emoglobine embrionali
Gino Amiconi
Maurizio Brunori
Trasportatori di ossigeno molecolare (O2) che vengono sintetizzati nel sacco vitellino definitivo, un organo che si trova in prevalenza al di fuori [...] Tale sintesi è limitata ai primissimi stadi dello sviluppo embrionale (nella specie umana tra la seconda e la decima a quella dell’Hb di adulto (n½ pari a 1,9 invece di 2,8). L’origine strutturale di questa relativa instabilità dello stato T ...
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buco dell’ozono
Mauro Capocci
Diminuzione dell’ozono atmosferico. L’ozono è una forma allotropica dell’ossigeno, la cui formula è O3. Nella stratosfera terrestre esiste una larga fascia di ozono che [...] a ClO e a O2. La specie ClO reagisce poi con l’O, originando un atomo di Cl e una molecola di O2. Il risultato finale è l’aumento netto di ossigeno biatomico e quindi uno squilibro delle reazioni fotochimiche che avvengono nella fascia di ozono ...
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Rivoluzione verde
Mauro Capocci
Evoluzione dell’agricoltura avvenuta nella seconda metà del XX sec. La Rivoluzione verde, grazie all’uso di nuove varietà ibride create con tecniche di selezione artificiale, [...] ha consentito uno spettacolare aumento delle produzioni agricole delle principali specie di interesse alimentare (mais, riso, diverse varietà ad alto rendimento (come il grano nano di origine giapponese Norin 10 e il riso IR8) e associato all’ ...
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evoluzione reticolata
Alessandro Minelli
La struttura ramificata dell’albero si presta bene a rappresentare i rapporti di parentela tra le diverse specie, nella misura in cui essi corrispondono al modello [...] dei fenomeni più notevoli di evoluzione reticolata, in particolare di quelli che hanno dato origine al mitocondrio della cellula eucariote e al cloroplasto della cellula vegetale. Il mitocondrio deriva da un α-proteobatterio inglobato, forse più di ...
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duplicazione genica
Alessandro Minelli
Comparsa di due copie di uno stesso gene all’interno di un corredo cromosomico funzionalmente aploide. La duplicazione genica può ripetersi più volte, dando origine [...] possibili risultati. Una delle due copie può conservare il significato funzionale che aveva in origine, mentre l’altra speciazione, trasmettendo a ciascuna dellespecie figlie Y e Z entrambe le copie del gene. I geni A1 delle due specie Y e Z, che ...
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nicchia ecologica
Saverio Forestiero
Ruolo che una specie svolge nella comunità ecologica di appartenenza. Il termine nicchia (niche) venne introdotto la prima volta nel 1910 dall’americano Roswell [...] E. Hutchinson, un ecologo di origine britannica ma radicato a Yale, si precisa finalmente l’idea che la nicchia ecologica, (in quanto spazio occupato da una specie) rimanda allo spazio astratto delle rappresentazioni matematiche della nicchia e non a ...
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statina
Matilde Manzoni
Molecola ad attività ipocolesterolemica che trova largo impiego a fini terapeutici, nell’ambito del controllo dei fattori di rischio associati alle patologie cardiovascolari. [...] all’analogia strutturale tra la forma β-idrossiacida delle statine e l’HMG-CoA, intermedio nella via a Paese, sono di origine naturale prodotte da microrganismi (lovastatina prevalentemente Aspergillus terreus e specie diverse del genere Monascus, ...
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lipoperossidazione
Processo di degradazione ossidativa dei lipidi, causata dall’interazione tra molecole ossidative reattive libere e atomi di idrogeno presenti nei lipidi. È un processo particolarmente [...] , a causa della reazione che avviene tra i radicali liberi e i lipidi presenti nella membrana cellulare. Ciò avviene quando una specie ossidativa reattiva (ROS, Reactive oxidative species) si lega a una molecola lipidica, dando origine a un radicale ...
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somiti
Giuseppina Barsacchi
Masse metameriche di origine mesodermica distribuite a coppie lungo l’asse anteroposteriore ai lati del tubo neurale e della notocorda nell’embrione dei Vertebrati. Si originano [...] . I somiti danno origine: (a) alle cellule cartilaginee che formeranno le vertebre e le costole; (b) ai muscoli del torace, del dorso, della parete addominale e della lingua; (c) al derma dorsale. Il numero dei somiti è specifico per ogni specie e i ...
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eterocronia
Alessandro Minelli
Differenza tra due organismi più o meno strettamente vicini dal punto di vista evolutivo, che può essere ricondotta a differenze nell’andamento temporale dei processi [...] origine, nel corso dello sviluppo, ad apparati, organi o tipi cellulari diversi. Ciò presuppone che in questi processi sia possibile riconoscere un’organizzazione modulare, all’interno della con cui, nelle due specie a confronto, procedono i relativi ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...