GORGONE (Γοργώ - Γοργών, tardo Γοργόνη; Gorgo - Gorgon, tardo Gorgona)
A. Giuliano
Mostro terrificante più volte descritto nelle fonti letterarie e figurative dell'antichità classica.
Esiodo (Theog., [...] 1), o una specie di capra selvatica (Alex. Myndius, apud Athen., v, 221, 3).
Omero descrive il solo capo della G. come immagine Pauly-Wissowa, VII, 1912, c. 1630 ss.; R. Pettazzoni, Le originidella testa di Medusa, in Boll. d'Arte, XV, 1921, p. 491 ...
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TIPASA (Tipasa)
P. Romanelli
Città nella Mauretania Cesariense, situata sul mare a circa 70 km ad O di Algeri; si distendeva su tre promontori, per una lunghezza, compresi, oltre alla zona recinta, gli [...] a sacco, il tutto collegato da una malta di singolare compattezza; alta in origine da 7 ad 8 m, ha una lunghezza di m 2.300 e in sarcofagi al di sopra di una specie di terrazza rialzata; il pavimento della cappella era ornato da mosaici con motivi ...
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Vedi DODONA dell'anno: 1960 - 1973
DODONA (Δωδώ, Δωδώνη)
S. Ferri
L. Guerrini
S. Ferri
L. Guerrini
Località situata tra Molossia e Tesprozia, nel centro dell'Epiro (oggi Grecia nord-occidentale, presso [...] Pelasgi (o "mediterranei"); le sue origini pertanto e il suo fiorire debbono di quella del teatro di Epidauro, è appoggiata al fianco della collina e retta ad E e O da poderosi muri a mano. Esternamente il recinto, specie nel lato S, è circondato ...
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LAMBESI (Lambaesis)
P. Romanelli
Località dell'Algeria nord-occidentale (antica Numidia), ai piedi delle pendici settentrionali del monte Aurès (ant. Aurasius); non sembra fosse abitata prima che Tito [...] e dall'altra, alla base dell'emiciclo. Il quale a sua volta sorgeva al fondo di una specie di via sacra, riconosciuta nicchie; in origine doveva essere decorato di mosaici.
I materiali recuperati negli scavi della città e delle adiacenze, sono ...
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GINEVRA (Genava)
E. Sollberger
Città capoluogo dell'omonimo cantone svizzero, situata sulle due sponde del Rodano alla sua uscita dal lago omonimo; fondata dagli Allobrogi, ebbe sotto i Romani carattere [...] 6o anni, allo sviluppo delle collezioni.
Le varie collezioni che vi sono sistemate hanno più antica origine, essendo costituite dalla fusione Thayngen. Le serie neolitiche e dell'Età del Bronzo sono molto ricche specie per quanto riguarda le stazioni ...
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MAIA (Μαῖα, Maia)
S. de Marinis
Una delle Pleiadi, figlia di Atlante e di Pleione, figlia di Oceano, è secondo la tradizione generale madre di Hermes, nato dal suo connubio con Zeus sul monte Cillene [...] L'omonimia della M. greca con la divinità di ugual nome venerata a Roma, è del tutto casuale. Quest'ultima ha un'origine prettamente una specie di anfora metallica) la quale ci appare isolata entro un riquadro facente parte della decorazione delle ...
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BONINO da Campione
Rossana Bossaglia
La prima testimonianza di B. si trova nell'iscrizione che lo dice autore del sarcofago di Folchino degli Schizzi (m. 1357) nel duomo di Cremona; a Cremona era conservato [...] , che si ritiene anche opera di B. e della bottega; l'intero complesso monumentale, all'origine in S. Giovanni in Conca, si trova ora giustifica certi temporanei addolcimenti della sua maniera nella fase centrale, specie nell'opera cremonese e ...
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OBELISCO (ὀβελίσκος, più antico ὄβελος)
S. Donadoni
È termine greco ("spiedo") con il quale anche noi designiamo tipici monumenti egiziani. Si tratta in genere di blocchi monolitici a sezione quadrata [...] superiore, in un pyramìdion. È difficile separare l'originedell'o. da quella di altri pilastri che sorgono una pietra, carica di significato mitologico, la pietra benben di Heliopolis, specie di menhir su cui si posa la fenice e che è connessa con ...
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DANZA
L. Vlad Borrelli
Considerata dono degli dèi agli uomini e mezzo per questi di accostarsi alla divinità fino ad identificarsi con essa, presso tutti i popoli antichi la d. si accompagna alle più [...] sui vasi del Dìpylon (VIII sec.) compaiono illustrazioni della pirrica (d. di origine spartana e di carattere bellico: cfr. ad esempio al quadro iconografico della d.: qualche incerta rappresentazione della d. dei Salî (una specie di pirrica), di ...
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GIOVANNELLI, Giuseppe
Rosella Carloni
Non si conoscono la data di nascita e di morte di questo intagliatore, scalpellino e restauratore di marmi colorati, attivo a Roma tra la fine del secolo XVIII [...] da "mostre di pietre di diverse specie" e piedini in legno dorato, più antiche e forse di diversa origine; quattro di esse furono anche Roma 1985, pp. 68, 102; Id., La provenienza delle sculture dei Musei Vaticani, in Boll. dei monumenti, musei ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...