ARDAGH, Calice e Tesoro di
J. Raftery
Gruppo di oggetti preziosi scoperti nel 1868 da un contadino, a un metro ca. di profondità, nel terreno di un'antica fortezza chiamata Reerasta, presso il villaggio [...] messa per distribuire la comunione ai laici sotto la specie del vino. Il calice è costituito da numerosissimi ma non si può stabilire quanto fosse alto in origine.La più grande delle tre fibule in argento dorato è ampiamente ornata con motivi ...
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LIBER-PATER (o semplicemente libeer)
A. Bruhl
Divinità romana che spesso si confonde con Bacco.
Nonostante la più antica testimonianza epigrafica in lingua latina del suo nome (un cippo di Pesaro), risalga [...] maggio. L. era in origine un dio di carattere agreste, considerato protettore della fecondità, e Varrone ha descritto si trova nelle vicinanze di Parenzo. Nel centro appare, in una specie di nicchia circondata da foglie di edera, un busto di Dioniso ...
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ELIODORO di Emesa (῾Ηλιόδωρος ᾿Εμισηνός)
A. Pertusi
Scrittore greco. Al termine del suo romanzo, Le Etiopiche o Storia etiopica, l'autore si dichiara "fenicio di Emesa, della stirpe di Helios, Eliodoro, [...] tra il 220 e il 250 d. C.
Dell'influenza esercitata sull'arte del suo tempo da E., costituito dei soggetti per l'arte ellenistica, specie là dove l'autore riesce a suscitare un per paura del marito dando origine alla vicenda) perché, al momento ...
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ARICCIA (Aricia)
L. Rocchetti
Località lungo la via Appia, sui Colli Albani, antichissima sede italica. Strabone (v, 239) la colloca a 16o stadî da Roma e la Tabula Peutingeriana la pone al xiii miglio; [...] è stato confermato da un cippo miliario dell'epoca di Massenzio.
La tradizione sull'origine di A. ha carattere leggendario. Il di Augusto. I sepolcri conservati ad A. sono di due specie: scavati nella roccia o costruiti in muratura. Una bella ...
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BA‛AL ("signore, padrone")
G. Garbini
Nome con cui i Fenici designavano una divinità maschile venerata in Siria col nome di Hadad (v.). B. era il dio della tempesta e dell'uragano, dei monti e della [...] mesopotamiche. Tutti questi elementi dimostrano l'origine composita della civiltà, e quindi dell'arte, fenicia, elementi che tuttavia di foglie d'oro, il copricapo era fatto d'una specie di steatite verdastra e le corna erano d'elettro; copricapo e ...
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IONICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile i. lo stile peculiare degli Ionî, di quelle stirpi greche, cioè, che abitarono l'Attica, l'Eubea, la penisola calcidica, le coste mediterranee della [...] la predilezione fin dall'epoca arcaica dell'ordine architettonico detto i., la cui origine è stata rintracciata in antiche delle scuole ioniche ritenendola determinante per lo svolgimento della scultura arcaica anche in Attica e postulando una specie ...
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CALLEGARI (Calegari, Caligari), Santo, il Vecchio
Giovanni Vezzoli
Capostipite di una famiglia di scultori che operò validamente a Brescia dalla seconda metà del secolo XVII agli inizi del secolo XIX, [...] origine latina, affine al cognome veronese "Caliari"), nacque a Brescia nel 1662. La tradizione bresciana lo fa scolaro di un discepolo dell con buon intuito la funzione decorativa delle sue sculture, specie quelle che inseriva nelle facciate, come ...
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LETTISTERNIO (lectisternium)
S. de Marinis
Il termine l. (da lectum sternere) sta ad indicare, limitatamente all'uso sacrale, una particolare cerimonia propiziatoria, praticata nell'antica Roma, che [...] l'origine locale del l., considerandolo l'evoluzione di cerimonie simili, come l'epulum Iovis (banchetto in onore della Selene, Helios rappresentati a mezzo busto, seduti su una specie di letto. Resta perciò dubbia anche l'iconografia esatta del ...
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TETIMIMO
G. Traversari
Spettacolo di mirni o coreografie in acqua. Il vocabolo è stato recentemente ricavato da alcuni versi di Marziale, il quale, parlando appunto di queste singolari rappresentazioni, [...] .; 86 ss.) e quelle, presumibilmente, di Ila (Dracont., Romul., ii, specie vv. 77 ss.) e di Ampelo (Nonn., Dionys., soprattutto x, 148 è ormai introdotto, in luogo dell'inesatto naumachia, il termine più proprio di kolymbèthra.
L'origine del t. è da ...
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PADÙLA
V. Panebianco
Piccolo centro, capoluogo di comune, in provincia di Salerno, noto per la vasta e monumentale Certosa di S. Lorenzo, che sorge nella zona sottostante l'abitato moderno. Benché nulla [...] di ceramica protogeometrica àpulo-italiota e oggetti diversi (specie in ambra, bronzo e ferro), prevale il vasellame dell'VIII sec. a. C., di nuove genti portatrici del costume funerario della cremazione, con tombe individuali a tumulo d'origine ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...