EJMIACIN
F. Gandolfo
EJ̌MIACIN (gr. ΚαινέπολιϚ)
Città dell'Armenia, sita in una zona pianeggiante a km. 20 ca. a O di Erevan, nota in età tardoantica e medievale prima come Nor Kałak, poi come Vał 'aršapat.Il [...] o forse, con più probabilità, da questo stesso sovrano. Una spinta al suo sviluppo, specie sul piano commerciale, il primo nucleo di E. la ricevette, alla fine dello stesso secolo, dal re Tigrane II, che, dopo un'incursione in Palestina, vi trasferì ...
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NISA PARTHICA (Παρϑαυνίσα, Nisa)
M. E. Masson
Capoluogo della regione parthica, appartenente al regno fondato da Arsace attorno al 250 a. C. Le rovine della città antica si trovano ai piedi del versante [...] facce, di sezione sino a 2 m. In origine, la parte inferiore delle pareti interne presentava pilastri di 3 m rivestiti di di oltre cinquanta diversi sigilli). L'edificio quadrato era una specie di "tesoro" del parco reale e già nell'antichità venne ...
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GORGONE (Γοργώ - Γοργών, tardo Γοργόνη; Gorgo - Gorgon, tardo Gorgona)
A. Giuliano
Mostro terrificante più volte descritto nelle fonti letterarie e figurative dell'antichità classica.
Esiodo (Theog., [...] 1), o una specie di capra selvatica (Alex. Myndius, apud Athen., v, 221, 3).
Omero descrive il solo capo della G. come immagine Pauly-Wissowa, VII, 1912, c. 1630 ss.; R. Pettazzoni, Le originidella testa di Medusa, in Boll. d'Arte, XV, 1921, p. 491 ...
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TIPASA (Tipasa)
P. Romanelli
Città nella Mauretania Cesariense, situata sul mare a circa 70 km ad O di Algeri; si distendeva su tre promontori, per una lunghezza, compresi, oltre alla zona recinta, gli [...] a sacco, il tutto collegato da una malta di singolare compattezza; alta in origine da 7 ad 8 m, ha una lunghezza di m 2.300 e in sarcofagi al di sopra di una specie di terrazza rialzata; il pavimento della cappella era ornato da mosaici con motivi ...
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Vedi DODONA dell'anno: 1960 - 1973
DODONA (Δωδώ, Δωδώνη)
S. Ferri
L. Guerrini
S. Ferri
L. Guerrini
Località situata tra Molossia e Tesprozia, nel centro dell'Epiro (oggi Grecia nord-occidentale, presso [...] Pelasgi (o "mediterranei"); le sue origini pertanto e il suo fiorire debbono di quella del teatro di Epidauro, è appoggiata al fianco della collina e retta ad E e O da poderosi muri a mano. Esternamente il recinto, specie nel lato S, è circondato ...
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LAMBESI (Lambaesis)
P. Romanelli
Località dell'Algeria nord-occidentale (antica Numidia), ai piedi delle pendici settentrionali del monte Aurès (ant. Aurasius); non sembra fosse abitata prima che Tito [...] e dall'altra, alla base dell'emiciclo. Il quale a sua volta sorgeva al fondo di una specie di via sacra, riconosciuta nicchie; in origine doveva essere decorato di mosaici.
I materiali recuperati negli scavi della città e delle adiacenze, sono ...
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GINEVRA (Genava)
E. Sollberger
Città capoluogo dell'omonimo cantone svizzero, situata sulle due sponde del Rodano alla sua uscita dal lago omonimo; fondata dagli Allobrogi, ebbe sotto i Romani carattere [...] 6o anni, allo sviluppo delle collezioni.
Le varie collezioni che vi sono sistemate hanno più antica origine, essendo costituite dalla fusione Thayngen. Le serie neolitiche e dell'Età del Bronzo sono molto ricche specie per quanto riguarda le stazioni ...
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MAIA (Μαῖα, Maia)
S. de Marinis
Una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano, è secondo la tradizione generale madre di Hermes, nato dal suo connubio con Zeus sul monte Cillene [...] L'omonimia della M. greca con la divinità di ugual nome venerata a Roma, è del tutto casuale. Quest'ultima ha un'origine prettamente una specie di anfora metallica) la quale ci appare isolata entro un riquadro facente parte della decorazione delle ...
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OBELISCO (ὀβελίσκος, più antico ὄβελος)
S. Donadoni
È termine greco ("spiedo") con il quale anche noi designiamo tipici monumenti egiziani. Si tratta in genere di blocchi monolitici a sezione quadrata [...] superiore, in un pyramìdion. È difficile separare l'originedell'o. da quella di altri pilastri che sorgono una pietra, carica di significato mitologico, la pietra benben di Heliopolis, specie di menhir su cui si posa la fenice e che è connessa con ...
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DANZA
L. Vlad Borrelli
Considerata dono degli dèi agli uomini e mezzo per questi di accostarsi alla divinità fino ad identificarsi con essa, presso tutti i popoli antichi la d. si accompagna alle più [...] sui vasi del Dìpylon (VIII sec.) compaiono illustrazioni della pirrica (d. di origine spartana e di carattere bellico: cfr. ad esempio al quadro iconografico della d.: qualche incerta rappresentazione della d. dei Salî (una specie di pirrica), di ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...