ZAFFERANO (lat. scient. Crocus sativus L.; fr. safran; sp. azafan; ted. Safran; ingl. safron)
Fabrizio Cortesi
Pianta tuberosa perenne della famiglia Iridacee, con tubero solido ravvolto da tuniche scariose, [...] è una capsula trigona con numerosi semi.
Questa pianta, secondo alcuni autori, è propria dell'Asia occidentale, secondo altri invece la sua area di origine (tenuto conto delle altre specie di Crocus affinissime al C. sativus e descritte col nome di C ...
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STREPTOCOCCO (XXXII, p. 844; App. II, 11, p. 921)
Vittorio ORTALI
Lorenzo VILLA
In questi ultimi anni gli studî sugli s. si sono notevolmente sviluppati specie per quanto riguarda quelli che appartengono [...] riesce a isolare lo s. dalle fauci dei pazienti. In base agli stessi criterî è ulteriormente convalidata l'origine streptococcica della scarlattina. In base alla estrema sensibilità degli s. beta emolitici di gruppo A alla penicillina, in molti Paesi ...
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Medico e biologo, nato a Vicari (Palermo) il 14 settembre 1923. Si è laureato in medicina a Padova nel 1947, ed è stato assistente (1947-52) nell'istituto di Istologia ed embriologia della stessa università. [...] ha caratterizzato le proprietà strutturali, funzionali e metaboliche di queste specie di RNA, e ha stabilito la posizione dei geni tal modo, le basi per l'identificazione dell'origine nucleare o mitocondriale dei difetti congeniti responsabili di ...
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FRUGONI, Cesare
Patologo e clinico, nato a Brescia il 4 maggio 1881. Si laureò nel 1905 a Firenze dove fu in seguito aiuto di clinica e primario (1914) nell'arcispedale di Santa Maria Nuova, e dal 1922 [...] la possibilità del trasporto passivo dello stato anafilattico da uomo a uomo), sull'edema polmonare acuto, sulla patologia articolare, sulle alterazioni respimtorie di origine centrale, sulla patologia muscolare e specie nella miastenia grave, sulla ...
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Visione
LLamberto Maffei
di Lamberto Maffei
Visione
sommario: 1. Introduzione. 2. Cenni sull'anatomia del sistema visivo. 3. Elettrofisiologia della visione: a) recettori retinici; b) neuroni retinici; [...] retina, specie in alcune forme di patologia dell'occhio. Si distinguono in esso quattro onde: a, b, c e d.
L'onda a rivela l'attività dei recettori; l'onda b sembra che si origini nello strato nucleare interno della retina e si è ritenuto per molto ...
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Terapia genica
Luigi Naldini e Michele De Palma
di Luigi Naldini e Michele De Palma
Terapia genica
sommario: 1. Introduzione. 2. Metodi e strategie di trasferimento genico: a) generalità; b) vettori [...] di CMV - citomegalovirus - il promotore di SV-40 - Simian Virus-40 - o il promotore della regione LTR - Long Terminal Repeat - degli onco-Retrovirus), oppure di origine cellulare (ad esempio promotori del gene di β-actina, del fattore EF1-α di ...
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Biomateriali
PPaolo Ferruti
di Paolo Ferruti
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Definizioni: a) biomateriale e dispositivo medico; b) biocompatibilità; c) degradazione dei materiali in ambiente biologico. [...] di materiali d'origine naturale, come l'avorio, ha consentito un graduale sviluppo degli interventi protesici, specie in odontoiatria.
Solo che, dal punto di vista della struttura chimica, i biomateriali d'origine biologica sono quasi tutti di tipo ...
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Endocrinologia
Jean Roche
di Jean Roche
Endocrinologia
sommario: 1. Origini e tappe iniziali dell'endocrinologia all'inizio del XX secolo (1900-1925). a) Origine dei concetti di ormone e di correlazione [...] ricordare anche che il termine ormone designava inizialmente un prodotto di origine tissutale, la secretina, e non una sostanza prodotta da L'esistenza di correlazioni umorali tra individui della stessa specie è stata posta in evidenza in particolare ...
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Neurotrasmissione e neurotrasmettitori
Vittorio Erspamer
I neurotrasmettitori sono sostanze chimiche liberate dalle terminazioni nervose in risposta a un impulso nervoso. Una volta rilasciati, essi [...] sistema endocrino e neuroendocrino. Tali molecole si originano nel corpo della cellula nervosa come precursori a elevato peso marcati.
La vastissima famiglia delle , presenti in tutti i Vertebrati e in numerose specie di invertebrati, è rappresentata ...
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Sistema nervoso autonomo
UUlf S. von Euler e Alberto Cangiano
di Ulf S. von Euler e Alberto Cangiano
Sistema nervoso autonomo
sommario: 1. Organizzazione generale: a) il sistema parasimpatico; b) il [...] ugualmente nel bulbo; dopammina-colecistochinina nelle aree d'originedelle vie dopamminergiche centrali (v. cap. 9, § b nervoso. In genere i rigonfiamenti terminali formano una specie di giunzione sinaptica con la cellula effettrice, per esempio ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...