Disciplina che studia gli animali e le piante vissuti sulla Terra in epoche trascorse, rivelati attraverso i loro resti fossili.
Cenni storici
Il nome di p. per la scienza dei fossili fu proposto da H.-M. [...] ° sec. la p. ha progredito con estrema rapidità; il numero dellespecie descritte è in continua crescita.
Linee di ricerca
La p. si dei biosistemi.
Per quanto riguarda gli studi sull’originedella vita, negli studi più recenti si sono evidenziate le ...
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DELLA CELLA, Paolo
Daniela Silvestri
Nacque il 13 giugno 1792 a Cabanne, frazione di Rezzoaglio presso Chiavari (Genova), da nobile famiglia, figlio primogenito di Luigi Maria ed Antonietta Rodini. [...] e prezioso da contenere ben trecento esemplari, tra cui ventisei specie e cinque generi fino ad allora mai descritti. Allo stesso Viviani il D. dava, intanto, via via notizia dello sviluppo delle sue ricerche in una serie di lettere la cui raccolta ...
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Complesso dei caratteri anatomici, morfologici, fisiologici (e nell’uomo anche psicologici) che determinano e distinguono, tra gli individui di una stessa specie animale o vegetale, i maschi dalle femmine. [...] :1.
Determinazione del s. nell’Uomo
Affinché un individuo dellaspecie umana si sviluppi in un maschio o in una femmina per es. gli Artropodi, le gonadi, tipicamente due, di origine celoteliale, sono provviste di gonodotti e relativi annessi che, ...
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Botanico italiano (Chiavari 1833 - Napoli 1905); prof. di botanica nelle univ. di Genova, Bologna e Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1900). Il suo primo scritto sulla fecondazione delle Asclepiadee [...] , con criterio polifiletico, la dottrina della variabilità ed evoluzione dellaspecie di Darwin, del quale fu interlocutore e critico; respinse l'evoluzionismo di tipo haeckeliano, perché, quale causa dell'originedella vita, non ammetteva il caso ma ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] cui numero differisce a seconda del tipo di cellula e dellaspecie, variando da 1 a 100 per nm2 di superficie a seconda che I sia minore o maggiore di J.
Ha così origine la struttura iperfina dei livelli atomici, ossia il fatto che un qualsiasi ...
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In biologia animale e vegetale, organismo in via di sviluppo, derivato dall’uovo fecondato, dopo che dalla condizione unicellulare è passato a quella pluricellulare.
In particolare, nell’uomo è detto e. [...] che nell’insieme esso abbia ancora assunto le caratteristiche proprie dellaspecie umana. L’e. è contenuto nella cavità (o in un secondo momento, gruppi di cellule si differenziano dando origine a veri e propri e. da cui si sviluppano nuove piante ...
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Biologia
E. biologica
Il processo di cambiamento adattivo per il quale tutte le specie viventi – e solo queste – mutano di generazione in generazione per adattarsi all’ambiente in continua trasformazione.
Teorie [...] quasi contemporaneamente in Inghilterra, da Erasmus Darwin, nonno di Charles, e dominarono il campo della biologia dopo l’uscita, nel 1859, dell’Originedellespecie di quest’ultimo. Una teoria identica a quella di Darwin fu formulata dal naturalista ...
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Terreno, per lo più cinto da muro, steccato o cancellata, coltivato a piante ornamentali e fiorifere, destinato a ricreazione e passeggio.
Architettura
Celebri g. dell’antichità furono i g. pensili di [...] S. Bernardo. Il g. coloniale, g. sperimentale di piante d’origine esotica, creato al fine di studiare la flora non indigena.
Istruzione
G del singolo animale, come parte integrante della salvaguardia dellaspecie; devono cercare quindi, per quanto ...
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Complesso dei granuli pollinici (microspore) delle piante Fanerogame.
Origine
Il p. si origina nei sacchi pollinici (microsporangi o microsporoteci), porzioni fertili degli stami (microsporofilli). I [...] superficie esterna dei granelli di p. è caratterizzata da sculture elaborate e caratteristiche per ogni specie, il che presuppone il controllo genetico della loro origine e del loro sviluppo. La forma e la disposizione degli elementi di tali sculture ...
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Anatomia comparata e umana
Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti.
Si chiama d. anche l’apofisi che lega l’epistrofeo [...] numero variabile a seconda dellaspecie; ogni gemma si trasforma poi in una campana (organo dello smalto), nel cui interno ’ osso dentale, osso di origine membranosa (di rivestimento) della parte vertebrale dell’arco mandibolare del cranio dei ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...