BELLI, Saverio
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Domodossola il 25 maggio 1852 da Carlo e da Giuditta Silvetti. Studiò a Domodossola nel collegio dei rosminiani sotto la guida del filosofo G. Calza e [...] il quale ebbe scambio di opinioni e di dati scientifici, dopo la sua morte (19 13) passò a ricerche di carattere filosofico sull'originedellespecie.
Ottenuto il collocamento a riposo per le cattive condizioni di salute e impedito da una diminuzione ...
Leggi Tutto
CAVALLINI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nato a Cevoli, ora frazione del comune di Lari (Pisa), di lui non sono note la data di nascita, le origini familiari e le vicende giovanili. Poiché nel I volume della [...] discutendo questi dati, ritennero tale percentuale eccessiva, specie se paragonata a quella dell'altro ospedale fiorentino di S. Giovanni di igieniche.
Questa situazione dovette essere all'originedella decisione di Pietro Leopoldo, attuata con ...
Leggi Tutto
ARCANGELI, Alceste
Isabella Spada Sermonti
Figlio di Giovanni, illustre botanico pisano, e di Amelia Scrivara, nacque a Pisa l'8 sett. 1880. Si laureò in scienze naturali nel 1902 con la tesi "Il mimetismo [...] boreale.
Dopo un testo di biologia e zoologia generale (Torino 1947) l'A. pubblicò a Siena nel 1953 il Prodromo della storia naturale d'Italia, ove trattava l'originedellespecie con vedute che si riallacciavano a Lamarck: secondo l'A. la vita ebbe ...
Leggi Tutto
BOTTONI, Albertino
Giuliano Gliozzi
Nacque nella prima metà del Cinquecento a Padova da Pietro di nobile famiglia trasferitasi da Parma. Nella città natale compì gli studi, conseguendo precocemente [...] si occupò specialmente delle funzioni dirette alla conservazione dell'individuo e dellaspecie, cioè nutrizione, crescita universitarie raccolte e pubblicate da L. Susenbeck; di origine analoga lo scritto postumo De modo discurrendi circa morbos, ...
Leggi Tutto
BIANCONI, Giovanni Giuseppe
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Bologna, il 31 luglio 1809, da Giovanni Antonio (figlio di Angelo Michele, fratello dei più noti Giovanni Lodovico e Carlo) e da Luisa Garnier [...] i mari che occupavano le pianure d'Italia, e opponendo la concezione creazionista alla teoria dell'evoluzione che si andava affermando dopo la pubblicazione de L'originedellespecie di C. Darwin nel 1859; si interessò anche di botanica, con ricerche ...
Leggi Tutto
Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] moto che si origina dal Cristo e dellespecie emanate dai corpi luminosi; si occupa di problemi della visione semplice e di quella binoculare, della dispersione della luce, della teoria delle ombre. La perspicua descrizione della camera oscura e della ...
Leggi Tutto
Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] proprietà privata. Questa concezione materialistica della storia, già enucleata nei suoi lineamenti fondamentali in Die deutsche Ideologie, è ulteriormente sviluppata, specie per quanto riguarda la teoria economica, in uno scritto del 1847 composto ...
Leggi Tutto
Poeta (Bosisio, od. Bosisio Parini, 1729 - Milano 1799). Ordinato, senza vocazione, prete (1754), accettò il programma dell'Illuminismo e intese la poesia come forza educativa all'«utile», adottando spesso [...] alto decoro della frase latineggiante (come il ricorso a intermezzi mitologici) a esiti satirici e ironici, specie quando ne sottolinea mescolati col classicismo di origine cinquecentesca, confermano poi la maturità dell'artista ormai in grado di ...
Leggi Tutto
Filosofo (Westport, Malmesbury, 1588 - Hardwicke 1679). Studiò a Oxford, dove conseguì nel 1607 il diploma di baccelliere delle arti. Fu introdotto presso la potente famiglia del barone William Cavendish, [...] durare, tranne qualche intervallo, tutta la vita. Viaggiò lungamente in Europa, specie in Francia e in Italia, ed ebbe contatti con la cultura e soggettivo. La sensazione è l'origine ultima delle rappresentazioni anche intellettuali, attraverso un ...
Leggi Tutto
Grande navigatore, scopritore dell'America (Genova 1451 - Valladolid 20 maggio 1506). Scarse le notizie dei primi anni della sua vita: si dedicò presto al commercio e fu a Chio (1474-75), in Portogallo [...] e toccata Haiti, navigò a lungo nei mari dell'America Centrale fino circa all'istmo di Panama e numerose testimonianze provano l'origine genovese del navigatore. Tra alla figura di C. si venne formando (specie nei secoli 16° e 17°) tutto un ciclo ...
Leggi Tutto
specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...