ATTI, Isotta degli
Augusto Campana
La celebre amante, poi moglie, di Sigismondo Pandolfo Malatesti, signore di Rimini, fu figliuola di Francesco di Atto degli Atti, agiato mercante di lane e cambiatore, [...] Giove (e qui una specie di riassunto del poema di Porcelio); poi nel grande episodio della discesa di Sigismondo ai Campi regesti documentari.
C. Clementini, Raccolto istorico della fondatione di Rimino e dell'origine e vite de' Malatesti, II, Rimino ...
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LOMBARDO, Tullio
Matteo Ceriana
Nacque probabilmente alla metà del XV secolo, in luogo ignoto, figlio di Pietro e fratello di Antonio, scultore e architetto attivo dall'ottavo decennio del Quattrocento.
Un [...] nella collezione Obizzi al Cataio di origine ferrarese, per la corte estense. delle facciate, specialmente di quella sul rio della Frescada, dove si possono leggere alcune belle invenzioni di Sante, forse non senza suggerimenti del padre, specie ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] delle anime attraverso i vari gradi sino all'"orazione continua", della quale vengono poi distinte due specie "cioè due immersioni dell prima e classica storia: P. P. Bosca, De origine et statu Biblothecae Ambrosianae, Mediolani 1672.
Su rapporti con ...
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LUZZATTI, Luigi. - Nacque a Venezia il 1( marzo 1841 da Marco ed Enrichetta Tedeschi, in una benestante famiglia israelitica. Il padre possedeva due fabbriche, una di coperte di lana e una per la pettinatura [...] e Giovanelli), della Provincia e della Camera di commercio. Da queste frequentazioni (specie con E. Deodati, vicepresidente della Provincia), oltre che da una convergenza (più tardi venuta meno) con F. Ferrara, trasse origine il progetto di ...
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LUDOVICO (Ludovico Maria) Sforza, detto il Moro, duca di Milano
Gino Benzoni
Nacque a Milano, nel palazzo dell'Arengo, nel 1452 (e non nel 1451 come data Bernardino Corio), il 3 agosto (e non nel castello [...] Gli stessi "ghibellini", già determinati, specie con Pietro Pusterla, a favorire da Cotignola", luogo d'origine degli Sforza, e "Giacomo -298; A. Rona, L'investitura di L. il Moro dell'Ordine dell'Armellino, in Arch. stor. lombardo, s. 10, III ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] in specie l n., 296 e n.; D. Giglio, I ginnasi e i licei lombardi nell'età della Restaurazione, ibid., II, L'istruzione superiore, Milano 1978, pp. 126 e n., E. Decleva, L'Esposizione del 1881 e le origini del mito di Milano, in Dallo Stato di Milano ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] una tale Marianna Dimurat, figlia di un sarto di origine armena piuttosto benestante, il quale avrebbe dovuto infatti inserisce nei suoi quadri, specie laddove il soggetto appena lo consenta, come nelle brulicanti versioni della Benedizione di Pio VI ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] Emanuele I e... Saluzzo..., Palermo-Torino 1892, passim specie in nota; G. Mestica, Gli svolgimenti del pensiero in Italia, Milano 1975, pp. 27, 130; C. Hill, Le origini intellettuali della riv. ingl., Bologna 1976, pp. 26, 385 s., Min. 84, ...
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BORGHINI, Vincenzio Maria
Gianfranco Folena
Nacque a Firenze da famiglia nobile e agiata il 29 ott. 1515, figlio di Domenico di Piero e di Mattea di Agnolo Capponi (nei suoi scarni Ricordi autobiografici, [...] e articolando in tre libri. Il primo, dedicato alle originidella città, venne sviluppandosi in una serie di ampie dissertazioni e tenne con lui corrispondenza) e specie sulla recente storia del teatro della quale fu curioso e attento osservatore.
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Primo dei quattro figli maschi dell'uomo politico (sarà, tra l'altro, capo del Consiglio dei dieci) nonché titolare d'un banco privato Andrea (1508-1573) di Giovanni di [...] alle proteste e ai reclami dei creditori, il D. attende, specie a Vienna, parte a Praga ("pochi" qui i cattolici, /12; Ibid., Mss. P.D., C 673/27; P. Morigia, Hist. dell'origine di tutte le religioni..., Venetia 569, con dedica, del 27 apr. 1569, al ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...