GUATTERI, Giovanni Battista
Antonello Pizzaleo
Nacque a Castelnovo di Sotto, presso Reggio nell'Emilia, il 29 ag. 1739 da Domenico e Anna Soncini, di famiglia modestissima. Compiuti i primi studi nelle [...] quanto titolare della cattedra di botanica), incrementando di anno in anno il numero dellespecie vegetali, Madrid e Parigi. La sensibilità per il rinnovamento della didattica fu anche all'originedella fortunata e accurata traduzione del G. del Curso ...
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BIANCA, Giuseppe
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque ad Avola (Noto) il 4 febbr. 1801, da Corrado e Anna Molisina. Studiò filosofia e discipline matematiche presso il convento dei domenicani della sua [...] tre parti: la storia del mandorlo (in cui si tratta della sua origine, dei suoi miti e della sua utilità), la botanica del mandorlo (con la descrizione di ben cinquecentocinquantanove specie, cui più tardi se ne aggiungeranno altre centonovantatré) e ...
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BELLI, Saverio
Isabella Spada Sermonti
Nacque a Domodossola il 25 maggio 1852 da Carlo e da Giuditta Silvetti. Studiò a Domodossola nel collegio dei rosminiani sotto la guida del filosofo G. Calza e [...] il quale ebbe scambio di opinioni e di dati scientifici, dopo la sua morte (19 13) passò a ricerche di carattere filosofico sull'originedellespecie.
Ottenuto il collocamento a riposo per le cattive condizioni di salute e impedito da una diminuzione ...
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Papaveracee
Alessandra Magistrelli
Piante produttrici di sostanze curative e tossiche
La famiglia delle Papaveracee prende il nome dal genere Papaver, molto noto per le fioriture che colorano intensamente [...] , o papavero da oppio, d’origine orientale, è ricca di sostanze che se prese in piccole dosi sono curative, altrimenti diventano molto pericolose
Poche specie ma importanti
Quella delle Papaveracee è una famiglia di piante erbacee o arbustive ...
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gerarchia linneana
Mauro Capocci
Metodo di classificazione introdotto a partire dal 1735 da Carl von Linné (italianizzato in Linneo). Prevede che sulla base di alcuni caratteri guida (Linneo scelse [...] origine cinque: specie, genere, ordine, classe, regno. Per indicare in modo univoco la specie, inoltre, Linneo introdusse la cosiddetta nomenclatura binomiale. Ogni specie o razze. Si può inoltre indicare il nome dell’autore che ha dato il nome e l’ ...
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tabacco Nome comune di varie specie di piante appartenenti al genere Nicotiana (in particolare di Nicotiana tabacum; v. fig.) e delle loro foglie essiccate, caratterizzate dalla presenza in ogni loro parte, [...] e Meridionale, nell’Australia e nel Pacifico meridionale; il 75% dellespecie ha il suo habitat nelle Americhe; il 25% nell’Australia e nel Pacifico meridionale. Il luogo d’origine e quindi il centro di distribuzione sembrano coincidere con l’America ...
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Biologia
Organismo eucariote, filamentoso, immobile, che trae il proprio nutrimento da altri organismi, vivi o in decomposizione. I f. si differenziano dagli organismi animali perché privi di apparati [...] intrecciandosi e dividendosi in cellule quasi isodiametriche, danno origine a uno pseudotessuto ( ifenchima) che costituisce per es da f. ancora assai frequenti.
A seconda dellespecie fungine velenose ingerite si possono registrare sindromi tossiche ...
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Nome comune della pianta erbacea (Solanum tuberosum; v. fig.) delle Solanacee, largamente coltivata, e dei suoi tuberi, ricchi di amido, molto usati nell’alimentazione umana.
Caratteristiche
La pianta [...] suoi pregi alimentari solo un secolo dopo, ha tre centri d’origine: Perù, Bolivia e Messico. Nelle Ande della Colombia, Perù, Bolivia e Cile esistono spontanee parecchie specie tuberifere di Solanum, come Solanum andreanum del Perù, Solanum andigenum ...
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Plastidio che contiene la clorofilla. I c. si trovano singoli o numerosi nelle cellule delle parti della pianta esposte alla luce; mancano nelle oloparassite, nelle saprofite (funghi, batteri ecc.) e nei [...] (2000 chilobasi), variano da 85 a 292 chilobasi. Nelle 200 specie di piante in cui è stato caratterizzato, il cpDNA ha una forma dei loro prodotti proteici; questo è spiegabile se si tiene conto dell’origine endosimbiontica dei c. e dei mitocondri. ...
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sistema Nell’ambito scientifico, qualsiasi oggetto di studio che, pur essendo costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro e con l’ambiente esterno, reagisce o evolve [...] per i punti principali (O, O′). Una notevole semplificazione si consegue se l’origine del s. di riferimento per i punti-oggetto (x, y) e quella del si chiama soluzione un insieme di enti della stessa speciedelle incognite che, posti in luogo di ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...