zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] se misto a sostanze calcaree o argillose.
L’originedello z. può essere varia: vulcanica, per reazione tra riassumere: i solfati vengono ridotti a H2S da Batteri dellaspecie Desulfovibrio desulfuricans, in anaerobiosi e in presenza di sostanze ...
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Gruppo di organismi Eucarioti, la cui sistematica e le relazioni filogenetiche con gli altri Eucarioti hanno subito profonde revisioni, grazie ad acquisizioni sulla morfologia funzionale e sulla struttura [...] . La specificità in rapporto all’ospite varia a seconda dellaspecie considerata: per es., mentre i plasmodi hanno per lo state prese in considerazione anche le teorie riguardanti l’originedella cellula eucariotica a partire da simbiosi tra Batteri ( ...
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Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
L’originedella y è la stessa delle lettere u, v, w, da una lettera fenicia che rappresentava la semiconsonante u̯. La lettera che da questa [...] usata fino al 16° sec. nelle parole d’origine greca o credute tali: si scrisse a volte non quello etimologico. La pronuncia della y è stata sempre cromosoma X; il cromosoma Y determina nella specie umana il sesso maschile. Esso costituisce poco ...
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(o Piroplasmidi) Ordine di Sporozoi Emosporidi (o Protozoi Labirintulei, in altre classificazioni), parassiti del sangue, in genere di Mammiferi domestici, equini, bovini e ovini, ma anche selvatici, [...] cui è noto quello dellaspecie Babesia bigemina, che è l’agente patogeno della febbre del Texas dei origine ad anemia e spesso a emoglobinuria e itterizia. In particolare, il termine è riservato alle infezioni causate da P. della famiglia delle ...
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Processo di adattamento da parte di un essere vivente, animale o vegetale, a un clima e a un ambiente geografico diversi da quello del suo paese d’origine e nel quale è abituato a vivere.
L’uomo, più che [...] l’adattamento ad ambienti diversi da quelli di origine. Le variazioni dei caratteri fisici che sono risultati nemici naturali, comporta spesso un incontrollato aumento di numero dellaspecie introdotta, con gravi danni, come nel caso del coniglio ...
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In ecologia e biogeografia, il processo di insediamento di una comunità biologica in un’area che ne è priva, in seguito a una forte perturbazione (per es. un incendio o un’eruzione) o in quanto neoformata; [...] specie in un’area geografica che precedentemente non occupava; quest’area può essere compresa nell’areale dellaspecie o della popolazione di origine ( effetto del fondatore). Questo effetto influisce fortemente sulla differenziazione evolutiva delle ...
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Morgan, Elaine. – Saggista britannica (Pontypridd, Galles, 1920 - Merthyr Tydfil, Galles, 2013). Compiuti gli studi scientifici a Oxford, ha iniziato a interessarsi alle teorie evoluzionistiche prendendo [...] . Hardy; di quest’ultimo ha sviluppato l’ipotesi di una origine acquatica del genere umano, esposta compiutamente nel saggio The descent of androcentrica e ribadendo la centralità della donna nell'evoluzione dellaspecie. Tra i suoi altri saggi ...
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Biologia
Nome usato da C. Darwin per indicare presunte minutissime particelle che staccatesi da ogni cellula del corpo confluirebbero negli organi della generazione. Questa teoria dell’eredità che Darwin [...] e di alcune forme marine che appaiono regolarmente durante il ciclo biologico come mezzi di propagazione dellaspecie. Hanno origine nella mesoglea in seguito all’aggregarsi di amebociti, probabilmente archeociti, che si caricano di materiali di ...
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Antropologia
Il lasso di tempo tra la nascita dei genitori e quella dei figli, oppure gli individui che appartengono allo stesso segmento sociale. Fra i principi che regolano le terminologie di parentela, [...] g., è il fenomeno per cui nel ciclo evolutivo dellespecie si alternano regolarmente due g. diverse. Si distinguono 3 azione prolungata di scariche elettriche. Altre importanti ricerche sull’origine di sistemi prebiologici sono state eseguite da S.W ...
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In biologia, condizione del nucleo cellulare caratterizzata dalla presenza di un numero di cromosomi maggiore del normale. La condizione normale è la diploidia, che si indica con 2n, cioè la presenza di [...] dalla madre. Ognuna delle due serie, presente sono poliploidi, può originarsi in due modi: dello sviluppo. Se, per qualche anomalia della meiosi, si forma un gamete diploide, questo, unendosi con un gamete aploide normale, dà originedelladell’origine ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...