Apologista cristiano (3º-4º sec.), di origine africana (Firmianus non significa "di Fermo"). Scrittore raffinato e dallo stile ciceroniano, sebbene pensatore modesto, è figura di notevole importanza soprattutto [...] 'etica, e ricorre frequentemente ad autori pagani (specie Virgilio e gli Oracoli Sibillini), mentre nello stile fu chiamato da G. Pico della Mirandola). Ma permangono in lui elogiativi di Costantino hanno dato origine a discussione tra chi sostiene ...
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Pittore (Oudewater, Gouda, 1460 circa - Bruges 1523). Formatosi inizialmente nei Paesi Bassi settentrionali, forse a Haarlem, dal 1494 si stabilì a Bruges e divenne (1494) pittore ufficiale della città. [...] raggiungere una particolare altezza di stile specie nel periodo 1498-1511 (Condanna di di Amsterdam) dipinti sulle parti esterne delle ali di un trittico ora nel Dall'Italia, oltre a motivi decorativi d'origine classica, egli traeva il modo d' ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] sul male). P. è poeta dotto: non solo fiero della sua conoscenza del greco, ma interamente radicato nel terreno della tradizione classica: riprende metri oraziani e catulliani (specie nelle prefazioni ai poemi), imita continuamente Virgilio e altri ...
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Scrittore e divulgatore scientifico statunitense (n. Cincinnati 1948). Collaboratore del periodico Outside, inviato di National Geographic e autore di saggi naturalistici che indagano aspetti quali la [...] Nel testo - accurata ricostruzione della genesi e dell’andamento di pandemie quali Ebola e SARS, all’originedelle quali vi sarebbe l'impatto devastante delle azioni umane sugli ecosistemi, responsabile del salto di specie (spillover) attraverso cui ...
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Poeta statunitense (San Francisco 1874 - Boston 1963). Dopo la morte del padre (1884) visse con la madre nel Massachusetts, suo luogo d'origine. Studiò a Darmouth e a Harvard (1897-99) senza conseguire [...] (Walden era tra le sue letture preferite), F. non ha una visione mistica, bensì, specie nelle prime opere, lirica e il suo regionalismo si avvicina a quello della Dickinson: con semplicità, con attento amore per i particolari, descrive la vita ...
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Teologo (Ackow 1585 - Lovanio 1638), da cui prende nome il giansenismo. Studiò a Utrecht e Lovanio, dove erano ancora vivaci le controversie suscitate da M. Baio, e subì l'influsso di Giacomo Janson (Iansonius), [...] una riforma della Chiesa, comprendente il rafforzamento dell'autorità dei vescovi contro quella degli ordini religiosi (specie la Compagnia della grazia, della predestinazione e della libertà. Scritto fortunatissimo, l'Augustinus fu all'origine di ...
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Poeta austriaco (Kirchberg, Austria Inferiore, 1830 - Graz 1889). Di umile origine, studiò a Vienna filologia e filosofia, e fu poi insegnante nella stessa Vienna, a Graz e più a lungo a Trieste. Già nel [...] poema epico Ahasver in Rom (1866), colorita rappresentazione della Roma dell'epoca di Nerone. Assai celebre fu anche l 1876). H. fu anche un solerte e raffinato traduttore, in specie dall'italiano (i Canti di Leopardi nel 1856, la raccolta Hesperische ...
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Famiglia feudale bizantina, originaria di Comnè presso Adrianopoli e con larghi possessi in Asia Minore, diede all'Impero una delle dinastie più illustri. Saliti al trono (1057-59) con Isacco I (m. 1061), [...] feudalità né a impedire il crescere della potenza turca, soprattutto a causa i Latini, di cui i C., specie Manuele e Andronico, ordinarono orrende stragi. Un Alessio I, Teodora, sposatasi a Costantino Angelo, diede origine alla dinastia degli Angeli. ...
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Botanico, genetista, e fitogeografo (n. Mosca 1887 - m. forse Magadan 1943). Studiò scienze agrarie e lavorò a Cambridge e a Londra con W. Bateson. Rientrato in patria, svolse importanti ricerche sulle [...] di originedelle piante coltivate (Centry proischoždenija kul´turnych rastenij "Centri di originedelle piante disporre a scopo di ibridazione di nuove varietà spontanee delle principali specie coltivate e di quelle selvatiche loro progenitrici, V ...
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Kingsley, Ben
Giovanni Grazzini
Pseudonimo dell'attore inglese Krishna Bhanji, nato a Snainton (North Yorkshire) il 31 dicembre 1943 da padre di origine indiana e da madre inglese. Ha debuttato a Londra [...] ) e a F. Carpi per L'amore necessario, del 1991. Dello stesso anno sono anche Bugsy, un film di gangster per il quale La morte e la fanciulla), di R. Polanski, Species (1995; Specie mortale), The twelfth night (1996; La dodicesima notte), la commedia ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...