Nome sotto il quale si comprendono alcune miscele complesse di origine vegetale, animale, minerale e anche sintetica (dette anche ceridi).
Chimica
Chimicamente le c. di origine animale e vegetale sono [...] Si distinguono a seconda della loro origine e di solito sono contraddistinte dal nome dell’animale che le secerne o secrezione di ghiandole addominali ( ghiandole ceripare) della comune ape e di altre specie di Apidi; costituisce la sostanza con cui ...
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Branca dell’ecologia che si occupa degli effetti tossici di agenti chimici o fisici sugli organismi, le popolazioni e le comunità, delle vie di trasferimento di questi agenti e delle loro interazioni con [...] ha, specie nelle acque interne, limitata possibilità di dispersione con conseguenti fenomeni di bioaccumulo. I problemi anche gravi delle acque interne dipendono da queste caratteristiche, e dallo sversamento di scarichi di varia origine (industriale ...
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Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto [...] classificazioni quella di E.L. Sturtevant divide la specie nei seguenti gruppi (specie agrarie): Zea m. tunicata (a granelli vestiti), .
Origine e produzione
Il m., che non si conosce allo stato spontaneo, è originario (➔ teosinte) dell’America ...
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Fibra naturale costituita di sostanza proteica (cheratina), che si ricava dal vello di pecora e di montone o da quello di altri animali. Per l. si intendono per estensione anche fibre tessili di origine [...] la l. e le attività a essa connesse hanno svolto un ruolo fondamentale per il progresso dell’uomo. La l., specie in Europa, è stata per millenni l’unica difesa dell’uomo dalle intemperie; prima allo stato naturale, poi come feltro e infine filato e ...
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Botanica
Albero (Prunus dulcis; v. fig.) della famiglia Rosacee, alto fino a 10 m, con foglie oblunghe, leggermente seghettate, lungamente picciolate, fiori con petali bianchi o leggermente rosei. Il frutto [...] dell’andamento climatico. Si coltiva consociato con colture erbacee; i luoghi più adatti sono gli altopiani e le colline ben aerate; teme il gelo, specie come quella della mandorla. È attributo di alcune figure e ha origine nelle concezioni ...
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Nome di alcune specie di piante del genere Piper e del loro frutto, nonché di altre piante con frutti o altre parti piccanti o aromatiche. Le piante del genere Piper sono per lo più arbusti rampicanti, [...] di un piccolo embrione. Il genere Piper, della famiglia Piperacee, comprende circa 700 specie tropicali, di cui le più importanti sono il p. lungo si usa per condimento nei paesi d’origine, ma è meno apprezzato del nero.
Dalla distillazione dei grani ...
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Pianta (Beta vulgaris) appartenente alla famiglia Chenopodiacee con fusto alto alcuni decimetri, foglie ovate, fiori piccoli, verdi, in glomeruli di spighe lunghe e lasse, solitarie o in pannocchia; il [...] come specie, Beta maritima o perennis, che è spontanea lungo le coste del Mediterraneo. In coltura ha dato origine a per la prima volta zucchero cristallizzato dalle radici della b.; la coltura della b. da zucchero cominciò ad affermarsi un secolo ...
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saponina Nome comune a diversi glicosidi di origine vegetale, dotati della proprietà di formare con l’acqua soluzioni che, quando vengono sbattute, schiumeggiano abbondantemente.
Le s. sono dotate di un [...] e nella terapia di edemi cerebrali. Alle s. steroidee appartengono la tigonina, la gitonina della digitale, la sarsaponina, la parillina, oltre a s. di varie specie di agave; trovano impiego, soprattutto, come prodotti di partenza per la sintesi di ...
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senape Nome comune di due piante erbacee della famiglia Brassicacee: si distinguono una s. nera (Brassica nigra; v. fig.) e una s. bianca (Sinapis alba). La prima è originaria del Mediterraneo e largamente [...] , erette e ravvicinate all’asse dell’infiorescenza, contenenti numerosi semi globosi, , più grandi (diametro 2-2,5 mm). Le due specie si coltivano per sovescio, e la s. bianca, che usata per gli isotiocianati, traente origine dal loro odore penetrante. ...
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Genere di piante Monocotiledoni della famiglia Bromeliacee, con poche specie, dell’America tropicale; si coltivano per i frutti, per ornamento e per le fibre tessili delle foglie.
L’esponente più noto [...] saldati fra loro e con le brattee, fattesi carnose, delle quali sporgono solo le estremità; è dolce-acidulo, profumatissimo, in giallo, perché resista al trasporto. La coltivazione ha dato origine a varie razze, diverse l’una dall’altra per il frutto ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...