spettroscopia Settore della scienza che ha per oggetto lo studio degli spettri delle radiazioni elettromagnetiche e corpuscolari. Anche, più specificatamente, il metodo relativo alla produzione e all’analisi [...] molecolare, nucleare, che studiano gli spettri originati da transizioni aventi luogo rispettivamente tra livelli dell’attenuazione dell’intensità della radiazione per particolari frequenze permette di risalire alla concentrazione dellespecie ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] vasta gamma di funzioni nella vita individuale e collettiva dellaspecie.
Le caratteristiche fonico-acustiche di un linguaggio
A rendere infine, responsabile della balbuzie, di origine organica per imperfetta organizzazione delle strutture nervose, ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] per strisciamento, mediante sottili filamenti che originano da piccole sferette situate nella parete cellulare di pH.
Con la metodica della tipizzazione fagica (➔ batteriofago) è possibile distinguere, nell’ambito dellaspecie, tipi o ceppi di alcuni ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] della superiorità dellaspecie umana, derivò una completa riformulazione della biologia, delle s. dell’uomo e della così parlare di filosofia della fisica, di filosofia della biologia, di filosofia della psicologia ecc.).
Origine e sviluppo. Le ...
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Biologia
Animale o vegetale il cui metabolismo dipende, per tutto o parte del ciclo vitale, da un altro organismo vivente, detto ospite, con il quale è associato più o meno intimamente, e sul quale ha [...] essere caratterizzate, a seconda dellaspecie dei p. che le provocano, del loro numero e della loro capacità di riprodursi, thoracoparasitus), in quella addominale (gastroparasitus) ecc.
Storia
In origine, p. fu il nome di addetti a servizi ...
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Momento fondamentale della riproduzione sessuale, consistente nell’unione di due gameti di sesso diverso allo scopo di produrre un uovo fecondato, o zigote, da cui si svilupperà un nuovo individuo.
F. [...] metà del numero diploide, caratteristico delle cellule somatiche dellaspecie. La riduzione del corredo cromosomico si unisce al nucleo secondario del sacco embrionale per dare origine all’albume.
F. artificiale
Pratica molto usata nella zootecnia, ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] donne) ha in origine carattere potestativo, e lo va perdendo soltanto nel Basso Impero. La tutela delle donne scompare nel 4° sec. d.C. La cura (dei furiosi, dei minori, dei prodighi) ha come carattere comune alle sue diverse specie la gestione del ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] che nell’insieme esso abbia ancora assunto le caratteristiche proprie dellaspecie umana. L’e. è contenuto nella cavità (o in un secondo momento, gruppi di cellule si differenziano dando origine a veri e propri e. da cui si sviluppano nuove piante ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] pirofosfato presenti nella molecola di ATP.
Il problema dell’originedella v. è affrontato da scienziati di varie durata di v. molto più breve. I pesci vivono a lungo: anche specie di modeste dimensioni, come l’aringa, vivono fino a 20 anni, la ...
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Individuo dellaspecie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] dell’identità personale all’appartenenza oggettiva dell’individuo alla specie umana, riconfermando la priorità della natura umana e della es. nel verbo semitico e in certe forme di origine nominale nel verbo slavo, possono distinguere anche il genere ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...