La diagnostica per immagini
Roberto Passariello
Paolo Ricci
Franco Orsi
Carlo Catalano
Andrea Laghi
Giorgio Albertini Petroni
Marco Di Girolamo
Mario Bezzi
Claudio Panzetti
Elsa Iannicelli
Francesco [...] di diagnostica per immagini.
Storia della diagnostica per immagini
Le originidella diagnostica per immagini sono riconducibili a metodica diagnostica è basata sulla proprietà di alcune specie nucleari di possedere un momento angolare intrinseco, a ...
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Ipertensione arteriosa
CCesare Bartorelli e Alberto Zanchetti
di Cesare Bartorelli e Alberto Zanchetti
Ipertensione arteriosa
sommario: 1. Introduzione. 2. Classificazioni e terminologia. 3. Storia [...] prevenzione della malattia arteriosclerotica, specie coronarica (v. Freis, 1972).
d) La patogenesi dell'ipertensione: dell'ipertensione stessa. Freis (v., 1976), che ha sposato la causa dell'originedell'ipertensione essenziale da un disturbo dell ...
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Neurone e impulso nervoso
HHarry Grundfest
di Harry Grundfest
Neurone e impulso nervoso
sommario: 1. Introduzione. 2. La cellula come conduttore elettrico. a) L'assone come cavo. b) Perdite di cavo. [...] . Nei Mammiferi si distinguono quattro diverse specie di assoni, tre delle quali sono presentate nella fig. 10. i potenziali di azione hanno un'ampiezza dell'ordine di 100 mV, mentre la soglia per dare origine al potenziale d'azione è generalmente ...
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I ribosomi e la traduzione del codice genetico
Harry F. Noller
(Sinsheimer Laboratories University of California Santa Cruz, California, USA)
I ribosomi, particelle costituite da RNA e proteine, sono [...] due specie di RNA. Nell'rRNA l6S le basi protette sono localizzate in tre specifiche regioni della struttura dell'rRNA Rev. Biochem., 191-227.
NOLLER, H.F. (1993) On the origin ofthe ribosome: co-evolution of subdomains of tRNA and rRNA. In The RNA ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] OH negli spazi interstellari. Il repertorio dellespecie molecolari rinvenute nelle nubi interstellari si 'insorgere e la diffusione delle mutazioni nell'uomo.
Selezione parentale, fitness inclusiva e originidell'altruismo. William D. Hamilton ...
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Anatomia
Rodolfo Amprino
di Rodolfo Amprino
Anatomia
sommario: 1. Introduzione. 2. Moderne tecniche e metodi di studio. 3. Orientamenti biologici della morfologia del Novecento. 4. Nuove acquisizioni [...] con l'adenoipofisi (tasca di Rathke), differisce a seconda dellespecie. Studi nei Primati e nell'uomo hanno mostrato che è , XI, pp. 1-93.
Langley, J. N., On the origin from the spinal cord of the cervical and upper thoracic sympathetic fibres, with ...
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Recettori
RRagnar Granit
di Ragnar Granit
SOMMARIO: 1. Concetti generali: a) cenni storici; b) tipi di recettori; c) definizioni elementari; d) potenziale generatore; e) adattamento; f) altri modi di [...] maggior parte degli organi di senso il nervo afferente ha origine dentro o sul recettore, il cui potenziale di membrana, . Sostanze siffatte, che mediano l'informazione fra individui della stessa specie, sono state chiamate ‛feromoni' (v. ormoni negli ...
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L'Io cosciente: una visione neuroeuristica della mente
Alessandro E.P. Villa
(Laboratoire de Neuro-heuristique, Institut de Physiologie, Université de Lausanne, Losanna, Svizzera)
John G. Taylor
(Centre [...] di attività talamo-corticale è situato nell'NRT. L'origine di questa attività a 40 Hz potrebbe risiedere nelle proprietà dall'NRT sul talamo (Winer e Larue, 1996) a seconda dellespecie animali prese in esame (fig. 6). Alcune simulazioni indicano che ...
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Visualizzare il funzionamento del cervello umano
Adina L. Roskies
(Department of Neurology and Neurological Surgery, Washington University School of Medicine, Saint Louis, Missouri, USA)
Steven E. Petersen
(Department [...] la composizione della fonte del segnale in un dato punto dello spazio.
Quando i dipoli magnetici di specie simili in un è interessante conoscere la forza della risposta biologica sotto stante e quanto tessuto cerebrale dà origine al segnale. È stato ...
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Considerazioni metodologiche sullo studio delle funzioni cerebrali
Frank van der Velde
(Unit of Experimental and Theoretical Psychology, Leiden Universiteit, Leida, Paesi Bassi)
L'integrazione tra neuroscienze [...] all'attivazione simultanea che essa implica, è all'origine del ritardo nel tempo di latenza poiché l'attenzione richiede una specie di operazione di montaggio seriale, simile da alcuni punti di vista alla integrazione dei significati delle parole ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
origine
orìgine s. f. [dal lat. origo -gĭnis, der. di oriri «alzarsi, nascere, provenire, cominciare»]. – 1. In genere, il primo principio, la prima apparizione o manifestazione di qualche cosa, e il modo con cui essa si è formata: l’o. della...