metodista, nato a Epworth il 17 giugno 1705, morto a Londra il 2 marzo 1791. Figlio di pastore e vissuto nell'infanzia in un ambiente di tradizione [...] di spirito, che gli attirò ognora le simpatie di tutti.
La dottrina. - W. parte dal presupposto protestante dell'assoluta depravazione dell'uomo dopo il peccato originale, ma ammette - seguendo in ciò le dottrine dei Rimostranti, formulate da Jacobus ...
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WEIGEL, Valentin
Delio CANTIMORI
Nato a Hain (Grossenhain) presso Dresda nell'anno 1533; morto a Zschopau nell'Erzgebirge il 10 giugno 1588. Studiò a Meissen, Lipsia e Wittenberg; ottenuto l'ufficio [...] conoscenza diretta di Dio e dell'uomo, una teosofia. Secondo la teosofia del W., che riprende tratti caratteristici de] la speculazione mistica tedesca, e specie dell'Eckart e del Cusano, Dio è all'origine infinito, indefinito e indeterminato: solo ...
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VINET, Alexandre-Rodolphe
Pio Paschini
Nato a Ouchy presso Losanna il 17 giugno 1797 da padre di religione riformata, morto il 10 maggio 1847. A vent'anni fu chiamato a Basilea a insegnare lingua e [...] perciò si volse a quel Réveil che traeva la sua origine dal metodismo inglese e penetrato in Basilea si diffondeva man i misteri rivelati in ordine alla salvezza e alla redenzione dell'uomo. Rivelano in special modo il carattere di apologeta del ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...