IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] epoca perinatale. Alla nascita, le Ig presenti sono di origine materna e acquisite per via placentare o attraverso il colostro, con prevalenza dell'uno o dell'altro meccanismo a seconda dellespecie animali. Nell'uomo, prevale il passaggio placentare ...
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PSICOBIOLOGIA
Daniele Bovet
. Definizione. - Fra ìe scienze naturali la p. ha come oggetto lo studio delle strutture biologiche sulle quali riposano il comportamento animale e umano. Definita recentemente [...] 6) Sociobiologia: ricerche sulla natura delle relazioni fra individui della stessa specie (rapporti parentali e sociali all'interno del gruppo) e sulla struttura delle società animali e umane (antropologia) (fig. 1).
L'originedella parola p. si può ...
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SENESCENZA E SENILITÀ
Massimo Aloisi
Claudio Massenti
(XXXI, p. 378; App. II, II, p. 807)
Il fenomeno della senescenza riguarda chiaramente soltanto gli organismi viventi. Ogni altra accezione del [...] anticiparla. Ma per ogni determinata specie, e parzialmente anche per ogni determinata popolazione dellaspecie, poiché anche la nicchia secondo il loro specifico programma relativo al tessuto di origine), ma comunque si può concludere che se anche ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] quali ogni singola proteina, interagendo con altri componenti dell'organismo, dà origine a un certo fenotipo, variano da una proteina per avere un peso effettivo sulla v. g. dellaspecie) resta praticamente ancora tutta la variabilità dei geni ...
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NUCLEOPROTEIDI (XXV, p. 18; App. II, 11, p. 424)
Alessandro BALLIO
Un enorme numero di studî sperimentali è stato svolto nell'ultimo ventennio sui n. e in modo particolare sugli acidi nucleici, che dei [...] è caratteristico dellaspecie, e non del tessuto (per una stessa specie), dal quale il DNA è estratto e corrisponde, per esempio, nell'uomo a 1,53, in Escherichia coli K-12 a 1,00, nel bacillo tubercolare aviario a 0,42. DNA di origine diversa, ma ...
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simbiosi Associazione intima, spesso obbligata, fra organismi (animali o vegetali) di specie diverse, che generalmente comporta fenomeni di coevoluzione. A seconda del tipo di relazione che si instaura [...] organismi a lasciarsi trasportare da individui di altre specie (per es., molte specie di uccelli acquatici, spostandosi da una zona umida . Ipotesi della s. Ipotesi secondo la quale i mitocondri e i cloroplasti avrebbero avuto origine da parassiti ...
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Massa d’acqua che circonda la terraferma e ricopre gran parte della superficie terrestre. In senso stretto, si indicano con il termine oceano gli spazi acquei più vasti e si chiamano m. distese acquee [...] di solfuri polimetallici si sarebbero originati da acque calde, fortemente della cattura di determinate specie, già decimate o quasi annientate; nel campo dello sfruttamento sono migliorate le tecniche della pesca, della maricoltura e della ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] l'ambiente svolgano in ogni caso un ruolo della stessa importanza: a seconda dellespecie e del comportamento considerato, può esserci una in ultima analisi risalgono quelle esibizioni, possono dare origine a moduli di comportamento fra i due sessi ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] funzione sessuale, e perciò anche dell'amore sessuale, è la riproduzione dellaspecie". Fare tavola rasa degli opposti e il riscatto assiologico del sesso nella persona umana. Le originidella riflessione sul "corpo che siamo" in M. Scheler e ...
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Neurogenesi
Rita Levi-Montalcini
di Rita Levi-Montalcini
Neurogenesi
sommario: 1. Introduzione. 2. Piano strutturale del sistema nervoso dei Vertebrati. a) Tecniche e metodi di analisi: la tecnica di [...] possibile - né è stato tentato - analizzare l'origine e le fasi di sviluppo di tutte le specie cellulari che compongono quest'immensa popolazione. Questo è stato tuttavia realizzato in due segmenti dell'asse cerebro-spinale: il tubo neurale che si ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...