MARCHETTI, Giovanni
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Empoli il 10 apr. 1753, primogenito di Giuseppe e di Dorotea Branzi (dopo di lui nacquero tre femmine, Teresa, Lucrezia e Maria Giovanna). Dopo l'ultimo [...] 26). Il M. accettava ormai la teoria contrattualistica dell'originedella società, sostenendo tuttavia che il primo obiettivo del , ma della quale intendeva mantenere la proprietà. Nell'ultimo anno di vita pubblicò La vita razionale dell'uomo nel suo ...
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MALAGODI, Giovanni (Giovanni Francesco)
Giovanni Orsina
Nacque a Londra, il 12 ott. 1904, da Olindo e da Gabriella Ester Levi. La madre era di origine torinese ed ebraica; il padre risiedeva a Londra [...] Il 26 giugno 1928 fu nominato procuratore di sede a disposizione della direzione centrale, e l'11 luglio fu inviato a Berlino perché il PSDI. Non era poi difficile, dato il carattere dell'uomo, indovinare fin dall'inizio che avrebbe tenuto il partito ...
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PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza
Federica Favino
PALLAVICINO, Francesco Maria Sforza. – Nacque a Roma il 28 novembre 1607 da Alessandro dei marchesi di Zibello e da Francesca Sforza di Santa Fiora.
Alessandro [...] Bernardino Spada, presidente della congregazione, a segnalare Pallavicino al papa come l’uomo più adatto all’incarico 404; T. Montanari, Bernini e Cristina di Svezia, Alle originidella storiografia berniniana, in A. Angelini, Gian Lorenzo Bernini e ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] dotto fisico, ha tutta la giurisprudenza e tutta la coltura d'un uomo di lettere unita a somma rettitudine […]. Credo che questo è un soggetto collezione […]. Tacerò che a lui debbe Milano l'originedell'Accademia di belle arti […]. Né qui giova ch' ...
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Giulio I, santo
Manlio Simonetti
Il Liber pontificalis, nr. 36, lo dice romano di nascita, "ex patre Rustico". Fu consacrato vescovo di Roma il 6 febbraio 337. In quell'anno venne a mancare Costantino, [...] Dio Padre, a lui subordinato e unito per l'identità del volere e dell'agire, creatore e redentore del mondo e dell'uomo. Era una dottrina che, affermando la reale origine divina di Cristo, si distanziava da Ario, e affermandolo distinto dal Padre per ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] Francia. Giusto dedicò soprattutto due opere a ribadire l'origine aristocratica della propria famiglia e a confutare tutte le voci su una dichiarati del valore dell'uomo e dello scienziato, è tuttavia feroce nella irrisione delle affermazioni del De ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] istintiva e immemore felicità, è spietata nei confronti dell'uomo, davvero - leopardianamente - matrigna.
Il problema, Commedia di Dante, a cura di C. Negroni, Firenze 1887; Trattatello dell'origine di Firenze, a cura di M. Barbi, ibid. 1894 (ora ...
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PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia
Franco Bacchelli
PICO, Giovanni, conte della Mirandola e Concordia. – Nacque il 24 febbraio 1463 nel castello della Mirandola da Giovan Francesco I [...] tratta del commento a una canzone di Benivieni sull’origine di amore, che divenne occasione per esaminare e criticare di Giovan Francesco Pico). La migliore edizione delle due redazioni è Discorso sulla dignità dell’uomo, a cura di F. Bausi, Milano ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] una consapevolezza più piena e compiuta dell’uomo e della civiltà, che è il prezioso frutto delle sue facoltà creative, nell’ambito del mondo misterioso degli accadimenti e delle sue relazioni col mondo della natura e dello spirito (p. 8).
A dare un ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] così nel pensiero ebraico l'idea neoplatonica dell'uomo quale microcosmo - e di fronte al s.); Rāshī, in Bēṣah 33a e ‛Erūbīn 56a, a cura di S. Gandz, The Origin of the planetary week or the Planetary week in Hebrew literature, in Proc. of the Amer ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...