GUALA, Pietro Francesco
Francesco Sorce
Nacque a Casale Monferrato il 15 sett. 1698, da Lorenzo e Barbara Favro (Carità, p. 13). Con ogni probabilità il G. fu avviato alla pittura presso la bottega [...] dal 1739: il legame indiretto con l'ambiente culturale della città di origine del G. ne spiegherebbe la presenza in un il nipote del cardinale di Fossanova, e si caratterizzano, specie in confronto con la Disfatta degli Albigesi, per il meditato ...
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POCCIANTI, Pasquale
Raffaella Catini
POCCIANTI, Pasquale. – Nacque a Bibbiena, nell’Aretino, il 16 maggio 1774 da Pietro e da Margherita Falesi. Nel 1784, alla morte del padre, fu inviato a Firenze [...] in ordine alla manutenzione della rete idrica cittadina, da cui peraltro con tutta probabilità trasse origine l’interesse per le virtù del considerevole aumento della popolazione che aveva reso insufficiente – in specie nella stagione estiva – l ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] vera, di origine divina e patrona suprema della città.
Caratteristiche del P. possono quindi dirsi l'origine divina, l di frequente sottoposte alla condizione della trasportabilità.
In base alle figurazioni più autorevoli, in specie su monete, si può ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
Red.
Red.
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Garbini
G. Matthiae
È l'elemento sovrapposto alla colonna, all'anta o [...] capitelli ciprioti (Tomba dei Capitelli a Cerveteri).
Complessa è l'origine del c. tuscanico, che è in sostanza una sottospecie data all'acanto spinoso, specie in esemplari dell'Africa settentrionale, della Siria e della Palestina. Accanto a ...
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AMBRA (dall'arabo ‛anbar)
G. Pesce
Succo resinoso fossilizzato di piante a loro volta fossili.
La più bella delle ambre, di color giallo chiaro, limpida trasparente, contenente in minima quantità zolfo [...] di Esiodo attribuivasi all'a. origine vegetale. Questa opi nione, che fu forse anche di Talete, certamente di Aristotele (esser l'a. una specie di resina solidificata per effetto di raffreddamento o per evaporazione della sua umidità), fu condivisa ...
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ANTONIO di Puccio Pisano, detto il Pisanello
Bernhard Degenhart
Chiamato Vittore Pisano per erronea tradizione che risale al Vasari, poi corretta dal Biadego (1907-08 e 1908-1909), sulla base di documenti [...] uno stile che, sebbene di origine non veneziana, trovò ampia diffusione nel ed anche tramite numerosi disegni, specie certi studi di animali, è U. Rossi, Il Pisanello e i Gonzaga, in Arch. stor. dell'arte, I (1888), pp. 453-456; G. Gruyer, Vittore ...
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GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] nella Toscana della fine del 1100, un avvicinamento a presunti modelli provenzali, in specie le sculture delle cattedrali di 295; id., Il duomo di Pisa e l'architettura romanica toscana delleorigini (Cultura e storia pisana, 4), Pisa 1975, pp. 280- ...
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PACINO di Buonaguida
Francesca Pasut
PACINO di Bonaguida. – Ignoti sono il luogo (probabilmente Firenze) e le date di nascita e di morte di questo artista, figlio di Bonaguida, attivo come pittore [...] manchino le ingenuità espressive. All’origine ci sarebbe un confronto più sia nella produzione libraria, specie nei corali eseguiti per le di Roberto d’Angiò nel British Museum, in Scritti di storia dell’arte in onore di Ugo Procacci, a cura di M.G ...
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CALDERONE
R. Peroni
In archeologia preistorica e protostorica (per le civiltà classiche v. invece lebete) si usa denominare così un tipo di recipiente di bronzo laminato generalmente adoperato per la [...] della fase "orientalizzante", particolarmente nella prima metà del VII sec. benché il grosso dei rinvenimenti armeni sia anteriore.
Per analogia, si è voluto pensare ad un'origine . Ma la forma dominante della civiltà micenea, specie in età tarda, è ...
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NAQSH-I RUSTAM
C. A. Pinelli
La gola di N.-i R., nei pressi di Persepoli, è nota principalmente per un complesso di opere monumentali appartenenti agli Achemènidi e ai Sassanidi. Essa conserva tuttavia [...] volante. Il galoppo volante con ogni probabilità ebbe origine tra gli Iranici esteriori e comunque fu diffuso in della storiografia di corte sassanide.
L'immagine dell'imperatore Valeriano rivela per molti versi una forte influenza occidentale, specie ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...