L'Ottocento: biologia. Nuove istituzioni
Annelore Rieke-Müller
Nuove istituzioni
L'istituzionalizzazione delle discipline biologiche nelle università
Nel corso del XIX sec. l'università acquistò un'importanza [...] estranei a quelli del loro paese d'origine e nel quale sono abituati a vivere, della limitata variabilità dellespecie. La Société godette della protezione di Napoleone III e ottenne il sostegno finanziario della nobiltà, della borghesia e dell ...
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Scienza indiana: periodo classico. Agricoltura e botanica
Rahul Peter Das
Gyula Wojtilla
Agricoltura e botanica
Agricoltura
di Rahul Peter Das, Gyula Wojtilla
Nell'India classica si distingueva l'agricoltura [...] tre varietà di riso in base al sapore, al colore, alla specie, ecc.: śāli, kalama e ṣaṣṭika. Fra questi, il kalama è e non del tutto chiari. Queste concezioni sono all'originedell'idea piuttosto fantasiosa, ma ciò nonostante assai poetica, secondo ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il mondo naturale degli Aztechi
Doris Heyden
Il mondo naturale degli Aztechi
Nella cultura azteca del XV sec., la scienza era parte di un insieme organico [...] nella macchia xerofita, nelle praterie e a livello dellespecie: delle 300.000 specie di piante esistenti nel mondo, 30.000 si che presenta sulla coda un occhio azzurro-verde, era in origine un uccello snello, intelligente, agile e veloce nel volo; ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] ognuna delle membra di ognuna dellespeciedelle piante. Poi, dopo di questo, studia la generazione di ognuna dellespeciedelle piante, dei vegetali.
Secondo lo Pseudo-Apollonio, l'originedelle piante è da cercarsi nella mescolanza dei quattro ...
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Il mondo delle piante
Maria Arcà
Elisa Manacorda
C'era una volta un seme
La storia di ogni pianta comincia con un seme caduto nella terra. Esso darà vita a una pianta, che a sua volta crescerà e diventerà [...] e così vengono portati lontano dal luogo d'origine. Altri ancora hanno una specie di ali che li fanno volare con il vento racchiusi in un guscio legnoso, come nel caso delle pesche, delle albicocche o delle mandorle. In altri casi, come per le ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
Jean-Marc Drouin
Le collezioni e lo studio dei vegetali e degli animali
La monumentale Histoire naturelle, [...] seguito donata da quest'ultimo all'Università di Oxford, diede origine nel 1683 all'Ashmolean Museum. La sua fondazione fu tuttavia ancora pubblicato i suoi studi sulla trasformazione dellespecie ed era allora conosciuto solamente come botanico ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Alla scoperta del 'sistema della natura'
Phillip R. Sloan
Alla scoperta del 'sistema della natura'
Lo sviluppo dei sistemi di classificazione nelle scienze della [...] XVI sec.; l'introduzione di nuove specie pose infatti il problema di capirne le origini e le relazioni con piante e Germania; il sistema di John Ray fu adottato per l'Orto botanico dell'Università di Leida da Peter Hotton (1648-1709), e fu mantenuto ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Collezionismo e viaggi scientifici
Giuseppe Olmi
Collezionismo e viaggi scientifici
Raccolte e resoconti
Nell'ultimo quarto del XVI sec. il naturalista [...] da quasi 700 tavole, con la descrizione di circa 1200 specie di piante che, secondo l'autore, crescevano non solo poteris'. Viaggiatori e collezioni nella prima età moderna, in: Le originidella modernità, a cura di Walter Tega, Firenze, Olschki, 1998 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musei, orti botanici e teatri anatomici
Giuseppe Olmi
L’immagine che abbiamo degli scienziati del passato è spesso quella di individui per lo più seduti a un tavolo, intenti a riflettere, a elaborare [...] medico di origine fiamminga e docente per un certo periodo nell’Università di Padova. A differenza della maggior parte dei Johann Wolfgang Goethe avrebbe descritto il teatro come «una specie di imbuto profondo ed appuntito», nel quale «gli uditori ...
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L'Ottocento: biologia. Le originidella morfologia in Germania
Ilse Jahn
Le originidella morfologia in Germania
In Germania il concetto di 'morfologia' ebbe origine dagli studi di storia naturale [...] 'altro lato, il metodo genetico favorì lo studio comparativo dello sviluppo embrionale dei vertebrati e la comprensione dell'origine di specifiche forme del corpo, cosa che consentì di disporre le specie in un sistema naturale.
A partire dagli inizi ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...